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Autori M-Z

Tom Maddox (?- )

Nato in West Virginia, Maddox è apparso sulla scena letteraria alla metà degli anni Ottanta esordendo con il racconto The Mind Like a Strange Balloon pubblicato sulla rivista Omni. Professore di letteratura alluniversità statale della Virginia, Maddox è esperto di tecnologia informatica. Ha tenuto per anni una rubrica sulla rivista Locus, uno spazio dedicato alle nuove frontiere della comunicazione e dellelettronica. Questa rubrica è stata ripresa anche dalledizione italiana di Isaac Asimov Science Fiction Magazine.

Maddox è presente nella famosa antologia Mirrorshades* con il racconto Snake-Eyes (Occhi di serpente). Il protagonista della storia, un ex-pilota militare, ha impiantato il serpente, unInterfaccia Operativa Umana che gli provoca patologie schizofreniche. Feroce critica contro il potere militare, questo racconto ha come tema la guerra, o meglio i segni devastanti che la guerra lascia impressi nelle menti dei reduci, condannati a vivere con il serpente dentro, ma proprio per questo dotati di una consapevolezza maggiore rispetto agli altri individui.

Un altro suo racconto, In a Distant Landscape (pubblicato originariamente in Mississippi Review, nn. 47/48, 1988), appare con il titolo In un paesaggio distante nellantologia Cuori elettrici (Einaudi Torino 1996).

Il suo primo romanzo è Halo in cui lautore cerca di indagare il confine, ormai limitato, che separa uomo e macchina.

 

Halo, 1991 (Halo, Phoenix, Bologna 1996)

 

 

Richard Matheson (1926- )

Nato nel New Jersey, Richard Burton Matheson scrive il suo primo racconto su The Magazine of Fantasy and Science Fiction nel 1950: Born of Man and Woman (Nato duomo e di donna) è la storia di un bambino mutante, ed è considerato un testo tra i più importanti nel filone su queste particolari creature. Ma il successo arriva quattro anni dopo, con I Am Legend, dove si unisce la tradizione gotica del vampiro alle scoperte scientifiche e ai ritratti del mondo dopo lolocausto. Nel 1958, poi, vince il premio Hugo per The Shrinking Man, diventato film, che narra la vicenda di un uomo rimpicciolito dalle radiazioni.

Progressivamente la sua narrativa si specializza nellhorror, e contemporaneamente Matheson scrive efficaci sceneggiature per il cinema e la tv: ha firmato script per la Hammer, per la serie di film tratti da Poe di Roger Corman e il primo successo di Steven Spielberg, Duel. Suo è anche un adattamento televisivo di The Martian Chronicles* di Bradbury*.

Molte delle sue innumerevoli storie, incentrate sulla paura in tutte le sue accezioni, sono state raccolte in periodiche antologie con il titolo Shock.

 

I Am Legend, 1954 (I vampiri, Mondadori, Milano 1989)

The Shrinking Man, 1956 (Tre millimetri al giorno, in Urania n.774, 1979)

A Stir of Echoes, 1958 (Io sono Helen Driscoll, Mondadori, Milano 1980)

Shock!, 1961; Shock 2, 1964; Shock 3, 1966; Shock 4, 1970 (Shock, Mondadori, Milano 1984)

 

 

Ian McDonald (1960- )

Nato in Inghilterra, McDonald risiede attualmente in Irlanda. Autore tra i più affermati nella nuova ondata anglosassone, esordisce nel 1982 con il racconto The Island of the Dead che insieme ad altre storie andrà a formare lantologia personale Empire Dreams.

Il primo romanzo pubblicato da McDonald è Desolation Road. Ambientato su Marte, la critica lo ha definito come un incrocio tra The Martian Cronichles* di Ray Bradbury * e Centanni di solitudine di Gabriel Garcìa Màrquez.

A poco a poco il suo nome si afferma, e nel 1991 viene pubblicato il romanzo King of Morning, Queen of Day, che McDonald aveva scritto già nel 1985, e vince il premio Philip K. Dick. La storia, vicina alla sensibilità fantasy, narra di tre donne che combattono per dominare i poteri magici di cui sono dotate.

Hearts, Hands and Voices, uno dei suoi romanzi più apprezzati, è ambientato in un villaggio tropicale dove gli abitanti sono specialisti dellingegneria genetica. La pace che regna in questo luogo esotico viene però turbata da un conflitto religioso, destinato ad allargarsi velocemente.

Sempre più vicino alla narrativa cibernetica, MacDonald nel suo romanzo Scissors Cut Paper Wrap Stone ha tentato di fondere le atmosfere tipiche del cyberpunk con le pratiche Zen.

 

Desolation Road, 19

Empire Dreams, 1988

King of Morning, Queen of Day, 1991

Hearts, Hands and Voices, 1992

Scissors Cut Paper Wrap Stone, 1994 (Forbici vince carta vince pietra, Einaudi, Torino 1997)

 

 

Abraham Merritt (1884-1943)

Nato a Beverly, New Jersey, Merritt giovanissimo diventa cronista allInquirer, uno dei maggiori giornali di Philadelphia. Subito dopo inizia a viaggiare nellAmerica centrale, appassionandosi alle culture precolombiane. E così che nasce il suo gusto per il fantastico: tornato a Philadelphia, Merritt inizia a scrivere narrativa e vedono così la luce sulla rivista Argosy racconti come Through the Dragon Glass e The People of the Pit.

Subito dopo scrive The Moon Pool, che lo rende famoso. Il romanzo ipotizza unaltra storia, tutta da indagare, vissuta dallumanità prima della storia normalmente conosciuta. Il successo di questo romanzo fu tale che il direttore di Argosy gli commissionò subito un seguito. Merritt scrive così The Conquest of the Moon Pool ed i due romanzi vennero pubblicati insieme in edizione rilegata con il titolo The Moon Pool.

Sempre su Argosy pubblica The Ship of Ishtar che ebbe un successo anche maggiore e fu addirittura considerato il miglior romanzo mai pubblicato dalla rivista.

Nel 1927 appare a puntate Seven Footprints to Satan, nel quale tratta il tema del diffondersi della stregoneria e del satanismo nel mondo moderno. Il libro vende circa un milione di copie e viene portato sullo schermo nel 1929.

 

The Moon Pool, 1919 (Il pozzo della Luna, Nord, Milano 1974)

The Ship of Isthar, 1924 (Il vascello di Isthar, Fanucci, Roma 1978)

Seven Footprints to Satan, 1927 (Sette passi verso Satana, Siad, Milano 1979)

Burn Witch Burn!, 1932 (Brucia strega brucia, Nord, Milano 1971)

Dwellers in the Mirage, 1935 (Gli abitatori del miraggio, Fanucci, Roma 1989)

 

 

Walter Miller (1922- )

Dopo aver partecipato alla Seconda guerra mondiale nellesercito americano, Walter Michael Miller nel 1947 si converte al cattolicesimo, un evento che condizionerà la sua attività nella fantascienza. La sua carriera letteraria inizia su Amazing. Il primo racconto è Secret of the Death Dome e da quel momento inizia a pubblicare regolarmente sulle riviste del tempo. Con il racconto The Darfsteller (Il mattatore) vince il premio Hugo: è la storia di un attore disoccupato che sabota un computer, per sostituirsi ad uno dei manichini sul palco. Altro racconto molto interessante è Crucifixus Etiam, considerato il suo miglior lavoro breve.

Negli anni che vanno dal 1955 al 1957 escono su Fantasy & Science Fiction le novelle che poi Miller raccoglierà in A Canticle for Leibowitz*, vincitore del premio Hugo nel 1961. Il romanzo mostra una chiesa custode della conoscenza, in uno scenario imbarbarito dopo la catastrofe atomica. Per quanto sia presente unindubbia satira della vocazione monastica - i copisti passano molto tempo a miniare copie di diagrammi degli impianti elettrici che nessuno riesce più a comprendere - il romanzo è connotato da un autentico convincimento religioso.

La fama di Miller è legata esclusivamente a questo suo unico romanzo, e in seguito praticamente smise di scrivere fantascienza. Non è un caso perciò che egli fosse molto noto durante gli anni Sessanta, ma sia stato dimenticato velocemente.

 

A Canticle for Leibowitz*, 1960 (Un cantico per Leibowitz, La Tribuna, Piacenza 1964)

Conditionally Human, 1962 (Umani a condizione, Mondadori, Milano 1989)

 

 

Michael Moorcock (1939- )

Inglese, Michael John Moorcock ha vissuto di persona il bombardamento di Londra, durante la Seconda guerra mondiale, e ne è rimasto turbato. Questa esperienza influenzerà le sue creazioni letterarie, fin da quando, negli anni Cinquanta, comincia a scrivere per varie fanzine, specializzandosi a poco a poco nel fantasy. La serie più lunga, che riprende e rimaneggia varie volte, è quella del principe albino Elric di Melniboné, apparsa inizialmente su Science Fantasy.

Negli anni Sessanta avviene una svolta importante nella vita di Moorcock, destinata a lasciare una traccia profonda nella storia della fantascienza. Diventa infatti direttore di New Worlds, la più nota rivista inglese di science fiction, e mantiene lincarico dal 1964 al 1971. E sulle colonne della rivista che, grazie alle sollecitazioni di Moorcock, nasce la cosiddetta new wave.

Da parte sua Moorcock scriverà solo occasionalmente delle storie esplicitamente fantascientifiche, preferendo sempre le sue manipolazioni personali del genere fantasy, ma approdando a una narrativa postmoderna che lo rende inconfondibile. I temi fantasy si sovrappongono alla fantascienza vera e propria, come avviene nei tre romanzi Warrior of Mars con le avventure del fisico Michael Kane, catapultato su Marte dove diventa un guerriero armato di spada, o nella serie sulleroe rock Jerry Cornelius.

Nel 1966 ha ottenuto il premio Nebula (per una storia che vede un viaggiatore nel tempo prendere il posto di Cristo sulla croce) e nel 1978 il premio Campbell.

 

The Final Programme, 1968 (Programma finale, in Galassia n.123, 1970)

The Black Corridor, 1969 (Il corridoio nero, in Galassia n.172, 1972)

Warrior of Mars, 1981 (Trilogia di Marte, Armenia, Milano 1981)

The Dreaming City, 1972; The Vanishing Tower, 1977; The Bane of the Black Sword, 1977; Stormbringer, 1977 (Elric di Melniboné, Nord, Milano 1997)

 

 

 

C.L.Moore (1911-1987)

Nata a Indianapolis, Catherine Lucille Moore si afferma fin dagli anni Trenta con le sue storie per Weird Tales. Nasce così il ciclo di Northwest Smith, un eroe spaziale fuorilegge alle prese con vampire marziane e banditi venusiani. Presto passa a collaborare con Henry Kuttner*, che sposa nel 1940. Insieme lavorano a romanzi e racconti pubblicati con vari pseudonimi, in particolare su Startling Stories, e anche quando firmano con i propri rispettivi nomi i testi sono frutto di un lavoro comune.

Un altro ciclo di C. L. Moore si impernia su Jirel di Joiry, guerriera fantasy esperta di magia nera. Numerosi anche i suoi racconti, tra i quali spicca No Woman Born Figlia delluomo, in Nova SF n.5, 1968), dove la mente di unattrice viene inserita in una macchina.

Negli anni Cinquanta Catherine Moore e Henry Kuttner* studiano alla University of Southern California, continuando una fitta attività letteraria. La scrittrice sopravvisse al marito, morto prematuramente di infarto a quarantaquattro anni, e rallentò drasticamente la sua produzione narrativa, limitandosi a collezionare i propri racconti brevi in volume.

 

Shambleau, 1953 (Shambleau, Mondadori, Milano 1982)

Jirel of Joiry, 1933 (Jirel delle lande di Joiry, Nord, Milano 1995)

Northwest Smith, 1982 (Northwest Smith il terrestre, Nord, Milano 1982)

Northwest of Earth, 1954 (La polvere degli dei, La Tribuna, Piacenza 1966)

The Best of C. L. Moore, 1975 (La stagione della vendemmia, Mondadori, Milano 1991)

 

 

Kim Newman (1959- )

Nato a Londra, Kim James Newman è stato musicista e attore prima di dedicarsi alla scrittura. Inizialmente diventa noto nelle avanguardie artistiche londinesi come critico cinematografico freelance, sia per le sue recensioni su "Empire", sia per i libri sul cinema di genere (in particolare Nightmare Movies: A Critical Guide to Contemporary Horror Films, del 1988, edito originariamente nel 1984).

Ma Newman è anche scrittore di narrativa fantastica, e nel 1989 è apparso un suo romanzo dal titolo The Night Mayor che quasi teorizza come un manifesto l'unione tra il noir e il cyber. La rivista "Interzone" lo ha definito un gioco letterario "movie/thriller/cyberpunk", e in effetti nel romanzo si trovano allusioni buone tanto per i cinefili, quanto per gli appassionati di noir e per i lettori di William Gibson*. La storia si svolge nel ventunesimo secolo e inizia con queste parole: "Erano le due e mezza del mattino, e pioveva. A The City erano sempre le due e mezza del mattino e pioveva." E' l'atmosfera giusta delle decine di film americani che hanno dato sostanza alla parola "noir". Solo che, in questo caso, la City è una città cibernetica, abitata proprio dalle immagini degli attori che negli anni Quaranta interpretavano le pellicole "nere", da Joan Bennett a Edward G.Robinson. Sono le creazioni virtuali di un criminale, Truro Daine, The Night Mayor (il sindaco della notte).

Di recente Newman ha avviato una saga sugli universi paralleli, con Anno Dracula (dove si immagina che nel 1888 la Regina Vittoria, rimasta vedova, sposi il Conte Dracula, dando inizio a un regno vampirico che riempie Londra di non-morti, in tutti i livelli della società) e poi The Bloody Red Baron.

 

The Night Mayor, 1989

Drachenfels, 1989

Krokodil Tears, 1991

Anno Dracula, 1993 (Anno Dracula, Fanucci, Roma 1997)

The Bloody Red Baron, 1996 (Barone sanguinario, Fanucci, Roma 1996)

 

 

Larry Niven (1938- )

Nato a Los Angeles, Laurence van Cott Niven si è laureato in matematica e ha pubblicato il suo primo racconto nel 1964, The Coldest Place. Più volte vincitore del premio Hugo, negli anni Settanta e Ottanta ha scritto anche in collaborazione con Jerry Pournelle, esperto aerospaziale.

La sua è una tipica fantascienza hard, imperniata sulla tecnologia, attraverso la quale sono rivisitati i temi tradizionali della science fiction, dallesplorazione dello spazio ai contatti con gli alieni, ai viaggi nel tempo, con un approccio iperrazionalista e conservatore.

Niven si è impegnato in diversi cicli, dallo Smoke Ring, al ciclo dei Motie (scritto con Pournelle, e imperniato su una misteriosa e insidiosa razza spaziale) a quello dello Known Space (Spazio Conosciuto). Di questultimo ciclo, Niven ha detto: La serie detta dello Spazio Conosciuto è un tentativo di predizione logica e coordinata di un futuro possibile... La serie è venuta su un po a caso, come in gran parte in seguito al caso, del resto, si è sviluppata la storia passata dellumanità, e assai probabilmente si plasmerà quella futura. La sua creazione più nota, comunque, resta il Mondo ad Anello (premiato con lHugo e il Nebula), cioè un anello che gira intorno a una stella e popolato da razze favolose.

 

Neutron Star, 1966 (Reliquie dellimpero, Mondadori, Milano 1974)

Ringworld, 1970 (I burattinai, Nord, Milano 1988)

The Mote in Gods Eye, 1974 [con Jerry Pournelle] (La strada delle stelle, Nord, Milano 1975)

A World Out of Time, 1977 (Mondo senza tempo, Nord, Milano 1992)

The Integral Trees, 1983 (Il popolo dellanello, Nord, Milano 1986)

 

 

George Orwell (1903-1950)

Nato in India, Eric Arthur Blair studia in Inghilterra e adotta il nome George Orwell negli anni Trenta. La sua fama è legata a Nineteen Eighty-four*, pubblicato un anno prima della sua morte. Il romanzo, che ottenne un successo di pubblico immediato, riusciva a cogliere il disagio dellEuropa dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Orwell, che fu militante e combattente in una formazione di sinistra durante la guerra civile spagnola, scrisse il romanzo con la speranza che potesse servire alle discussioni sulla democrazia.

Insieme a My* di Zamiàtin e Brave New World* di Huxley*, Nineteen Eighty-four* è stata lalternativa impegnata della fantascienza europea allo strapotere dei pulp. Inoltre Orwell riuscì a fondere la riflessione intellettuale (i rischi del partito unico e del potere centralizzato) con lemozionalità tipica della fantascienza. E probabile che Orwell avesse letto molta science fiction americana, e forse rimase impressionato da Alfred van Vogt* dato che le somiglianze tra i due autori sono ricorrenti. Per esempio, il Newspeak (la Neolingua) di Nineteen Eighty-four* ricorda molto da vicino il General Semantic dellautore statunitense.

Prima di Nineteen Eighty-four*, Orwell aveva pubblicato Animal Farm, un romanzo-apologo il significato anti-totalitario non si discosta molto da Nineteen Eighty-four*: gli animali di una fattoria di ribellano agli uomini e instaurano un regime tirannico.

 

Animal Farm, 1945 (La fattoria degli animali, Mondadori, Milano 1978)

Nineteen Eighty-four*, 1949 (1984, Mondadori, Milano 1986)

 

 

Marge Piercy (1936- )

Nata a Detroit, Marge Piercy è vissuta in molte città degli Stati Uniti. Sposata con lo scrittore Ira Wood, che è sempre il suo primo lettore, fin dagli anni Settanta è stata unattivista del movimento femminista, anti-nucleare e per i diritti civili.

La scrittrice si è segnalata come poeta, pubblicando una dozzina di libri, ed ha al suo attivo anche vari romanzi, molti dei quali mainstream. Per quanto riguarda la fantascienza è nota soprattutto per due opere: Woman on the Edge of Time e He, She and It*, uno dei romanzi più interessanti prodotti dallinfluenza del movimento cyberpunk.

Per scrivere He, She and It, Margie Piercy ha studiato ceco e la cabala, ed è andata a Praga, nella terra del Golem. Ammiratrice di William Gibson* e Donna Haraway, afferma esplicitamente di essersi servita delle invenzioni dello scrittore di Neuromancer*. In realtà molte ambientazioni cyber erano già state anticipate dalla stessa Piercy, nel 1978, in Woman on the Edge of Time: luniverso alternativo in cui si imbatte Connie, la protagonista del romanzo, somiglia molto da vicino al ciberspazio di Gibson*.

Woman on the Edge of Time, come He, She and It, è fortemente influenzato dallattivismo femminista: si descrive uno scambio dei ruoli sessuali, con la manipolazione del corpo maschile che - in una società egualitaria - deve provare lesperienza della gravidanza e del parto.

 

Dance the Eagle to Sleep, 1970

Woman on the Edge of Time, 1978 (Sul filo del tempo, Elèuthera, Milano 1990)

Gone to Soldiers, 1987 (I giorni dellodio, Sperling & Kupfer, Milano 1989)

He, She and It*, 1991(Cybergolem, Elèuthera, Milano 1995)

 

 

Edgar Allan Poe (1809-1849)

Nato a Boston, Poe è figlio di due attori che muoiono tragicamente quando aveva due anni. Viene adottato dallo zio e frequenta laccademia di West Point, dalla quale però sarà espulso. Tormentato e inquieto, muore prematuramente di delirium tremens.

Nella sua carriera letteraria, composta in maggior parte di racconti brevi, Poe si caratterizza come studioso della psicologia morbosa e soprattutto come un maestro nella narrativa del terrore. Jules Verne ammise pubblicamente di essere stato influenzato in maniera notevole dai suoi racconti, e da tempo Poe viene indicato anche come un padre della fantascienza, a partire da Hugo Gernsback.

Scrive Sam Moskowitz: Fondamentalmente, le storie di fantascienza di Poe si possono suddividere in due grandi categorie. La prima, che include racconti come Ms. Found in a Bottle (Manoscritto trovato in una bottiglia), A Descent in the Maelstrom (Una discesa nel Maelstrom), A Tale of the Ragged Mountains (Racconto delle Ragged Mountains), comprende un tipo di fantascienza artistica in cui latmosfera o effetto viene per prima e la razionalità scientifica serve unicamente per rafforzare laspetto estetico. Nel secondo gruppo, di cui sono esempi Mellonta Tauta (Mellonta Tauta), Hans Pfaall-A Tale (Hans Pfaall: Racconto), The Thousand-and-Second Tale of Scheherazade (Il millesimo e secondo racconto di Sheherazade), lidea era dominante e lo stile era modulato in modo da fornire unatmosfera che fungesse da retroscena e che rimanesse in secondo piano, senza distogliere lattenzione dal concetto scientifico.

Affini alle tematiche della fantascienza anche le sue descrizioni di un mondo sotto la crosta del reale, la ricerca dellignoto e dellinfinito nello spazio e nel tempo, o racconti come The Facts in the Case of M. Valdemar (La verità sulla vicenda del signor Valdemar) e The Balloon-Hoax (La beffa del pallone).

 

Una recente raccolta italiana riunisce alcune delle storie di Poe vicine alla fantascienza: Racconti di fantascienza (a cura di G. Pilo e S. Fusco), Newton Compton, Roma 1995

 

 

Frederik Pohl (1919- )

Appassionato di fantascienza fin da ragazzo, a diciannove anni Pohl è già editor per Astonishing Stories e Super Science Stories. Questa sua attività nelle riviste amatoriali e popolari gli fece scoprire futuri talenti della fantascienza, poi si affermò lui stesso come autore. Negli anni Cinquanta, infatti, emerge come esponente di punta della fantascienza sociologica, grazie al romanzo, scritto con Cyril Kornbluth*, The Space Merchants*. Da allora Pohl è stato uno scrittore pluripremiato, sia per i romanzi che per i numerosi racconti.

Negli anni Settanta inizia ad occuparsi più spesso del rapporto tra cibernetica e umanità, senza abbandonare la satira sociale della sua opera precedente. Il suo metodo è di portare alle estreme conseguenze alcuni dati reali, alcune contraddizioni già evidenti nella società del suo tempo, immaginandone le conseguenze future. Dopo aver ottenuto nel 1977 il premio Hugo, Nebula e Campbell, si impegna, dal 1978, nel lungo ciclo degli Heechee, una razza di alieni dalle grandi conoscenze tecnologiche, capaci di colonizzare vari pianeti, ma destinati allestinzione.

Ha scritto spesso in collaborazione con altri, ad esempio con Jack Williamson*, per Lands End (Lestate dellozono, in Urania n.1217, 1993), che ipotizza i disastri ambientali provocati da una cometa che sfiora la Terra.

 

A Plague of Pythons, 1965 (La spiaggia dei Pitoni, Nord, Milano 1989)

Man Plus, 1976 (Uomo Più, Nord, Milano 1977)

The Coming of the Quantum Cats, 1986 (Linvasione degli uguali, Nord, Milano 1987)

The Annals of the Heechee, 1987 (Gli annali degli Heechee, Nord, Milano 1987)

The Day the Martians Came, 1988 (Il giorno dei marziani, Sperling & Kupfer, Milano 1990)

 

 

Rudy Rucker (1946- )

Nato a Louisville, Kentucky, Rudy von Bitter Rucker è laureato in matematica alla Rutgers University e ha insegnato in un liceo della Virginia. Attualmente è professore universitario. Ha pubblicato vari articoli e saggi di interesse scientifico - tra cui va segnalato Infinity and the Mind (La mente e linfinito) - ed ha esordito in letteratura con alcuni racconti nel 1974. Il suo primo romanzo è White Light, ambientato in una strana terra del dopovita che Rucker affronta e descrive come se fosse la superficie di un pianeta.

Rucker scrive quasi sempre di mondi alienati e di situazioni alienanti e lo fa usando un linguaggio crudo preso dalla vita quotidiana. I suoi romanzi successivi seguono in parte limpostazione e le atmosfere di White Light: riferimenti scientifici, forza immaginativa e verve comica, caratteristiche riscontrabili anche nel racconto Tales of Houdini (Le imprese di Houdini) pubblicato sulla celebre antologia Mirrorshades.*

Con Software*, probabilmente il suo miglior romanzo, Rucker ha vinto nel 1983 il Philip Dick Memorial Award ed è stato conosciuto dal grande pubblico. Da segnalare infine Transreal! (1991), una raccolta di saggi ed articoli in cui viene esplicitato il concetto ruckeriano di transrealismo.

 

White Light, 1980 (Luce bianca, Bompiani, Milano 1996)

Master of Space and Time, 1984 (Signore dello spazio e del tempo, in Urania n.1030, 1986)

Software, 1982 (Software, i nuovi robot, Phoenix, Bologna 1995)

The Fourth Dimension, 1986 (La quarta dimensione, Adelphi, Milano 1994)

The Hacker and the Ants, 1994 (Le formiche nel computer, Fanucci, Roma 1996)

 

 

Joanna Russ (1937- )

Nata a New York, ha studiato lettere alla Cornell University ed è poi diventata docente in diverse università americane. Nel 1972 vince il premio Nebula per il racconto When It Changed, che tre anni dopo verrà ampliato nel romanzo The Female Man*, il suo libro più celebre.

Nei suoi romanzi e racconti appaiono ripetutamente storie di comunità o singoli personaggi femminili, ambientate nel futuro o su altri pianeti, dove domina loppressione della donna oppure si tentano inediti percorsi di liberazione. Per la prima volta con le avventure della mercenaria Alyx che viaggia nel tempo, iniziate dalla scrittrice nel 1968, una eroina di tipo nuovo abbandonava i vecchi stereotipi delle figure femminili nella fantascienza.

Femminista militante, spesso Joanna Russ è stata impegnata come docente in corsi di scrittura, e ha dedicato grande attenzione alla cura formale delle sue opere. Scrive Nicoletta Vallorani: Joanna Russ, in The Female Man, usa il linguaggio come codice comunicativo in cui ogni singola parola si costituisce come segno a sé stante e suggerisce agganci eterogenei, che vanno dal fumetto al ritmo musicale del jazz, dal pamphlet politico alla narrativa rosa. Lironia e la satira diventano strumenti preferenziali di conoscenza della realtà.

 

And Chaos Died, 1970

The Female Man*, 1975 (Female Man, Nord, Milano 1989)

The Two of Them, 1978

The Adventures of Alyx, 1985

Extra(ordinary) People, 1984

 

 

Eric F. Russell (1905-1978)

Nato in Gran Bretagna, Eric Frank Russell è stato il primo scrittore inglese che riuscì ad affermarsi con successo nella scena americana. La sua carriera va dal 1937 al 1964, anno in cui smise di scrivere.

La sua produzione è ampia, e grazie al suo particolare umorismo Russell si è caratterizzato come un narratore a metà tra il beffardo e il provocatorio. Uno dei romanzi più noti è Sentinels From Space, dove una particolare evoluzione ha dotato il genere umano di poteri "psi" ed extrasensoriali e ha consentito di fondare colonie su Marte e Venere. In questa situazione appare David Raven, un alieno che ha assunto il compito di sentinella per proteggere la Terra dalle minacce di un'altra razza aliena, in cerca di facili conquiste. Curioso lelenco dei mutanti della nostra galassia, a cura del Servizio Segreto Terrestre, divisi in Innocui, Pericolosi e Molto Pericolosi: veri telepatici, levitanti, pirotici, mimetici, notturni, malleabili, magnetici, supersonici, microtecnici, radiosensitivi, insettivoci, telecinetici.

Raven è un protagonista tipicamente russelliano: sicuro e accattivante, con la battuta pronta e in grado di ironizzare su se stesso. E un personaggio analogo si trova nella figura di Wade Harper, un investigatore terrestre dotato di poteri telepatici. In The Space Willies, invece, il centro dellazione è l'ambiente militare, che viene descritto in modo molto dissacratorio: intere flotte falliscono, mentre i migliori risultati sono ottenuti dall'ingegno degli insubordinati.

 

Dreadful Sanctuary, 1951 (Il pianeta maledetto, in Urania n.16, 1953)

Sentinels From Space, 1953 (Le sentinelle del cielo, in Urania n.470, 1967)

The Space Willies, 1958 (Imponderabile più X, Mondadori, Milano 1987)

The Great Explosion, 1962 (Galassia che vai, in Urania n.299, 1963)

Somewhere a Voice, 1965 (Una voce dal nulla, in Galassia n.86, 1968)

 

 

Bob Shaw (1931- )

Nato a Belfast, Robert Shaw ha lavorato nellindustria aeronautica ed è poi diventato giornalista in Irlanda. Dopo aver autoprodotto una rivista di genere, ha pubblicato i suoi primi racconti negli anni Cinquanta e infine, nel 1967, un romanzo, pubblicato in America e non in Inghilterra come tutta la sua produzione iniziale.

Il suo sguardo è sempre diretto verso la scienza, ma senza sottovalutare la costruzione di personaggi umani, con i loro problemi e le loro sofferenze anche in scenari futuri.

Shaw ha scritto romanzi sugli universi paralleli, sugli alieni e sugli spostamenti temporali. Importanti sono i due cicli su cui si è impegnato negli anni Settanta e Ottanta. Il ciclo di Orbitsville, avviato nel 1975, è imperniato sulla possibilità di costruire artificialmente interi pianeti, mentre il ciclo dei due pianeti gemelli Mondo e Sopramondo, inaugurato nel 1986, narra le avventure della famiglia Maraquine, esponente di una razza che non conosce i metalli e lelettricità, ma sa usare al meglio la chimica e deve difendersi da una micidiale catastrofe ecologica.

 

Other Days, Other Eyes, 1972 (Altri giorni, altri occhi, Mondadori, Milano 1984)

Orbitsville, 1975 (Universo Orbitsville, Nord, Milano 1992)

The Ragged Astronauts, 1986 (Sfida al cielo, in Urania n.1053, 1987)

The Wooden Spaceships, 1987 (Attacco al cielo, in Urania n.1085, 1988)

The Fugitive Worlds, 1989 (I mondi dell'ignoto in Urania n.1145, 1991)

 

 

Robert Sheckley (1928- )

Nato a New York, è uno dei padri della fantascienza sociologica che si affermò su Galaxy Science Fiction. Proprio su quella rivista Sheckley ha avuto il suo miglior momento creativo, negli anni Cinquanta.

La forma narrativa che più si addice a Sheckley è il racconto breve, mentre tra i suoi romanzi resta notevole Journey Beyond Tomorrow. In tutta la sua produzione lautore ha sempre usato la satira per attuare una feroce critica dei costumi americani, del razzismo, del consumismo esasperato. In questo senso è significativo il racconto del 1953 Seventh Victim (La decima vittima) - che divenne un film grazie a Elio Petri - dove vengono presi di mira i giochi a premi: durante uno di questi è possibile uccidersi a vicenda.

Sheckley ha anche scritto romanzi anti-utopici come The Status Civilization e A Ticket to Tranai. Il primo è una distopia con al centro gli abitanti di una Terra ormai priva di stimoli e di iniziativa. Nel secondo, le donne vivono in una sorta di stato sospeso artificialmente per non sciuparsi.

La qualità migliore di Sheckley è nel linguaggio, sempre veloce, divertente, capace di seguire i paradossi ed i capovolgimenti delle trame.

 

A Ticket to Tranai, 1955 (Un biglietto per Tranai, in Lombra del 2000, Mondadori, Milano 1965)

Journey Beyond Tomorrow, 1955 (I testimoni di Jones, Libra, Bologna 1974)

The Status Civilization, 1960 (Gli orrori di Omega, Mondadori, Milano 1961)

Mindswap, 1966 (Scambio mentale, Mondadori, Milano 1968)

Options, 1975 (Opzioni, Mondadori, Milano 1976)

 

 

Charles Sheffield (1935- )

Nato in Inghilterra, Sheffield vive attualmente in America dove si è stabilito negli anni Sessanta. Laureato in fisica, è un autore raffinato e molto eclettico: ha scritto vari saggi scientifici, e oltre a romanzi e racconti di fantascienza ha pubblicato anche dei thriller, delle avventure fantastiche e degli horror, tra i quali The Selkie (in collaborazione con David Bischoff).

Il suo interesse per i grandi ritratti di cosmogonie spaziali si rivela in romanzi come Between the Strokes of Night. Gli scampati allolocausto nucleare si sono rifugiati su delle colonie in orbita intorno alla Terra. Dopo millenni dallesodo verso nuovi mondi, però, appaiono gli Immortali che sembrano avere degli strani legami con la vecchia Terra. Sempre caratterizzato dal rapporto tra alte tecnologie e conquista dello spazio è Cold As Ice, dove uno scienziato vuole fondare una colonia su Europa, uno dei satelliti di Giove. Ma qualcuno si oppone, perché si paventa unalterazione ecologica di quel mondo.

Sheffield è reputato, insieme a Larry Niven*, uno dei migliori scrittori di fantascienza hard. Il suo racconto lungo Georgia on my Mind ha vinto i premi Nebula e Hugo.

 

Sight of Proteus, 1978 (Progetto Proteo, Nord, Milano 1987)

Between the Strokes of Night, 1985 (Le guide dellinfinito, Nord, Milano 1988)

The Nimrod Hunt, 1986 (Caccia a Nimrod, Nord, Milano 1997)

Summertide, 1990

Cold As Ice, 1992 (Le lune fredde, in Urania n. 1305, 1997)

 

 

Mary Wollstonecraft Shelley (1797-1851)

Nata a Londra, era figlia di William Godwin, autore di trattati e romanzi, e di Mary Wollstonecraft, una delle prime femministe inglesi. A ventanni sposa il poeta romantico Percy Bysshe Shelley.

La genesi del suo capolavoro, Frankenstein or the Modern Prometheus*, avviene in Svizzera nel 1816. Il romanzo, capace di unire critica sociale e nuove idee scientifiche, vedrà la luce quando lautrice non aveva neanche ventanni: ed è proprio qui che molti critici collocano linizio della fantascienza.

Mary Shelley scriverà altri romanzi, senza mai ottenere però il successo di Frankenstein*. Alcuni sono dispirazione fantastica, come The Last Man, una storia ambientata nel XXI secolo: gli esseri umani si stanno estinguendo, e rimarrà vivo un unico individuo, nel 2095.

Elementi gotici e fantastici (come il tema del doppio) ricorrono nei suoi racconti, ma raramente con i riferimenti alla scienza tipici di Frankenstein*. Nel racconto The Transformation, ad esempio, un mago scambia la sua personalità con un giovane dissoluto in base ad un patto malefico. E in The Mortal Immortal un alchimista diventa immortale (ed eternamente solo) grazie a un elisir di lunga.

Frankenstein* è diventato un vero e proprio mito della letteratura fantastica a cui il cinema ha attinto moltissime volte, per quanto spesso allontanandosi dal significato originale del romanzo. La stessa Shelley appare come personaggio in The Bride of Frankenstein (1935) e in Gothic (1986).

 

Frankenstein or the Modern Prometheus*, 1818 (Frankenstein, Rizzoli, Milano 1987)

The Last Man, 1826 (Lultimo uomo, Mondadori, Milano 1997)

 

 

Lucius Shepard (1947- )

Americano, Shepard vive a Seattle, dopo una giovinezza turbolenta tra New York e lEuropa. Inizialmente si fa notare come poeta, poi passa alla narrativa, pubblicando nel 1984 come primo romanzo una storia di zombi riletta alla luce degli esperimenti scientifici odierni, Green Eyes, che contende a Neuromancer* di Gibson* molti premi di quellanno. La sua immaginazione si concentra in seguito su scenari di guerra futura, su mondi alternativi, metropoli al disastro e foreste centroamericane allucinanti, con una costante contaminazione di elementi horror e riferimenti alla tradizione del fantastico. La produzione più intensa, comunque, è nella forma del racconto o del romanzo breve, grazie allospitalità della Isaac Asimovs Science Fiction Magazine che pubblica permanentemente i suoi lavori.

Inclassificabile secondo le categorie correnti della science fiction, Shepard utilizza i registri di vari generi e si confronta sempre con la letteratura mainstream, tanto che il suo nome è stato associato a Joseph Conrad, Graham Greene e Gabriel Garcìa Marquez.

 

Green Eyes, 1984 (Occhi verdi, Mondadori, Milano 1995)

Life During Wartime, 1987 (Settore Giada, Mondadori, Milano 1989)

Kallimantan, 1990 (Kalimantan, in Urania n.1190, 1992)

Skull City, 1990 (Skull City, in Isaac Asimov Science Fiction Magazine n.2, 1993)

The End of the Earth, 1991 (Ai confini della Terra, Mondadori, Milano 1992)

 

 

Lewis Shiner (1950- )

Shiner è stato uno degli scrittori americani della prima generazione cyberpunk e nella celebre antologia Mirrorshades* ha ben due racconti: Till Human Voices Wake Us e Mozart in Mirroshades scritto in coppia con Bruce Sterling*.

Il primo racconto di Shiner, Tinkers Damn, risale al 1977. In seguito ha pubblicato molte altre storie, vagando tra i generi letterari, dal mistery allhorror, al fantasy. Il suo primo romanzo risale solo al 1984, Frontera, che lo ha portato allattenzione del pubblico: con un impianto da fantascienza tecnologica tradizionale, si svolge su una colonia marziana abbandonata e si ricollega al filone cyber per la visione catastrofica del futuro.

Dopo Frontera, Shiner ha pubblicato un romanzo di realismo magico dal titolo Deserted Cities of the Heart. Successivamente ha raccolto i suoi racconti in due antologie dal titolo Questions about the Nature of the Universe e The Edges of Things.

Nelle sue opere Shiner riesce a fondere ricerca e costruzioni narrative molto articolate. Appassionato di Zen e dei miti antichi, Shiner ha continuato a percorrere i generi. Negli ultimi tempi i suoi interessi lo hanno portato ad una narrativa più realista, con al centro gli scenari politici. E il caso di Slam, un romanzo non fantascientifico ambientato in Texas (il luogo dove Shiner vive), e poi Glimpses, che ha al centro la generazione degli anni Sessanta con tutte le sue paure ed ossessioni. Ultimamente si è dedicato allattività di sceneggiatore di fumetti, in particolare nella serie The Hacker Files.

 

Frontera, 1984

Deserted Cities of the Heart, 1988 (Desolate città del cuore, Sellerio, Palermo 1995)

When the Musics Over, 1991

Twilight Time, 1991

Glimpses, 1993

 

 

John Shirley (1954- )

Nato nel Texas, John Patrick Shirley accanto alla sua intensa attività di scrittore ha partecipato a vari gruppi rock e punk. Il suo primo racconto appare nel 1973, nellantologia Clarion, mentre il primo romanzo è Transmaniacon, dove già appaiono i tipici protagonisti della sua narrativa: anti-eroi metropolitani, emarginati, diversi, dotati però di straordinari poteri mentali.

Nella trilogia di Eclipse ha immaginato una Terra sopravvissuta alla terza guerra mondiale e oppressa da un regime autoritario, contro il quale si battono degli oppositori irriducibili, rivelando un deciso approccio politico. Shirley ha scritto anche racconti neo-noir e vari romanzi dellorrore, tra i quali nel 1979 Dracula in Love, ed è stato sceneggiatore, con lo splatterpunk David J.Schow, del film The Crow (Il Corvo, 1994).

Michael Swanwick* lo ha definito il Giovanni Battista del movimento cyberpunk, perché ha debuttato molto prima degli altri autori definiti cyberpunk, e può quindi essere considerato un loro antenato letterario. Un suo racconto appare anche in Mirrorshades*.

 

Transmaniacon, 1979 (Transmaniacon, in Urania n.834, 1980)

City Come a-Walkin, 1980 (Il rock della città vivente, in Urania n.902, 1981)

The Incorporated, 1985 (Voci nel cervello, in Isaac Asimov Science Fiction n.4, 1993)

Eclipse, 1985 (Eclipse, in Urania n.1255, 1995)

New Noir, 1993 (Il nuovo noir, ShaKe, Milano 1997)

 

 

Robert Silverberg (1935- )

Scrittore fin dagli anni studenteschi, alla Columbia University, Silverberg ha prodotto oltre cento libri, con innumerevoli pseudonimi, e proponendo inizialmente un impianto narrativo tradizionale. Alla fine degli anni Sessanta vive unevoluzione che lo porta a scrivere testi più impegnati: nasce così un romanzo come Thorns. Tutta la produzione di questo periodo è marcata profondamente dal tentativo di rinnovamento.

Levoluzione della sua scrittura, che si fa sempre più forte, era stata provocata dallavvicinamento dellautore al filone della new wave: le storie si rivolgono sempre più allanalisi delle alienazioni nellindividuo e nella società. E in questa direzione che si orienta, ad esempio, Dying Inside, dedicato a un uomo con grandi poteri telepatici che soffre per la sua condizione.

Dopo questa produzione Silverberg ha improvvisamente deciso di abbandonare la fantascienza, rimanendo inattivo per quattro anni (dal 1976 al 1980). Probabilmente ciò era dovuto allesaurirsi dellispirazione in una science fiction che ormai lautore sentiva troppo legata a formule. E proprio per questo, la carriera letteraria di Silverberg sembra una parabola della fantascienza degli anni Sessanta-Settanta.

 

Master of Life and Death, 1957 (Padrone della vita e della morte, La Tribuna, Piacenza 1970)

Thorns, 1967 (Brivido crudele, Nord, Milano 1972)

Nightwings, 1969 (Ali della notte, Nord, Milano 1977)

The Towers of Glass, 1970 (Torre di cristallo, Nord, Milano 1973)

Dying Inside, 1972 (Morire dentro, Armenia, Milano 1978)

 

 

Clifford D. Simak (1904-1988)

Giornalista oltre che scrittore professionista, Clifford Donald Simak ha partecipato alla golden age della fantascienza. La sua però è una narrativa più letteraria e ricca di suggestioni rispetto a molta fantascienza degli anni Quaranta e Cinquanta.

Il suo primo romanzo appare nel 1939, ma le narrazioni più mature si rintracciano a partire dal 1951, con Time and Again, storia di viaggi nel tempo in cui i destini del mondo dipendono da Asher Sutton, tornato dal naufragio della propria nave spaziale. Il suo capolavoro è rappresentato da City, dellanno successivo, che narra lascesa e la caduta dellumanità e la nascita della civiltà dei cani, in una sorta di eden rurale recuperato.

Anche Why Call Them Back from Heaven? ha al centro il viaggio nel tempo e propone una visione del futuro agghiacciante, dove le persone si fanno ibernare sperando che venga scoperta la ricetta dellimmortalità.

Simak è stato il teorico della comprensione cosmica, i suoi alieni sono infatti sempre creature senza peccato. Per quanto attratto dalle avventure galattiche, nelle storie di Simak è la Terra ad essere spesso al centro: in Cemetery World dopo le guerre che ne hanno distrutto la civiltà, essa è diventata una specie di cimitero dove gli esseri umani che hanno colonizzato la galassia sperano di essere sepolti.

 

Time and Again, 1951 (Oltre linvisibile, Perseo, Bologna 1994)

City, 1952 (City, Perseo, Bologna 1995)

Why Call Them Back from Heaven?, 1966 (Infinito, Libra, Bologna 1978)

Destiny Doll, 1971 (La bambola del destino, Libra, Bologna 1973)

Cemetery World, 1973 (I giorni del silenzio, Libra, Bologna 1973)

 

 

Dan Simmons (1948- )

Ex-insegnante, Simmons vive in Colorado, sulle Montagne Rocciose. Ha iniziato a pubblicare racconti sulla rivista The Twilight Zone nel 1982. I suoi primi romanzi sono degli horror, in cui però già si intravedono sfumature fantascientifiche. Song of Kali, ambientato in una Calcutta allucinata, ottiene il World Fantasy Award del 1986 (e quasi tutti i successivi romanzi di Simmons vinceranno premi internazionali), mentre Carrion Comfort, una storia del terrore a base di vampirismi psichici, ha per protagonisti dei tipici mutanti, preconizzando così lapprodo alla fantascienza che Simmons stava compiendo nello stesso periodo, con Hyperion* e The Fall of Hyperion*. Come scrive Carlo Pagetti, nel ciclo di Hyperion limpianto risale al romance di avventure interplanetarie, costruito su caleidoscopici fondali galattici, da cui emerge un grave pericolo per lumanità, incarnato da figure favolose.

Per certi versi anche Children of the Night, un altro horror di Simmons, segue lo stesso schema, per quanto in unatmosfera gotica e non di science fiction. I bambini romeni dissanguati, infatti, fanno parte di una minacciosa trama, ordita da una figura favolosa molto particolare: Dracula.

 

Song of Kali, 1985 (Il canto di Kali, Mondadori, Milano 1996)

Carrion Comfort, 1989 (Danza Macabra, Interno Giallo, Milano 1992)

Hyperion*, 1989 (Hyperion, Interno Giallo, Milano 1991)

The Fall of Hyperion*, 1990 (La caduta di Hyperion, Interno Giallo, Milano 1992)

Children of the Night, 1992 (I figli della paura, Mondadori, Milano 1995)

 

 

Cordwainer Smith (1913-1966)

Lamericano Paul Myron Anthony Linebarger prende il nome di Cordwainer Smith negli anni Cinquanta, per firmare i suoi racconti di fantascienza. In precedenza era stato studioso di problemi asiatici e di guerra psicologica, docente universitario e agente segreto per gli Usa in Cina (era figlio di un celebre sinologo conservatore).

La sua invenzione di un intero universo, definito Instrumentality, lo fece apprezzare dalla critica degli anni Sessanta, che gli riconosceva una non comune arte del raccontare. In un concatenarsi di complesse storie, nel ciclo della Strumentalità (rimasto frammentario e incompleto) si narrano lotte tra pianeti, ribellioni contro dittature spaziali, viaggi avventurosi nel cosmo colonizzato dai terrestri, attraverso molti millenni.

Spesso tentato da un eccesso di lirismo, Smith inserì nella fantascienza la tradizione delle grandi ricerche spirituali, come in Quest of the Three Worlds, dove il protagonista Casher ONeill vaga fra tre mondi fantastici: il Pianeta delle Pietre Preziose, il Pianeta delle Tempeste e il Pianeta delle Sabbie Eterne

I racconti e romanzi di Smith sono stati più volte accorpati e unificati dopo la sua morte prematura.

 

You Will Never Be the Same, 1963 (Lastronave doro, Fanucci, Roma 1972)

Quest of the Three Worlds, 1966 (Sabbie, tempeste e pietre preziose, in Galassia n. 84, 1967)

Stardreamer, 1971 (Giù nei vecchi mondi, Fanucci, Roma 1975)

Nostrilia, 1975 (Nostrilia, Mondadori, Milano 1989)

The Instrumentality of Mankind, 1979 (Il ciclo della strumentalità, Fanucci, Roma 1989)

 

 

Norman Spinrad (1940- )

Nato a New York, Norman Richard Spinrad ha studiato al City College, e nel 1963 ha pubblicato il suo primo racconto di fantascienza (The Last of Romany) su Astounding nel 1963.

Il suo primo successo è dovuto a Bug Jack Barron, del 1969, che suscitò molte polemiche per il ritratto impietoso della corruzione in un mondo futuro dove non si esita a uccidere i bambini per garantire limmortalità ai potenti. Anche in altri testi Spinrad si è dimostrato sensibile alle tematiche politiche, alle trasformazioni sociali provocate dai mass media, ai problemi posti dallintelligenza artificiale.

Molto attivo nella saggistica, Spinrad è stato tra i primi ad occuparsi del nascente movimento cyberpunk, con un articolo del 1986 sulla rivista Isaac Asimovs Science Fiction Magazine dove proponeva il termine di neuromantici per descriverne gli autori e inserendoli a pieno titolo nella narrativa postmoderna.

Dopo vari pellegrinaggi, si è stabilito a Parigi. E stato presidente della Science Fiction Writers of America e della World SF International. Ha scritto anche varie puntate del telefilm Star Trek.

 

Bug Jack Barron, 1969 (Jack Barron e leternità, Fanucci, Roma 1994)

The Last Hurrah of the Golden Horde, 1970 (Il Continente perduto, Fanucci, Roma 1985)

The Iron Dream*, 1972 (Il signore della svastica, Longanesi, Milano 1976)

Deus X, 1992 (Deus X, Nord, Milano 1993)

Pictures at Eleven, 1994 (Ore 11: sequestro in diretta, Fanucci, Roma 1996)

 

 

Brian Stableford (1948- )

Biologo e sociologo inglese, Brian Michael Stableford è stato docente universitario sino al 1988, quando si è dedicato a tempo pieno alla narrativa. Per tutti gli anni Settanta, infatti, Stableford aveva firmato una intensa produzione di romanzi fantastici, quasi sempre articolati in serie: dai sei libri imperniati su Grainger, un naufrago spaziale, ai sei episodi del ciclo di Daedalus, unastronave in missione tra le colonie terrestri, fino alle trilogie di Dies irae, di Tartarus e di Asgard.

La svolta del suo impegno letterario coincide proprio con labbandono dellinsegnamento. Da quel momento le sue opere si concentrano sugli universi paralleli e le storie alternative: nascono così i romanzi ambientati sulla Terra comandata dai vampiri (in The Empire of Fear, e nel romanzo parzialmente collegato Young Blood), oppure nel XIX secolo popolato di licantropi (in The Werewolves of London e nel seguito The Angel of Pain). Contemporaneamente scrive avventure horror o incentrate sui misteri archeologici.

Stableford ha scritto anche numerosi saggi, tra i quali, nel 1985, Scientific Romance in Britain: 1890-1950, che ricostruisce loriginalità della fantascienza inglese rispetto ai modelli statunitensi.

 

The Halcyon Drift, 1972 (Dark nebula, Sugarco, Milano 1974)

The Empire of Fear, 1988 (Limpero della paura, Mondadori, Milano 1992)

The Werewolves of London, 1990 (Il risveglio dei creatori, Nord, Milano 1993)

The Angel of Pain, 1991

Young Blood, 1993

 

 

Olaf Stapledon (1886-1950)

Nato in Inghilterra, William Olaf Stapledon trascorre linfanzia in Egitto, poi diventa professore di filosofia alluniversità di Liverpool e compone diversi trattati filosofici. Come romanziere Stapledon è stato un prosecutore dellopera di H.G.Wells*, riallacciandosi alla tradizione utopistica europea. ed in tutta la sua narrativa egli creò sempre delle atmosfere gelide.

In Last and First Men un lontano discendente narra levoluzione e il profondo cambiamento di diciotto specie umane, attraverso una storia futura che occupa larco di due milioni di anni.

In Star Maker, probabilmente il suo miglior romanzo, questa visione cosmica si espande in maniera ancora maggiore: un uomo, dopo essersi liberato della sua fisicità, diventa osservatore delluniverso intero fino ad arrivare a Dio. Il viaggiatore continua a spostarsi in cerca di pianeti che siano in grado di sostenere una vita simile a quella umana e giunge allAltra Terra. Nel suo viaggio incontra altri viaggiatori mentali che esplorano mondi infiniti. Stapledon fornisce una nuova versione del viaggio spirituale, e la divinità che descrive perde le tipiche caratteristiche positive per diventare una sorta di motore immobile, artefice delle stelle e in qualche misura anche spietato.

 

Last and First Men, 1930 (Infinito, in Classici Urania n.238, 1997)

Odd John, 1935 (Q.I. 10.000, in Galassia n.2, 1957)

Star Maker, 1937 (Il costruttore di stelle, Longanesi, Milano 1975)

Sirius, 1944 (Sirius, Armenia, Milano 1979)

Worlds of Wonder, 1949

 

 

Bruce Sterling (1954- )

Nato a Brownsville, Texas, si è laureato in giornalismo. Il suo primo racconto di fantascienza è Man-Made Self, del 1976. In seguito diventa uno dei massimi propugnatori del cyberpunk, in particolare curando nel 1986 la celebre antologia Mirrorshades*.

Tra i suoi romanzi, Schismatrix, in cui viene seguita la storia di una società ormai post-umana divisa tra Meccanisti e Shaper, due fazioni in conflitto tra loro, e Islands in the Net*, un thriller ambientato tra le lotte per il potere delle grandi reti mediali, che ha vinto il premio Campbell. Nel 1990 ha scritto insieme a William Gibson* The Difference Engine*, una storia steampunk di universi paralleli.

Sterling, che è stato collaboratore di Wired e di F&SF, ha detto: Non ho mai pensato che per la fantascienza fosse necessaria una trama. Ritengo che il modo di comporre un romanzo di fantascienza sia qualcosa di molto vago e fumoso, e le trame servono soltanto come pretesto.

Autore anche di testi saggistici, scrivendo molti interventi con lo pseudonimo di Vincent Omniaveritas, ha pubblicato The Hacker Crackdown del 1992 (Giro di vite contro gli hacker, ShaKe, Milano 1997) e di recente si è occupato delle forme di comunicazione umana che si sono estinte.

 

The Artificial Kid, 1980 (Artificial Kid, Fanucci, Roma 1996)

Schismatrix, 1985 (La matrice spezzata, Nord, Milano 1995)

Islands in the Net*, 1988 (Isole nella rete, Fanucci, Roma 1994)

The Difference Engine*, 1990 [con William Gibson] (La macchina della realtà, Mondadori, Milano 1992)

Holy Fire*, 1996 (Fuoco sacro, Fanucci, Roma 1996)

 

 

Arkadi e Boris Strugatski (1925-1991; 1931-1992)

Nati in Russia, i fratelli Natanovich Strugatski cominciano a scrivere insieme negli anni Cinquanta. Arkadi, il fratello maggiore studioso di lingue straniere, è stato lo scrittore a tempo pieno, mentre Boris lavorava come matematico in un istituto scientifico.

La loro fantascienza passa attraverso diverse fasi. Inizialmente è una descrizione ottimista delle meraviglie future, poi lentamente la speranza utopistica diminuisce, arrivando fino a oscure metafore della burocrazia con Piknik na Obochine, diventato poi celebre film grazie al regista Andrei Tarkovski.

Nella loro carriera, scrive Darko Suvin, i fratelli si spostarono da una visione relativamente solare in cui lutopia poteva essere raggiunta in un vicino futuro, alla sensazione che le tensioni tra etiche utopiche e limperscrutabile pesantezza dello status quo erano di fatto irrisolvibili.

I fratelli Strugatski cercavano sempre di affrontare problemi sociali nei loro libri, usando affabulazioni alla Voltaire, e rendevano compatibile la propria fantascienza con le esigenze del realismo sovietico sostenendo che ogni scrittore, e quindi anche lo scrittore di fantascienza, descrive il mondo che conosce ed è quindi un realista.

 

Trudno byt bogom, 1964 (E difficile essere un dio, in Urania n. 1109, 1989)

Vtoroje priscestwije Marsian, 1970 (La seconda invasione dei Marziani, DallOglio, Milano 1974)

Piknik na Obochine, 1972 (Stalker, in Urania n. 1066, 1988)

Zhuk v muraveinike, 1980 (Lo scarabeo nel formicaio, Editori Riuniti, Roma 1988)

Volney gasiat veter, 1986 (Passi nel tempo, in Urania n. 1082, 1988)

 

 

Theodore Sturgeon (1918-1985)

Nato a New York, Edward Hamilton Waldo si è fatto chiamare Theodore Sturgeon, adottando il nome del suo patrigno. E stato uno dei più dotati scrittori della Golden Age, mettendo in luce la propria originalità già dalle prime opere, negli anni Quaranta, nonostante fossero ancora delle storie convenzionali.

The Dreaming Jewels* è il primo romanzo lungo di Sturgeon, pubblicato su Fantastic Adventures nel 1950. Da quel momento in tutti i suoi romanzi e racconti ha sempre cercato una via personale alla fantascienza, una via in cui lelemento umano - di solito mutante - è sempre evidenziato. In particolare ha tentato di analizzare la tragedia del superuomo, soprattutto in quello che è ritenuto il suo romanzo migliore, More Than Human* (vincitore dellInternational Fantasy Award del 1954).

Sturgeon, inoltre, è tra gli scrittori di fantascienza che più hanno tentato con le proprie opere di infrangere i tabù del sesso, compreso quello dellomosessualità. Un esempio è Venus Plus X, ambientato su un pianeta dove gli abitanti sono tutti maschi.

Le sue storie brevi sono riunite nella raccolta The Worlds of Theodore Sturgeon.

 

The Dreaming Jewels*, 1950 (Cristalli sognanti, Libra, Bologna 1973)

More Than Human*, 1953 (Nascita del superuomo, Nord, Milano 1974).

Venus Plus X, 1961 (Venere più X, La Tribuna, Piacenza 1965)

The Worlds of Theodore Sturgeon, 1972 (Un fruscio dombre, La Tribuna, Piacenza 1977)

The Cosmic Rape, 1977 (I figli di Medusa, Mondadori, Milano 1990)

 

 

Michael Swanwick (1950- )

Nato nello stato di New York, Swanwick pur essendo considerato uno scrittore cyberpunk non si è mai definito tale, e ha preferito spesso dedicasi allintreccio tra fantasy e science fiction.

Il suo primo romanzo, In the Drift, ha unambientazione postnucleare in un mondo alternativo. Si tratta di uninsieme di storie legate dal background della Pennsylvania distrutta dalla catastrofe ecologica, in seguito allesplosione di Three Mile Island. Più vicino alla letteratura cibernetica è Vacuum Flowers*, unavventura mozzafiato dalle sfumature mistiche, imperniata sulle manipolazione delle identità individuali grazie ai microchip.

Che Swanwick non sia completamente allineato allestetica cyber è confermato dal romanzo Stations of the Tide, premio Nebula 1991, quasi una space opera classica anche se a base di realtà virtuali e con qualche elemento fantasy. Il romanzo breve Griffins Egg, invece, si svolge sulla Luna e può essere annoverato nel filone della fantascienza hard.

Con William Gibson* ha scritto il racconto Dogfight, inserito nella raccolta Burning Chrome*.

 

In the Drift, 1985 (Il tempo dei mutanti, Fanucci, Roma 1994)

Vacuum Flowers*, 1987 (Lintrigo Wetware, Nord, Milano 1988)

Griffins Egg, 1990 (Luovo di grifone, in Aa.Vv., Cyberpunk, Nord, Milano 1994)

Stations of the Tide, 1990 (Stazione delle maree, in Isaac Asimov Science Fiction Magazine n.1, 1994)

Gravitys Angels, 1991

 

 

Wilson Tucker (1914- )

Nato a Deer Creek, Illinois, Arthur Wilson Tucker pubblica il suo primo racconto di fantascienza nel 1941. Dieci anni dopo esordisce con un romanzo sul mondo post-atomico, un tema che gli è caro. Tucker si è dedicato anche a storie di viaggi nel tempo e contraddizioni temporali, ad esempio in The Lincoln Hunters. Gli spostamenti verso il futuro, invece, servono a Tucker per proporre la sua visione politica dei mali che affliggono la società americana, e che possono facilmente degenerare nella catastrofe: guerre devastanti, autoritarismo, decadenza sociale.

Al centro di The Year of the Quiet Sun, vincitore del premio John W.Campbell e finalista al premio Hugo nel 1970, infatti, ci sono gli esperimenti segreti con il Veicolo per la dislocazione nel tempo il cui scopo è di raccogliere informazioni e notizie sugli eventi futuri degli Stati Uniti. Incaricato di andare in missione verso il futuro è uno studioso della Sacra Bibbia. Prima viaggia nel futuro prossimo, per riuscire a sapere in anticipo chi sarà il nuovo presidente, poi viene inviato molto più avanti nel tempo. Ne deriva un ritratto dell'America futura caratterizzato dalla violenza, dai conflitti razziali e dal rischio di crisi finale per gli stessi Stati Uniti. Insomma, si sta per verificare una antica profezia ebraica, che difficilmente potrà essere bloccata.

 

The Time Masters, 1953 (Signori del tempo, Mondadori, Milano 1987)

Wild Talent, 1954 (Tele-Homo Sapiens, in Urania n.66, 1954)

The Man From Tomorrow, 1955 (Luomo che veniva dal futuro, in Urania n. 743, 1978)

The Lincoln Hunters, 1958 (Alla ricerca di Lincoln, Nord, Milano 1983)

The Year of the Quiet Sun, 1970 (Lanno del sole quieto, Nord, Milano 1989)

 

 

Harry Turtledove (1949- )

Nato in California, Harry Norman Turtledove si è laureato in Storia Bizantina ed ha insegnato per un periodo alla California State University. Portando nella fiction le sue conoscenze storiche, Turtledove è diventato uno dei nomi di punta della nuova letteratura fantascientifica e fantastica.

Come scrittore è arrivato al successo con il ciclo fantasy di Videssos composto da quattro romanzi e con la trilogia di Krispos. Nel primo ciclo il tribuno romano Marcus Aemilius Scaurus viene proiettato, a causa di un incantesimo, nel tormentato impero di Videssos insieme alla sua legione. Lo stesso mondo incantato è descritto dal secondo ciclo, dove Krispos, un contadino caduto in rovina, si spinge nella capitale alla ricerca di fortuna.

Per quanto riguarda la fantascienza Turtledove ha sviluppato essenzialmente i temi dellucronia. Tra i suoi vari romanzi che si occupano di mondi paralleli, senza dubbio i più famosi sono quelli del ciclo di Worldwar, scritti a partire dal 1994. Si tratta di una interessante storia alternativa della Seconda guerra mondiale. In questo ciclo, le potenze in conflitto sono state costrette ad allearsi per combattere un invasore venuto dallo spazio e dotato di una tecnologia molto superiore a quella terrestre.

 

The Misplaced Legion, 1987 (La legione perduta, Nord, Milano 1989

An Emperor for the Legion, 1987 (Un imperatore per la legione, Nord, Milano 1989)

Krispos Rising, 1990 (Lascesa di Krispos, Nord, Milano 1990)

Krispos of Videssos, 1991 (Krispos di Videssos, Nord, Milano 1991)

Worldwar: In the Balance; Tilting the Balance; Upsetting the Balance; Striking the Balance, 1997 (Worldwar: la seconda guerra mondiale che non si è mai combattuta, Nord, Milano 1997)

 

 

Jack Vance (1916- )

Dopo gli studi alluniversità della California e la partecipazione alla seconda guerra mondiale in marina, dopo la metà degli anni Quaranta Vance ha scritto molti romanzi e racconti per le riviste pulp, spesso con il nome John Holbrook (il suo nome completo è John Holbrook Vance).

Nonostante abbia prodotto svariate storie gialle e thrilling, un notevole numero dei suoi romanzi possono essere ricondotti allo scientific romance. Una caratteristica riscontrabile in tutta la sua opera fantastica è la descrizione curata dei paesaggi, tanto che i critici lo hanno definito il paesaggista della fantascienza. Ritraendo le civiltà aliene, Vance inventa gli usi e i costumi a cui i suoi personaggi dovranno adattarsi. E così la sua fantascienza assume come base lantropologia: è il caso di Blue Planet, che si svolge in un mondo marino.

Nei suoi migliori romanzi Vance sa fondere lavventura con lironia e la satira, come dimostrano Big Planet e il ciclo del pianeta Tschai. Ma Vance ha anche prodotto romanzi di fantasy, come The Dying Earth, ambientato in un mondo magico e allo stesso tempo decadente.

 

The Dying Earth, 1950 (Crepuscolo di un mondo, Fanucci, Roma 1974)

Big Planet, 1952 (Lodissea di Glystra, Mondadori, Milano 1975)

The Languages of Pao*, 1957 (I linguaggi di Pao, Nord, Milano 1980)

Blue Planet, 1966 (Pianeta dacqua, Fanucci, Roma 1976)

The Anome, 1971(Durdane. Trilogia degli Asutra, Nord, Milano 1992)

 

 

A. E. van Vogt (1912- )

Nato in Canada, Alfred Elton van Vogt inizia a scrivere su Astounding. Il suo primo romanzo è Slan*, in cui dei mutanti con tanto di antenne sono perseguitati come se fossero animali. Il romanzo, che resta tra le sue opere più significative e personali, ebbe un grande successo e van Vogt divenne molto popolare.

Negli anni Quaranta si caratterizza come un abile autore di fantascienza avventurosa e dazione. Dopo aver composto un serial sui fabbricanti di armi - che sbalza il lettore in una dimensione cosmica - scrive The World of Null-A dove il tema della ricerca della verità si identifica nella ricerca della propria identità. Il romanzo ebbe un seguito, con due romanzi ritenuti però inferiori al primo volume. Da segnalare è anche The Voyage of the Space Beagle, soprattutto per i ritratti degli alieni che la Space Beagle incontra durante il suo viaggio.

I protagonisti dei romanzi di van Vogt, come Jommy Cross lo slan o Gilbert Gosseyen di non-A, sono spesso degli isolati, dei reietti dalla società che cercano di capire il motivo della loro diversità e di dominare i poteri psi di cui spesso sono dotati.

 

Slan*, 1940 (Slan, Nord, Milano 1973)

The World of Null-A, 1945 ( Non-A, Nord, Milano 1973)

The Voyage of the Space Beagle, 1951 (Crociera nellinfinito, Fanucci, Roma 1973)

Future Glitter, 1973 (Dittatura 2200, Fanucci, Roma 1975)

The War Against the Rull, 1959 (La guerra contro i Rull, Nord, Milano 1977)

 

 

John Varley (1947- )

Nato ad Austin, Texas, John Herbert Varley dopo aver frequentato luniversità del Michigan pubblica la sua prima novella nel 1974, su Fantasy & Science Fiction, diventando rapidamente famoso nel settore. Specializzato nella fantascienza d'avventura, Varley si trova a suo agio nella narrazione breve, e suoi racconti hanno vinto il premio Hugo e Nebula.

Come romanziere ha lavorato soprattutto su due cicli: la trilogia di Gea e il ciclo degli Otto Mondi. Il primo ciclo racconta le avventure del comandante spaziale Cirocco Jones: nel ventunesimo secolo l'astronave Ringmaster viene inghiottita da unenorme entità, Gea, una stazione spaziale vivente in orbita intorno a Saturno. La serie degli Otto Mondi descrive invece la colonizzazione del sistema solare da parte di alcuni superstiti della razza umana.

Il suo romanzo The Ophiuchi Hotline, imperniato sulla clonazione, ha anticipato alcuni temi del cyberpunk, ma nel corso della carriera Varley ha toccato quasi tutti i grandi temi della fantascienza: dalla space opera alla storia del futuro, dai paradossi temporali alla realtà virtuale.

Varley è anche sceneggiatore cinematografico.

 

The Ophiuchi Hotline, 1977 (Linea calda Ophiucus, Fanucci, Roma 1994)

Titan, 1979 (Titano, Mondadori, Milano 1987)

Wizard, 1980 (Nel segno di Titano, Mondadori, Milano 1991)

Millennium, 1983 (Millennium, Nord, Milano 1994)

Steel Beach, 1993 (La spiaggia dacciaio, Nord, Milano 1994)

 

 

Jules Verne (1828-1905)

Nato a Nantes, si laurea in legge e inizia a pubblicare racconti. Il suo primo romanzo, Cinq semaine en ballon, appare nel 1863, presto seguito da Voyage au centre de la Terre, una discesa nelle viscere della Terra che divenne un modello poi ripreso da altri, tra cui Edgar Rice Burroughs* con il ciclo di Pellucidar. Nel 1865 esce De la Terre à la Lune, che ha come vero protagonista il cannone gigantesco che deve sparare un proiettile contro la luna. Nel 1870 è invece la volta di Vingt mille lieues sous les mers, un meraviglioso viaggio sottomarino che molti critici considerano il suo romanzo migliore.

Les Voyages Extraordinaires - il titolo collettivo dato ai 65 volumi dei suoi romanzi - hanno fatto di Verne uno dei padri della fantascienza. Narrando i viaggi per cielo, terra, mare o sotto la crosta terrestre, celebrava il progresso delluomo, ma con il passare del tempo il suo tono mutò e le atmosfere divennero più cupe, rivelando anche la personalità tormentata dellautore.

Nel 1994 è stato scoperto il suo secondo romanzo, restato inedito, Paris au XX siecle, una pessimistica previsione del futuro tecnologico.

 

Cinq semaine en ballon, 1863 (Cinque settimane in pallone, Mursia, Milano 1989)

Paris au XX siecle, 1863 (Parigi nel XX secolo, Newton Compton, Roma 1995)

Voyage au centre de la Terre*, 1864 (Viaggio al centro della Terra, Einaudi, Torino 1989)

De la Terre à la Lune*, 1865 (Dalla Terra alla Luna, Mursia, Milano 1983)

Vingt mille lieues sous les mers*, 1870 (Ventimila leghe sotto i mari, Newton Compton, Roma 1995)

 

 

Kurt Vonnegut (1922- )

Nato a Indianapolis, Kurt Vonnegut Jr dopo aver studiato chimica è richiamato alle armi. In guerra viene fatto prigioniero dai tedeschi a Dresda che vede distrutta dai bombardamenti alleati: unesperienza allucinante che racconterà in Slaughterhouse-Five. Dopo la guerra, Vonnegut ha lavorato per tre anni alla General Electric Company: più tardi anche quellesperienza per lui detestabile tornerà in Player Piano*, una satira amara dellAmerica ipertecnologica.

Tra i suoi molti romanzi vanno ricordati il filosofico The Sirens of Titan e Cats Cradle, una storia costituita da un disorganico insieme di appunti, citazioni, frasi, con personaggi che si accavallano sulle pagine, mentre lunica presenza costante è quella del narratore.

Le opere di Kurt Vonnegut non sono di facile collocazione anche perché lui stesso ha rifiutato di definirsi come uno scrittore di fantascienza. Si tratta infatti di romanzi alquanto complessi che prepararono londata culturale che portò al romanzo post-moderno. Vonnegut ha sempre utilizzato limmaginario scientifico convinto che la fantascienza sia un punto di vista privilegiato per analizzare il caos nellAmerica del dopoguerra.

 

Player Piano, 1952 (Distruggete le macchine, Nord, Milano 1979)

The Sirens of Titan, 1959 (Le sirene di Titano, Nord, Milano 1981)

Cats Cradle, 1963 (Ghiaccio nove, Rizzoli, Milano 1966)

Slaughterhouse-Five, 1969 (Mattatoio n. 5, Mondadori, Milano 1992)

Breakfast of Champions, 1973 (La colazione dei campioni, Rizzoli, Milano 1974)

 

 

Ian Watson (1943- )

Nato a North Shields, si è laureato a Oxford in letteratura inglese. Nel 1973 ha pubblicato il suo primo romanzo, The Embedding, un sofisticato esame del rapporto tra linguaggio e realtà. Il virtuosismo stilistico e la propensione metafisico-mistica sono state costanti anche delle sue opere successive, dedicate spesso ad alieni o ad innovazioni scientifiche come occasione per riflessioni filosofiche. La sua particolare visione della fantascienza è spiegata nei vari saggi da lui firmati e apparsi su Science-Fiction Studies e Foundation (della quale Watson è stato direttore dal 1976 al 1991).

Negli anni Ottanta si è dedicato a un lungo ciclo ambientato in uno strano mondo diviso da un fiume, dove si combattono conflitti ancestrali, e incentrato su una protagonista femminile, Yaleen.

Molto apprezzato in Francia, gli è stato assegnato nel 1975 il Prix Apollo. Abile nelle storie brevi, nel 1979 ha riunito i suoi racconti in The Very Slow Time Machine. E stato anche editor di antologie: con Pamela Sargent ha curato, ad esempio, After Live, 1986 (Dopo la vita, in Urania n.1124, 1990).

 

The Embedding, 1973 (Il grande anello, Moizzi, Milano 1979)

The Very Slow Time Machine, 1979 (Cronomacchina molto lenta, in Urania n.838, 1980)

The Book of the River, 1984 (Il libro del fiume, in Urania n.1036, 1986)

The Book of the Stars, 1984 (Il libro delle stelle, in Urania n. 1067, 1988)

The Book of Being, 1985 (Il libro delle creature, in Urania n. 1083, 1988)

 

 

H. G. Wells (1866-1946)

Nato a Bromley, nel Kent, Herbert George Wells inizia la sua carriera collaborando ad alcuni giornali con articoli di scienza, fino a che il direttore di una rivista gli chiede di sfruttare le sue conoscenze scientifiche per scrivere delle storie. Tra i suoi primi racconti The Stolen Bacillus (Il bacillo rubato, 1894) dove un anarchico fugge con una provetta che avrebbe dovuto contenere i germi del colera, e The Flowering of the Strange Orchid (Fioritura di una strana orchidea) imperniato su un brandello di tessuto vegetale che si trasforma in una pianta succhiasangue.

Wells si mette definitivamente in luce nel 1895, quando pubblica in cinque puntate su The New Review il romanzo The Time Machine*. Inizia così il suo periodo di maggior successo, con romanzi ricchi di immaginazione ed inventiva come The Invisible Man* e The Island of Dr. Moreau*, dove lautore insegna che le scoperte scientifiche possono rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio.

Impegnato socialista, Wells ha scritto anche molti libri di memorie e di riflessione politica, oltre ad aver incontrato e intervistato Lenin e Stalin.

 

The Time Machine*, 1895 (La macchina del tempo, Mursia 1980)

The Invisible Man*, 1895 (L'uomo invisibile, Mursia, Milano 1966)

The Island of Dr. Moreau*, 1896 (L'isola delle bestie, Mursia, Milano 1965)

The First Men in the Moon*, 1901 (I primi uomini sulla luna, Mursia 1968)

The War of the Worlds*, 1897 (La guerra dei mondi, Mursia, Milano 1966)

 

 

Jack Williamson (1908- )

Nato in Arizona, John Stewart Williamson è stato un autore molto prolifico, fortemente influenzato - soprattutto allinizio - dalla prosa romantica e visionaria di Abraham Merritt*. I suoi romanzi e le storie brevi contribuirono a caratterizzare la fantascienza degli anni Trenta. Nel corso di unattività durata circa ottantanni, il tentativo di Williamson è sempre stato di offrire alla fantascienza una dignità letteraria.

Il suo primo grande successo è stato The Legion of Space, una tipica space opera, seguito da The Legion of Time. Tra le opere più interessanti di Williamson è Darker Than You Think, un romanzo fantastico pubblicato sulla rivista Unknown: al centro della storia è la scoperta che lumanità nasconde un mistero insospettato.

Negli anni Quaranta, poi, scrive le storie dellantimateria che saranno riunite con il titolo Seetee Ship e Seetee Shock. Unaltra serie importante è quella iniziata dal romanzo The Humanoids*: robot perfetti, sono stati creati per proteggere gli uomini dal male, ma presto ci si renderà conto che ad essere in pericolo è la libertà.

Williamson è stato anche docente alluniversità di Portales fino al 1977.

 

The Legion of Space*, 1934; The Cometeers*, 1936; One Against the Legion*, 1939 (La legione dello spazio, Mondadori, Milano 1986; Quelli della cometa, Mondadori, Milano 1986; L'enigma del Basilisco, Mondadori, Milano 1986)

The Legion of Time, 1938 (La legione del tempo, Libra, Bologna 1968)

Darker Than You Think, 1940 (Il figlio della notte, Mondadori, Milano 1976)

The Humanoids*, 1949 (Gli umanoidi, Perseo, Bologna 1996)

Seetee Ship*, 1951; Seetee Shock*, 1951 (Il millennio dell'antimateria, Nord, Milano 1991)

 

 

Jack Womack (1956- )

Nato a Lexington, Kentucky, Womack sceglie fin da ragazzo di vivere a New York attratto dal fascino della metropoli. E proprio una New York rielaborata e deformata dagli orrori del futuro è al centro delle sue storie. Può trattarsi della New York del XXI secolo di Ambient, dominata dalla grande corporazione Dryco, così come della New York in crisi mistica di Heathern, oppure della New York anni Trenta di un mondo alternativo in Terraplane (in parte ambientato in una Russia da incubo), o ancora la New York attraversata da rivolte e repressioni poliziesche di Random Acts of Senseless Violence. Questultimo romanzo, in particolare, si rivela denso di suggestioni grazie al punto di vista della dodicenne Lola, immersa in un contesto sempre più degradato, violento, inumano, e descritto in prima persona attraverso il caratteristico linguaggio mutante della protagonista. In Elvissey, invece, il tema dei viaggi nel tempo è applicato a una satira del mito rock per eccellenza, Elvis Presley.

I romanzi di Womack, difficilmente traducibili per i continui giochi linguistici, i neologismi e le deformazioni della sintassi, sono ritenuti uno dei migliori esempi di fantascienza post-cyberpunk.

 

Ambient, 1988 (Futuro zero, Einaudi, Torino 1998)

Terraplane, 1988

Heathern, 1990

Elvissey, 1992

Random Acts of Senseless Violence,1993 (Atti casuali di violenza insensata, Feltrinelli, Milano 1997)

 

 

John Wyndham (1903-1969)

Nato in Inghilterra, nel Wirwickshire, John Wyndham Parkes Lucas Beynon Harris inizia la sua carriera vendendo racconti alle riviste americane con il nome di John Beynon Harris e con vari altri pseudonimi. Nel 1935 pubblica il romanzo The Secret People, ambientato in un mondo sotterraneo. Dopo la guerra, a cui partecipa prendendo parte allo sbarco in Normandia, scrive il suo capolavoro: The Day of the Triffids*, pubblicato a puntate dalla rivista Colliers ed apparso in volume nel 1951.

Il romanzo seguente, The Kraken Wakes (uscito in America con il titolo Out of the Deeps), ebbe anchesso un grande successo e fu adattato per la radio. Entrambi i libri alludono al crollo di quello che era stato limpero britannico e al movimento per la tutela dellambiente che in quegli anni andava profilandosi in Inghilterra.

La popolarità di Wyndham si fece sempre maggiore. Dopo aver scritto molti racconti, nel 1957 pubblica The Midwich Cockoos da cui venne poi tratto il film Village of the Damned (Il villaggio dei dannati, 1960), mentre molti critici sostengono che il suo miglior romanzo sia The Chrysalids (noto anche come Re-Birth), ambientato nel New England dopo una guerra nucleare.

 

The Secret People, 1935 (Il popolo segreto, Nord, Milano 1976)

The Day of the Triffids*, 1951 (Lorrenda invasione, Mondadori, Milano 1972)

The Kraken Wakes, 1953 (Il risveglio dellabisso, Mondadori, Milano 1972)

The Chrysalids, 1955 (I trasfigurati, Libra, Bologna 1972)

The Midwich Cuckoos, 1957 (I figli dellinvasione, Mondadori, Milano 1977)

 

 

Roger Zelazny (1937-1995)

Nato nellOhio, è di origini polacche. La sua carriera inizia nel 1962 e da quel momento ha inanellato molti successi che lo hanno portato a vincere diversi premi Hugo. Con il romanzo Lord of Light, imperniato su esseri umani che ottengono limmortalità grazie alle alte tecnologie, ha vinto il premio Nebula.

Zelazny è stato uno dei rappresentanti della new wave americana. Mentre altri autori - per esempio Harlan Ellison - si avventuravano in esperimenti linguistici, Zelazny cercò di concentrare il suo aspetto innovativo sui contenuti. In primo luogo si trova nei suoi romanzi un interesse verso le scienze umane, come la psicologia. Limpianto tecnologico, che aveva giocato un ruolo importante nella science fiction precedente, diventa in Zelazny uno spunto entro il quale ambientare favole metafisiche che vedono come protagonisti creature sovrannaturali, streghe, vampiri, dèi ripresi dalle antiche mitologie. Insomma, uno scrittore di science-fantasy interessato a descrivere dei mondi al confine tra la realtà e il simbolico.

Negli anni Settanta Zelazny si è spostato definitivamente verso il genere fantasy, componendo il ciclo di Ambra, un grosso successo commerciale.

 

The Dream Master, 1965 (Il signore dei sogni, Sellerio, Palermo 1996)

This Immortal, 1965 (Io, Nomikos, limmortale, Nord, Milano 1981)

Lord of Light, 1967 (Signore della luce, Nord, Milano 1975)

Isle of Dead (Metamorfosi cosmica, Nord, Milano 1974)

My Name is Legion, 1976 (Il mio nome è legione, in Urania n. 1242, 1994)

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