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I vostri racconti ed i vostri articoli

Mandateci i vostri racconti ed i vostri articoli e noi, molto probabilmente, li pubblicheremo. Nel senso che non eserciteremo un forte vaglio critico, soprattutto perché non ci riteniamo dei critici, non vogliamo creare un sito o un "limen" o un luogo di "critica della fantascienza".
Non ci interessa dire che abbiamo ragione noi, ci interessa solo dire la nostra e permettere ad altri di dire la loro.
Dovranno solo rispettare alcuni limiti ed una regola essenziale:

I limiti:

-racconti ed articoli dovranno essere di fantascienza ( e non di fantasy, non di horror; di genere e che rispettino le regole del genere, non sperimentalismi)
-dovranno arrivarci via Internet; non per snobismo, ma solo perché questa rivista funziona così: se ci mandaste un fax o una lettera ad esempio, dovremmo ribattere tutto, e per un racconto o per un articolo passi, ma per 100? Né ci potete spedire per posta un dischetto perché come Nigralatebra non abbiamo un indirizzo postale. D'altra parte trovare un Internet caffé o un posto pubblico o un amico che vi dia una mano, ormai non dovrebbe essere impossibile e nemmeno troppo difficile! E poi se state leggendo queste parole siete entrato in rete, giusto? Rifallo!
-lunghezza massima per gli articoli tre cartelle, per i racconti di più, diciamo 10; una cartella sono 2000 battute a pagina, circa 2000 caratteri, virgole e spazi compresi; lo sappiamo, può essere un limite, ma i limiti, visti dall'altra parte, sono opportunità; e poi la sintesi é uno strumento essenziale da conoscere se si vuole scrivere.
- se volete un commento, ditecelo e noi lo faremo, pubblicamente, alla fine del racconto stesso.

Regola essenziale

Fermo restando che l'autore é libero di trattare qualunque tema nel modo e nella forma che ritiene opportuni (massima libertà creativa) noi non accetteremo racconti che contengano in modo intenzionale ed esplicito affermazioni razziste, sessiste, pregiudizi di qualunque tipo e affermazioni "malsane" o anche solo maleducate nei confronti di chicchessia.
A giudicare tutto ciò non sarà né Dio né un guru né un mahatma né un collegio di "probi viri", o di saggi. Saremo solo noi, e, dato che sappiamo che saremo giudicati, non abbiamo paura di giudicare.

Alcune piccolissime regole di buona educazione

Cosa intendiamo per buona educazione? Mettiamola così: per assurdo (ma poi neanche tanto) la buona educazione borghese (quella che ci hanno insegnato a casa) dovrebbe essere secondo noi la guida dei comportamenti umani ovunque sul pianeta e per tutte le situazioni, e nulla di male accadrebbe, anche perché, ad esempio, lasciar morire di fare o ammazzare qualcuno é da maleducati. Prima che crudele, antientropico o disumano, é da maleducati.
Non é da persone beneducate essere razzisti. E noi lo accetteremo. Perché da persone beneducate, vi inviteremo a lasciare casa nostra, se sarete razzisti.
Chi giudicherà se un testo é o no razzista? Noi, alla luce del più elementare buon senso ( ma ci faremo aiutare da Monsignor della Casa). Per cui potrete benissimo descrivere (ad esempio) una società razzista nel 28° secolo su Aldebaran, e tutto ciò che ne consegue; e potrete anche descrivere un personaggio che ne é ben felice, ed é un convinto razzista. Ma la sostanza di ciò che descriverete non deve essere né condiscendente né deve mandare un messaggio di approvazione reale della cosa.
Stesso discorso per il sessismo, l'omofobia, gli integralismi religiosi e via dicendo.

Nota sui diritti d'autore

Riteniamo che chiunque voglia scaricarsi i racconti per leggerseli possa farlo liberamente, secondo la filosofia della rete. E' evidente anche che la pubblicazione in questo sito non autorizza nessun utilizzo commerciale di alcun tipo da parte di chicchessia. I diritti d'autore restano a completa disposizione degli autori stessi. Decliniamo qualunque responsabilità in relazione ad un uso scorretto dei testi pubblicati sul sito.