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Che sapore ha, Dio?

Ovviamente, se non tutti, moltissimi popoli dell'Agorà hanno una o più religioni sul proprio pianeta d'origine, ma finché non diventano agnostici non scoprono il volo spaziale e di fatto non entrano nell'Agorà.E questo dev'essere uno dei motivi per cui non ci sono molti missionari, fra le stelle.

...E' sorprendente quanti punti di contatto vi siano nella struttura delle religioni delle specie senzienti.In realtà non tanto nella struttura della religione propriamente detta, quanto nella struttura della storia delle religioni. Sono molte infatti le specie che passano attraverso questo schema base: l'apparire della civiltà (sotto forma di scrittura o linguaggio codificato fra gli individui, o la creazione di strumenti, tecnologie, o la capacità di influenzare la natura planetaria anche senza strumenti, ma con una teoria scientifica vera e propria eccetera) coincide spesso con le prime forme di cultura religiosa.Tutte o quasi hanno almeno in parte a che vedere con la morte, con la paura della morte, con il desiderio di sconfiggere la morte.

All'inizio, le religioni sono tendenzialmente politeiste: gli dei sono tanti.Spesso sono dei che hanno forma di animali del pianeta abitato, o hanno a che vedere anche con il culto dei morti.

Successivamente, si sviluppa dapprima una qualche forma di monoteismo (spesso collegata al primario che illumina il pianeta, o ad un satellite, o alla forma di energia principale a portata degli organi sensoriali, come il centro del pianeta, o la quasar più vicina) che si evolve in una forma di teismo spirituale, in cui il dio adorato è senza forma specifica, ma percepito come puro spirito creatore dell'universo tutto, di cui ormai si ha percezione precisa, in termini di spazio , stelle, continuum eccetera.

E l'ultimo passo, per ora almeno, che coincide con i voli spaziali, è il raggiungimento dell'agnosticismo diciamo scientifico. L'ateismo appare prestissimo, insieme all'idea stessa di dio, ma nessuno scienziato serio fra gli Alieni (come fra gli umani) lo prende in considerazione seria, come variabile o opzione in una discussione.

Se una specie non diventa agnostica, in modo strutturale, per così dire, non approda nell'Agorà.

Dove poi comincia a discutere di dio con le altre specie. E qui è accaduta a cosa più sorprendente di tutte: non ci sono state finora guerre religiose nell'Agorà...

(Tratto da: "L'Umanità, Fuori e Dentro il Sistema Solare)

"...e così accade che molte religioni aliene, non tutte e nemmeno la maggioranza, ma per un numero molto alto in assoluto (mancano i dati in percentuale), transitino attraverso una fase "gastronomica", per così dire: i dettami religiosi riguardano in modo quasi ossessivo l'alimentazione; cibi permessi e cibi proibiti, metodi di macellazione o di coltivazione, e così via.Fino ad arrivare alla norma principale, e cioé il dovere del fedele di nutrirsi del corpo di Dio.Sono molte le religioni nelle quali il dio deve essere mangiato."

(Tratto da: "Religione, eros e cibo presso le culture aliene" di R.Turturro)

In Sala Blu era in corso una di quelle discussioni che tanto appassionano gli spaziali di tutte le specie.Una discussione teologica! Tema spesso pericoloso da trattare, ma tendenzialmente innocuo a bordo di una AES. Certo, a meno che a bordo non ci fosse un Neo-umanista. E con noi purtroppo ne avevamo tanti...

Al centro della sala c'era un nutrito gruppo di persone, che circondava un gruppetto più piccolo formato da tre o quattro alieni ed un paio di umani, da una parte, e Tawneespiaezz-uh dall'altra. Quest'ultimo non ostante il suo nome così "alieno" era un umano, e per di più un Neo-umanista. Stavano discutendo di religione, come ho detto.

Tawneespiaezz-uh stava pontificando, un po' esagitato, rivolto ad un certo Phubeeah.

"...ma non capisco come possiate mettere in discussione l'esistenza di un creatore unico di tutto! L'universo non può non avere un creatore e un creatore, ripeto, unico!"

Phubeeuh, che era un Kuhnneebuhllee, una specie di quadrupedi eretti di Sseeuae, pianeta dalle parti di Vega, era un tipo molto cortese, calmo e super diplomatico, di carattere e di lavoro, dato che era il capo delegazione di un gruppo che doveva instaurare una serie di complicatissime e riservatissime relazioni con la Terra. Nelle sigle di bordo era un VVVip (Very, Very Very Important Person). E rispondeva sempre con estrema calma.

"Perché sostieni questo?"

"Perché l'universo esiste! E qualcuno lo deve aver creato per forza!"

"Stai facendo riferimento al principio di causa ed effetto?"

"Ma sì, certo."

"Ma scusa, mi risulta che anche la tua specie abbia scoperto, secoli fa ed in modo autonomo, il Principio di Indeterminatezza, oltre alla non verificabilità scientifica finale dei dati osservati .Non ti sembra che questo metta in discussione il tuo assioma?"

"No.Prima di tutto perché quei principi sono opinabili. Poi perché comunque, se cozzano contro la mia fede, devono essere sbagliati."

Mentre loro continuavano, un denebiano molto cortese dal nome impronunziabile, da poco a bordo, mi chiese cosa volesse dire "fede". E io cercai di spiegarglielo.

"In genere la parola sta ad indicare una profonda, radicata convinzione nell'esistenza di un creatore supremo di tutto."

"Capisco. Interessante. E, basandosi su quali considerazioni logiche? Principio di causa ed effetto a parte."

"Beh, ecco propriamente e veramente logiche, a parte quello, nessuna. E' più un fatto emotivo che razionale."

Mi guardò silenzioso ( e credo, pensieroso, ma è difficile capire le espressioni di un Alieno finché non conosci bene la sua specie!)

"Ah, sì, ora capisco. Anche la mia specie ha attraversato questa fase, ma...molto, molto tempo fa. Voi siete ancora a questo stadio?"

"N-n-no, cioé, sì insomma, alcuni di noi sì, altri no..."

Mi guardò di nuovo con quell'espressione strana che ormai avevo deciso che era imbarazzante. No, non imbarazzata. Imbarazzante.

"Ma è ovvio!" riprese ad alta voce Tawneespiaezz-uh."Dio ha creato tutte le specie senzienti dell'Agorà, dato che ha creato la galassia in cui siamo, le altre, ed i pianeti e le stelle e...tutto."

"Quindi noi siamo tutti "figli dello stesso padre" per così dire."

"Ma certo."

"E allora, scusa, perché non si è rivelato a tutti nello stesso modo?"

"E' probabilmente uno dei Suoi misteri imperscrutabili. Chi siamo, noi creature, per poter pensare di penetrare nella mente del creatore e nelle sue motivazioni? Noi siamo finiti e lui infinito."

"Se lui esiste, in effetti, tendenzialmente dev'essere come lo definisci tu: infinito ed onnipotente, appunto. E se è vero che ha creato tutti, allora deve essere non solo di puro spirito, per così dire, ma soprattutto non deve avere nella sua Essenza, niente in comune con i fenotipi di nessun senziente.O tutto..."

"Fenotipi?"

"I corpi.Voglio dire se è il padre di tutti, il fenotipo, il "corpo", anche simbolico, di Dio non deve avere niente in comune con nessun corpo di nessun senziente. Oppure li deve assommare tutti."

"Se è puro spirito, è ovvio."

"Ma allora come la mettiamo con quella frase così comune a quasi tutte le religioni: il creatore ci ha creati a sua immagine e somiglianza?"

E giù a disquisire...

Phubeeuh era un personaggio non solo molto importante, ma anche molto gradevole.Era un viaggiatore nato ed aveva girato tutta l'Agorà. No, tutta no, ovviamente, ma tanta sì. Aveva fatto del viaggiare una filosofia, un hobby, un'arte. E in funzione delle conoscenze acquisite, era stato nominato plenipotenziario della delegazione del suo pianeta.

E ovviamente era anche un esperto di cucine aliene! Appena avevo un momento libero lo andavo ad importunare con una scusa all'inizio, poi con l'esplicito obiettivo di parlare di cucina.

"Eh, sì, in effetti ho mangiato su molti mondi diversi.Ed ho sempre cercato, quando era possibile, di uniformarmi alla cucina locale, cosa evidentemente molto difficile.Ma non impossibile."

"E qual'è il pranzo più eccezionale che le è capitato?" chiesi una volta.

"Vediamo...beh, ce ne sono stati diversi...credo che quello più significativo sia stato alcuni giorni fa, a cena con Chaka ed i suoi ospiti di quella sera."

L'avevamo cucinato io ed il cuoco Alieno-ox! Era il pranzo di benvenuto a lui e tutti i Vip di bordo avevano chiesto di partecipare.

"Perché?"

"Perché eravamo in quindici a tavola, se ben ricordo. Di quindici razze diverse. Ed ho notato che il pranzo era formato da non meno di otto portante per ogni commensale, contorni compresi, ma tutte diverse fra di loro, il che fa un totale di non meno di 120 diversi piatti. Un notevole sforzo, complimenti a tutti e due.E poi...mi scusi ma il brindisi finale, con quel cocktail di erbe euforizzanti, chi lo ha pensato?"

"Beh, io..."

"Ed era potabile e gradevole per tutti. E' stata una scelta molto raffinata e cortese direi. Dove lo ha trovato, e perché lo ha proposto?"

"Ecco, ci ho messo due giorni per progettarlo e trovare gli ingredienti con Chef, il mio computer di cucina, che ci ha lavorato quasi ininterrottamente. Capisce dovevamo controllare al tempo stesso, gradevolezza al palato ( o all'organo equivalente), effetti euforizzanti non letali o pericolosi, norme religiose o culturali, trovare gli ingredienti o sintetizzarli.E' stato un lavorone, in effetti."

"Sì, ma perché?"

"Beh, quando mi sono reso conto che c'erano 120 portate, appunto, ma niente in comune, ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa...in fondo si mangia in compagnia anche per condividere il cibo, non solo la compagnia.E, insomma, mi è sembrato...importante, ecco."

"Complimenti. E' stata un'ottima iniziativa. Ha molto contribuito alla riuscita della serata. In assoluto è il pranzo più significativo a cui io abbia mai partecipato.Sarebbe una ottima idea trovare il modo di istituzionalizzare un rito del genere nel corpo diplomatico.Ci proverò, e se ci dovessi riuscire, chiederò che al cocktail finale venga dato il suo nome". Ero letteralmente al settimo cielo...

Per cui la caduta fu ben pesante. Come al solito, fu Chef ad informarmi.

"Guai in plancia, mon petit..."

Dopo un po' la notizia fece il giro della nave. Chaka aveva fatto isolare i Kuhnneebuhllee nei loro quartieri e per di più li aveva fatti separare a gruppi di tre, quattro; tutti guardati a vista da marines armati.

Era successo che Phubeeah aveva chiesto al capitano il permesso di organizzare una cerimonia a bordo, in una delle stive. Avevano bisogno di un ampio spazio, da sigillare ermeticamente, nel quale riunirsi tutti , per celebrare una cerimonia che era anche il loro principale atto riproduttivo.E lo informava anche che alla fine della cerimonia ci sarebbe stato un Kuh di meno, lui. A Chaka che non capiva aveva detto che lui sarebbe stato mangiato dagli altri. Lo so che è ridicolo, ma era proprio così.

Due giorni dopo Chaka mi chiese di portare nel suo studio un po' di cibo per lui, Phubeeah ed un paio di altre persone, fra cui lo Puhdraegueedah, lo xenobiologo.

Ci andai di persona, naturalmente. E li trovai nel pieno di una discussione.

Era Phubeeah che parlava:

" Glielo ripeto comandante.Non c'è alternativa.Mi permetta di riassumerle la situazione.I Kuhnneebuhllee sono originari di un pianeta il cui primario scarica su tutta la superficie una quantità enorme di raggi di tutti i tipi. Questi raggi determinano mutazioni continue, al punto che il mantenersi "stabile" di una specie è cosa resa possibile solo a noi, i senzienti del pianeta. Riteniamo, anzi, di essere diventati senzienti proprio perché, come specie, siamo riusciti, evoluzionisticamente parlando, a trovare un modo di rimanere nella stessa forma fisica, mentre tutte le altre specie intorno a noi mutano di continuo. La razza si è evoluta adottando un sistema riproduttivo monosessuato, di tipo ermafrodita, ma al tempo stesso basato su uno scambio di corredo genetico: ogni individuo ha un determinato corredo genetico, individuale e che condivide, di base con il resto della specie. Per riprodursi ha bisogno di altri geni. Lui/lei mette il 50 % dei geni, l'altro/l'altra il restante 50%, solo che alla fine entrambi partoriscono uno o due eredi.Per fare questo, pratichiamo un rituale di riproduzione che è sostanzialmente un'orgia: dieci individui (raramente di meno) , si riuniscono. E tutti lo fanno con tutti. Ora, la "libido" in noi è scatenata dall'accumularsi periodico di una sostanza specifica che chiamerò per comodità X; X viene inibita da un'altra sostanza che chiameremo Y; X si forma nell'apparato nervoso mentre Y nel tessuto muscolare. Entrambe le sostanze sono essenziali alla riproduzione; ma anche alla sopravvivenza stessa degli individui oltre che della specie. Quando maturiamo il desiderio sessuale siamo pieni di X e dobbiamo fare sesso. Per noi il sesso consiste in due diversi comportamenti: il primo è l'accoppiamento vero e proprio e multiplo, per così dire, il secondo è la assunzione della sostanza Y. L'effetto di Y è doppio: seda l'istinto sessuale e al tempo stesso dà una protezione contro i raggi solari ed innesca la moltiplicazione delle cellule del feto. Senza Y non nasce niente e per di più noi nel giro di pochissimo tempo, muoriamo. Ma se abbiamo X e non ci riproduciamo assumendo Y, muoriamo ugualmente. Capirà che per noi la riproduzione è essenziale alla sopravvivenza, non solo simbolica (tramite la prole) ma letterale dell'individuo. Quando arriva il momento lo si deve fare, se no si muore. Ora, noi possiamo assumere Y solo in un modo: nel corso dell'atto riproduttivo, uno del gruppo viene ucciso e divorato. Completamente.Normalmente tocca ad uno dei leader del gruppo, e questa volta non c'è dubbio che toccherà a me."

Ci fu una pausa.

"Non ci credo.E' solo un rito come un altro"

Prese la parola Puhdraegueedah.

"E' vero comandante. Ho controllato. Lo so che può sembrare strano ma è proprio così: su quel pianeta l'evoluzione ha adottato questa soluzione. Funziona e questo basta."

"Quindi sono cannibali..." disse Chaka.

"Non esattamente...per quanto sì, sono cannibali, ma per necessità evolutiva: hanno bisogno di Y per sopravvivere, come singoli e come specie. Considerate che la vittima ha un vantaggio riproduttivo, infatti è il "fecondatore" principale, quello che più degli altri si riprodurrà e viene considerato come una personificazione del loro dio."

"Non credo che questo possa minimamente influenzare la mia decisione. Anche un atto di tipo cannibalico interspecie, riproduttivo o meno che sia, resta una grave e patente violazione della Direttiva Alimentare Primaria. Non se ne parla nemmeno.Non voglio un altro caso tipo quello dei Buh-Karoth-Tzee."

"Comandante, loro hanno bisogno di farlo. Altrimenti moriranno."

Chaka guardava tutti e due come se volesse mangiarseli lui. Phubeeah riprese la parola.

"Comandante, consideri la situazione.Se ci permette di farlo, lei porterà al meeting point a cui andremo sulla Terra 19 membri della delegazione, anziché 20. Se non ce lo permette, porterà 20 cadaveri."

"No."

Intervenne Puhdraegueedaw, rivolto a Phuhbeeaw.

"Ma non si può sintetizzare in qualche modo questa sostanza?"

"Sì, potremmo, anzi molti di noi già la assumono, io per primo. Ma siamo considerati eretici e mal sopportati. Da quando siamo entrati in contatto con l'Agorà, molti di noi hanno cominciato a modificare lo schema originario. Controllano chimicamente l'apparire di X e poi sostituiamo Y con un'assunzione della sostanza sintetizzata in laboratorio."

"E riuscite a riprodurvi? Ed a sopravvivere?"

"Sì,ma siamo malvisti. Ovviamente nell'arco dei millenni di evoluzione, il nostro metodo riproduttivo, da quando siamo senzienti, ha avuto diverse inevitabili forme di razionalizzazione.Tutte le religioni del nostro pianeta si basano su di esso: la vittima, per così dire viene considerata Dio; badi, non la personificazione di Dio, ma Dio stesso.Noi che seguiamo un altro metodo, siamo molto mal visti. I fedeli rispettosi continuano in maggioranza a seguire il metodo tradizionale che per altro, non lo dimentichi, è il metodo naturale.Non sono ancora psicologicamente in grado di fare altrimenti, comunque non lo sono i miei compagni presenti a bordo: preferiranno tutti morire piuttosto che violare una norma così sacra."

"Non si può fare. Non sulla mia nave, finché sono io il comandante."

"Ma morremo tutti!"

"Pazienza. Non si può fare altrimenti. In questo momento su questa nave sono presenti non meno di 30 specie diverse e siamo al limite della capienza. Ho già cercato di impedire che si diffondesse la notizia, e , per ora, forse ci sono riuscito.Ma se sparisce uno di voi e per di più un personaggio noto e conosciuto, inevitabilmente la notizia si diffonderebbe. Ed io non voglio crisi xenoclaustrofobiche a bordo della Mummeenuh. Punto e basta. Metterò tutti in stasi, piuttosto. Così arriverete sulla Terra tutti e 20."

"Comandante, non si può fare..."era il computer centrale a parlare stavolta.

"Perché?"

"Da due ore gli impianti di stasi sono stati disattivati e sottoposti ad ispezione periodica. Abbiamo provveduto a smontare i relais centrali e li stiamo rigenerando. L'impianto non sarà funzionante per almeno sei giorni standard."

"Perché non sono stato interpellato?" era furioso.

"La nota è stata inoltrata due giorni fa sul suo terminale. Comunque è una prassi di routine, signore, e lei non mi ha detto di interromperla."

Chaka guardò Phubeeah.

"No, comandante.Sei giorni sono un ritardo fatale per noi. Moriremo tutti prima. Entro due giorni, credo..."

Le cose si stavano mettendo molto male.Ma molto, molto, male.

Il silenzio era totale. Mi raschiai la gola.

Chaka mi guardò accigliato.

"Ha trovano una soluzione dietetica, mastro Turturro?"

"No signore, dietetica no, ma forse una soluzione ci sarebbe..."

"La dica."

"Entriamo nello spazio reale. Fermiamoci in prossimità di un asteroide abbastanza grande da permettere l'atterraggio di uno shuttle; forniamo ai Kuhnneebuhllee l'attrezzatura per impiantare una base temporanea, e lasciamoglielo fare su quella che sarà, momentaneamente, una colonia Kuhnneebuhllee, fuori dalla nave." dissi tutto d'un fiato.

Mi stavano guardando tutti.

"E' un fatto puramente formale, mastro Turturro.La sostanza non cambia."

"Sì e no, comandante" intervenne Puhdraegueedaw "Da un punto di vista sostanziale è vero. Ma sarà più facile razionalizzare tutto, per il resto dei passeggeri. Inoltre potremmo proprio mentire: una cerimonia religiosa o un accordo segreto per una missione segreta dei Kuhnneebuhllee, nel corso della quale uno di loro è morto per incidente. Se non altro ci darà tempo per riparare gli impianti di stasi, se le cose dovessero volgere al peggio a bordo. Dopo."

"E salvereste i miei compatrioti e la mia discendenza. La prego, comandante, dia il permesso."

Rimasero a discutere per un'altra oretta, ma più per definire i particolari che per altro. Alla fine la cosa fu organizzata.

Uscimmo dall'overdrive quattro ore dopo, in prossimità di un asteroide sospeso nel nulla fra due sistemi, rilevato dal computer di bordo. Fu organizzato tutto: tute, cibi, una cupola ad ossigeno stabile e sicura, impianti di energia.

Poco prima della partenza mi recai dai Kuhnneebuhllee, riuniti nei loro quartieri, accompagnato dal cuoco alieno-ox e da alcuni robot che portavano dei vassoi con delle caraffe dello stesso cocktail di erbe euforizzanti che tanto era piaciuto a Phubeeaw.

"La vedo con piacere , mastro Turturro, ed apprezzo questo suo gesto." disse lui.

"Vede, noi lo chiamiamo il bicchiere della staffa..."

"Brindiamo ad un futuro pacifico per tutta l'Agorà!"

Brindammo tutti.

Partirono in 20, rimasero sull'asteroide sei ore. E tornarono. In 20.

Erano tutti perplessi.Non avevano "consumato". Ci fu una riunione per cercare di capire perché, ma non se ne venne a capo. Appena messo piede sull'asteroide ed ultimate le procedure di distacco dallo shuttle si erano predisposti all'atto riproduttivo, ma tutti, nessuno escluso, avevano scoperto di non avere nessuna voglia di fare niente.

Quattro giorni dopo appena l'impianto di stasi fu nuovamente funzionante, Chaka dette ordine dimettere tutti i Kuhnneebuhllee in stasi senza nemmeno interpellarli. Nessuno a bordo si accorse di niente, per fortuna.

Qualche tempo dopo consegnammo il container con i corpi dei Kuhnneebuhllee in stasi all'AES che ci raggiunse al meeting point, spiegandogli cosa dovevano fare e ce ne lavammo le mani.

Il giorno stesso mi presentai da Chaka per chiedergli un colloquio privato.

"Perché ho l'impressione che mi stia per dire qualcosa di sgradevole, mastro Turturro?"

"Non so signore, forse è intuito."

"Non faccia lo spiritoso. Dica."

"Ecco, signore, vorrei consegnarle le mie dimissioni ed una confessione scritta." e gli porsi due fogli.

Li prese senza leggerli.

"Mi dica che cosa ha combinato.In poche, brevi parole."

"Comandante, devo confessare di aver commesso un abuso e credo anche un reato; come minimo una violazione dei miei doveri di cuoco e di membro dell'equipaggio della Mummeenuh."

"Cos'ha combinato?"

"Il cocktail di addio, che ho organizzato insieme al cuoco alieno-ox, conteneva, all'insaputa di tutti, una sostanza inibitoria degli stimoli sessuali dei Kuhnneebuhllee."

Mi guardò senza dire niente, accigliato, per un paio di minuti.

"Perché lo ha fatto?"

"Perché non potevo permettere nemmeno io che si violasse la direttiva primaria. E poi Phubeeaw mi stava troppo simpatico e non tolleravo l'idea che dei bigotti se lo mangiassero. Al tempo stesso non potevamo nemmeno permettere che tutti e 20 morissero. Mi è venuta quest'idea, ma ho pensato di non dirle niente perché lei non poteva assumersi la responsabilità di decidere per loro, visto che era il comandante e i problemi diplomatici sarebbero stati troppi, se si fosse mai scoperto cosa era successo. Ma io in fondo sono un membro assolutamente secondario dell'equipaggio e... insomma ho deciso io di testa mia e me ne assumo tutte le responsabilità."

"Come ha trovato la sostanza?"

"L'ho fatta sintetizzare da Chef, signore."

Chaka mi guardò come se stesse per mangiarmi vivo. Poi si mise a ridere.

"Va bene, Mastro Turturro, me l'ha fatta, ma ricordi di non vantarsene mai. Anzi, credo di doverle essere grato: mi ha tratto da un brutto impiccio. E non solo me. Penso di poter rifiutare le sue dimissioni, o per lo meno sospenderle. All'arrivo farò un rapporto dettagliato su tutta la vicenda, dettagliato ma riservato, con acclusi i miei commenti personali. Non credo che ci saranno conseguenze. Torni pure ai suoi fornelli. E per il futuro, niente iniziative di questo tipo, o non sarò così comprensivo."

Insomma come dice il proverbio, tutto è bene ciò che finisce bene. Il rapporto fu archiviato. I Kuhnneebuhllee non seppero mai cosa era successo e se poi abbiano ripreso il discorso interrotto sull'asteroide, beh, in fondo sono affari loro. Quello che contava era essersela cavata per il rotto della cuffia.L'ultima parola però fu di Chef.

"Eh, bien, mon petit, in fondo, questa volta puoi vantarvti di averv inventato un nuovo tipo di cocktail: l'anti-afrvodisiaco Kuhnneebuhllee! Lo chiameranno il cocktail Tuvturvvo e lo diffondervanno in tutte le caservme, le palestrve, le scuole, i conventi, i monastervi i...

Stupida checca isterica transistorizzata...

Invece a me qualche giorno dopo, mi successe una cosa strana. Feci un sogno in cui partecipavo anch'io all'orgia Kuhnneebuhllee e stavo per mangiare Phuhbeeaw, che non dimenticate era Dio.Solo che Phuhbeeaw era in ritardo ed io mi svegliai. Rimasi con un piccolo sapore di delusione. Se il sogno fosse finito, avrei saputo anche io qual'era il sapore di Dio.

Ambrosia Kuhnneebuhllee
(o Nirvana Kuhnneebuhllee)

(Tratto dal Ricettario Personale di R.Turturro)

Dosi per un litro di prodotto

1/2 litro di grappa di vinaccia

1/2 litro di latte intero

Un vasetto di yogurth vivo o di "madre" di yogurth (i fermenti vivi)

100 grammi di marijuana marziana ( o di normale cannabis indica terrestre)

E' facilissimo da fare: mettete tutti gli ingredienti in una bottiglia e lasciate tutto in frigorifero per una quindicina di giorni.

Note e variazioni

E' praticamente la ricetta del "bhang" indu. I Kuhnneebuhllee sostengono che il sangue del loro Dio "...ha un sapore celestiale, paradisiaco, che dà un grande piacere fisico". E' probabile che il piacere in questione sia dato, a livello chimico-fisiologico, dalla famosa sostanza Y che salva loro la vita. Non solo non è detto che l'effetto sugli umani sia lo stesso, anzi, potrebbe benissimo essere velenoso, ma soprattutto sarebbe un atto contro la Direttiva Alimentare Primaria. Comunque a bordo della Muhmmeenuh "ambrosia Kuhnneebuhllee" fu il nome che demmo al nostro bhang, di cui facevamo grande uso.

L'effetto della cannabis ingerita è lo stesso di quella fumata, solo che ne occorrono quantità maggiori dato che il cannabitolo ingerito agisce più lentamente di quello fumato.

Le quantità indicate garantiscono un paio di serate allegre per sei o sette persone.

Considerate che l'effetto della cannabis viene amplificato da quello dell'alcool.

I vantaggi dell'assunzione via orale sono notevoli, dato che ci sono molte persone che non tollerano il fumo.E' vero che sono anche molti gli astemi. In questo caso suggerisco di usare le foglie di cannabis come té.

Prima di prepararlo verificate che il consumo di marijuana o quello di alcool o quello di latte siano legali sul vostro pianeta, o su quello nel quale siete ospiti.

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