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Basta una croce a fermare un vampiro musulmano?
Ovvero: la forza del Genere

Torna a: Cosa é la Fantascienza

Asimov diceva che quando scrivi un romanzo di fantascienza devi usare le conoscenze scientifiche del momento in cui scrivi, conoscendole al meglio, integrandole nel racconto, dopo di che puoi inventare liberamente, come in nessun altro genere: non sei legato alla realtà.
L'idea forte della fantascienza sta nel dare una plausibilità realista ad una ipotesi fantastica.
Se voglio pensare ad una forma di vita presente sulla Luna la devo pensare in grado di sopravvivere ad escursioni termiche da meno 100 a più 140 gradi centigradi in totale assenza di gravità. Perché io non so se sulla Luna c'é vita, ma so che sulla Luna ci sono quelle escursioni termiche e non c'é atmosfera.
Se io dico: grazie alla scienza del 2200 saranno possibili i viaggi extra sistema solare, posso pensare questi ultimi come reali. Sono fantastici, certo, ma diventano reali.
Ed é una realtà bellissima, ricca, piena di fantasia: me la costruisco come mi pare.
Se io dico: grazie ad un atto magico io posso andare sui pianeti extrasistema, non vado sugli "stessi" pianeti, perché io so che la magia "non é realista".
Con una astronave vado realmente su un pianeta reale, non ora ma possibile nel futuro, per quello che ne so.
Con un atto magico vado su un pianeta fantastico.
Questa é, forse la principale differenza fra fantascienza e fantasy o racconto fantastico purchessia.
Se un vampiro é un mutante (o un malato o un alieno) e non un non-morto, é fantascienza; se é un non-morto, é horror, o magia.
Se é fantascienza, il vampiro non può essere fermato da una croce, a meno che io non trovi una valida giustificazione materialista, scientifica, logica, un minimo plausibile: la retina del vampiro subisce una modifica per la sua malattia, coni e bastoncelli pure, per cui un segno in croce determina una variazione dello spettro luminoso che noi non vediamo ma loro sì, e che gli provoca fitte lancinanti. Ecco perché funzionerebbe anche sui vampiri musulmani! Perché se sono malati (o mutanti) allora possono essere anche musulmani o ebrei.
Oppure no?
E già: e perché i musulmani e gli ebrei non diventano vampiri? Della croce a loro non gliene dovrebbe fregare niente. O no? O vogliamo arrivare a dire che la croce é l'unica vera religione?
Ma é ovvio: perché vengono circoncisi alla nascita! Così che sotto il loro prepuzio non si forma mai lo smegma che é il veicolo principale di penetrazione del virus della malattia del vampiro nell'essere umano.
Eccetera eccetera. E i buddisti o i taoisti o gli animisti, comunque i non cristiani e quelli che non si circoncidono ma non diventano vampiri? Come gli eschimesi? E io che ne so? Scrivetelo voi!

La fantascienza crea realtà, la fantasy no, o per meglio dire, la fantascienza é sostanzialmente realistica, la fantasy no.
Costruire scientificamente ipotesi di realtà assolutamente fantastiche le rende reali; se voglio cavalcare un ippogrifo alato me la godo di più se mi spiego come sia possibile in una forza di gravità come quella terrestre o simile e se dimostro che é un animale reale piuttosto che fantastico.
Quello fantastico che esce da una magia sarà anche reale tanto quello che esce da una linea evolutiva di un altro pianeta, ma al secondo io ci credo di più, quindi lo sento più vero, proprio perché ha una valida scusa scientifica.
Il primo vale quanto Babbo Natale, Sigfrido, Gollum o gli animali fantastici di Borges; il secondo tanto quanto un tirannosauro nel Texas, un lucertolone davanti al Colosseo o un alieno verdescuro con la coda davanti a Ripley.

Un racconto di fantascienza per essere tale deve fare preciso e corretto riferimento alle conoscenze scientifiche del momento storico in cui si scrive. Se posso scrivere un romanzo alla fine dell'800 in cui ambiento una storia su Marte con una atmosfera respirabile (E.R.Burroughs, "John Carter"), non posso farlo più già negli anni 30 per non parlare di oggi: se lo faccio non sto scrivendo fantascienza. Ecco perché il Marte di Bradbury non può esistere e "Cronache Marziane" sarà una bellissima raccolta di racconti di fantasia.
Ma non di fantascienza.
Leggiamo anche noi la fantasy e la letteratura fantastica, e ci piace; non vogliamo dire che la FS é meglio, ma non accettiamo si dica il contrario.

Un'ultimissima cosa: "fantascienza" (FS), non "science fiction" (SF), almeno per noi. E non vi annoieremo spiegandovi perché.