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Cola Olografica

di Annarita Petrino

    “E’ stato così emozionante!” esclamò Kelly con voce stridula

    Come ogni sabato pomeriggio lei e la sua amica Brenda si erano date appuntamento all’Onoclub ed ora sedevano al tavolo che avevano prenotato.

    “Dovresti cercare di calmarti.” disse Brenda “La tua trasmissione olografica è disturbata.”

    L’immagine di Kelly era sgranata e da quando aveva iniziato a parlare dell’appuntamento di quella sera era diventata intermittente.

    “Hai ragione, scusa. Adesso ricalibro la frequenza dell’Onoclub. Dammi solo un minuto.”

    Kelly scomparve in un guizzo per riapparire alcuni secondi dopo perfettamente stabile. L’Onoclub era un locale esclusivo, l’unico posto nel quale fosse possibile incontrarsi in proiezione olografica senza doversi preoccupare di interferenze esterne, dal momento che la linea era isolata e protetta.

    “Dove eravamo rimaste?” chiese Kelly

    Se Brenda fosse stata realmente lì davanti alla sua amica il suo sbuffo avrebbe di certo sortito un effetto migliore. Invece fu un movimento di labbra accompagnato da un’alzata di occhi al cielo. “Mi stavi raccontando di Johnny!”

    “Ma certo! È stato così imbarazzante, Brenda. Avresti dovuto esserci! Johnny è…beh lo hai visto anche tu no? Non c’è bisogno di descriverlo. È figo da impazzire ed essere riuscita ad ottenere il suo numero di frequenza mi sembrava un sogno. Lo voleva anche Melanie ma non è riuscita a procurarselo e quando le ho detto che avevo un appuntamento con lui, è diventata verde dalla rabbia. Il suo trasmettitore è andato fuori frequenza talmente tante di quelle volte che alla fine ha chiuso la conversazione con una banale scusa.”

    “Torniamo a Johnny.”

    “Si! Quando l’ho chiamato la prima volta era appena uscito dalla doccia. Che spettacolo! Il mio trasmettitore ha perso la frequenza diverse volte ed ho dovuto scusarmi dicendo che dovevo farlo aggiustare. Lui è stato carinissimo. Abbiamo parlato un po’ e alla fine mi ha dato un appuntamento per questa sera.”

    “In bocca al lupo allora!”

    “Crepi!!”

    Brenda e Kelly si salutarono come ogni sabato pomeriggio bevendo alla rispettiva salute una cola olografica. Quindi i loro trasmettitori si scollegarono dalla frequenza dell’Onoclub.

    Il sabato successivo erano di nuovo lì al loro tavolo con una cola olografica davanti.

    “Allora, racconta! Com’è andata?” chiese Brenda tutta emozionata

    Kelly lo era un po’ meno e la sua immagine perfettamente stabile appariva opaca: “Non è andata esattamente come speravo.”

    “Che vuoi dire? Johnny non è stato all’altezza?”

    “No. Non è colpa sua. Almeno non credo. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. Ci siamo incontrati e abbiamo parlato ed ad un certo punto lui ha voluto…beh ha voluto il mio numero privato.”

    “E tu glielo hai dato?” chiese Brenda sporgendosi in avanti

    In realtà l’immagine rimase ferma al suo posto ma il volto sembrò ingrandirsi.

    “Mi sembra naturale. In fondo ci eravamo incontrati anche per quello. Comunque gliel’ho dato e lui mi ha dato il suo. È stato lui il primo a cominciare a trasmettere. Sai, tutti quei dati preliminari che servono a prepararti. Poi ho cominciato a trasmettere anch’io e lui ha fatto tutto quello che ci si aspetta da un ragazzo come lui. Però…”

    “Però? Insomma! Cos’è che non è andato per il verso giusto?”

    “Io non ho sentito nulla!”

    “Forse il tuo trasmettitore è veramente danneggiato e dovresti farlo controllare.”

    “Si…forse hai ragione. Gli farò dare un’occhiata.”

    “Bene e adesso lascia che ti dia una notizia bomba! Brooke si è lasciata con Billy!”

    “Davvero??”

    “Si! E questo vuol dire che lui è di nuovo disponibile!”

    “Bene amica mia, allora dichiaro nuovamente aperta la caccia!”

    Si salutarono senza che Brenda avesse minimamente toccato la sua cola. La confessione dell’amica sul suo deludente scambio di dati con Johnny l’aveva turbata. Lei aveva avuto una sola esperienza e non era stata granché, ma Kelly era senz’altro più esperta di lei. Allora cos’era mai quel piacere di cui si parlava in quei vecchi libri dell’era pre-olografica?

FINE