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Numero 7 Roma, 4 novembre 2000


Sommario

Editoriale
Intervista a Roberto Genovesi, autore di Inferi On Net, Urania, in edicola a novembre. di Massimo Mongai
Le lezioni di FS alla casa delle letterature
La letteratura fantastica in libreria 1979-1999 di Goffredo Sarsina
I libri di FS nelle biblioteca comunali a Roma e il sistema bibliotecario romano di Massimo Mongai
"Essere John Malckovich" di Francesca Romana Fuxa Sadurny

Nel prossimo numero

Editoriale
Intervista a Francesco Grasso, vincitore del Premio Urania 2000
Un Racconto di Federica Mazzei
FS, eros e P.J.Farmer, di Goffredo Sarsina.
Una nostra indagine: "perché NON amo la Fantascienza"

Editoriale

Benvenuti nel numero di Novembre di Nigralatebra.
Per chi ci conosce già i cambiamenti sono evidenti, per che non ci conosce ancora non farà molta differenza.
Ricomiciamo, canonicamente , da tre, come diceva Troisi, e non da zero.
Cominciamo con più ambizioni di quante non ne avessimo in passato.
Un "limen", una soglia della Fantascienza italiana , è un impegno non da poco. Una soglia apertissima che speriamo sia a due vie.
Entrando nel Fandom tramite Nigralatebra entrerete in un portale che ha, al momento ma in assoluto, il maggior numero di link su altri siti di fantascienza e di letteratura fantastica, in Italia. E abbiamo intenzione di ampliarlo.
La Storia del Romanzo di FS di Marco Minicangeli e Fabio Giovannini e la Storia della Fantascienza Italiana di Gianfranco De Turris sono due sotto-porte per avere ulteriori informazioni da consultare.Amiamo l'idea di creare dei meta-testi da mettere a disposizione dei nostri visitatori.
A propostio,lanciamo un appello.
Vorremmo contattare Renato Giovannoli, che ha scritto un bellissimo libro, "La scienza della Fantascienza", edito da Bompiani.In casa editrice non hanno saputo darci informazioni.Se qualcuno lo conosce e può metterci incontatto gliene saremo gratissimi.
Non promettiamo che usciremo regolamrente tutti i mesi perché lo abbiamo già fatto e non abbiamo mantenuto.
Però lo promettiamo ugualmente.
Buona lettura

Carlo Benedetti
Massimo Mongai
Francesco Romeo
Antonio Pumilia
Goffredo Sarsina

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P.U.NFO!

P.U.NFO Per Ulteriori Informazioni

Il primo romanzo ipertestuale di fantascienza scritto apposta per la rete e pubblicato on line.

Che dire di pił?

www.ciaoweb.net/mmongai/ oppure web.infinito.it/utenti/m/mongai/

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Attenzione!

A partire dal 31/1/2001 la Scuola di Scrittura Creativa Omero (www.omero.it) ospiterà "Horror, fantascienza e fantasy", un corso di scrittura creativa di letteratura non-mimetica tenuto da Massimo Mongai, in dieci incontri di due ore l'uno. Per ulteriori informazioni potete chiamare : 06/5809990 o e-mailare nel sito di Omero.

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Intervista a Roberto Genovesi

di Massimo Mongai

La presentazione ufficiale del libro di Roberto Genovesi si terrà a Roma, il 4/11/2000 alle ore 18.00, presso la biblioteca Rispoli, Piazza Grazioli N.4, Tel. 06/67103422. La presentazione è organizzata da Nigralatebra e dalla Scuola Romana del fumetto.

Qualche settimana fa ho incontrato Roberto Genovesi alla Casa delle Letterature, a Piazza dell'Orologio, a Roma, nel corso di una conferenza sulla fantascienza organizzata da Fanucci, presente Valerio Evangelisti e , fra gli altri Francesco Grasso, il vincitore del premio Urania di quest'anno. Conoscevo Francesco (da una settimana) ma non Roberto (perché frequento il fandom da poco), ma Francesco conosceva Roberto e me l'ha presentato. Da lì, le solite due chiacchere, scambi di indirizzi eccetera.

Sono andato a trovare Roberto a casa sua ed abbiamo parlato di InferiOn Net, il suo romanzo di prossima pubblicazione su Urania a novembre; e di altro.

Ne nasce questa intervista.


Massimo Mongai

Cominciamo direttamente da Inferi on Net. Bell'idea! Descrivila tu e dicci come nasce...

L'idea di Inferi On Net nasce per caso. O meglio, per noia. Mi trovavo ad una conferenza stampa di un Ministro del quale non faccio il nome ma era talmente noiosa che ad un certo punto mi sono alzato e sono uscito per fumarmi un sigaro. Così ho pensato di elaborare qualche idea da proporre a Giuseppe Lippi, editor della Mondadori che, nel frattempo stava portando avanti l'editing del romanzo Suburbia, che aveva deciso di pubblicare e che aveva già annunciato su Urania. In quel periodo ero stato individuato dal direttore della mia agenzia stampa come coresponsabile della redazione multimedia che avrebbe dovuto occuparsi di progetti di informazione nella Rete. Avevo dunque Internet nella testa 24 ore su 24. Ad un tratto ho pensato a cosa potrebbe succedere se un giorno l'universo virtuale, fredda scatola impersonale di dati e immagini, si trasformasse in una sorta di universo alternativo per il genere umano. Probabilmente anche il male e il bene deciderebbero di giocarsi la partita su questo nuovo terreno. Così è nata l'idea degli esorcisti della rete. Preti formati nei dogmi teologali ma anche allenati all'uso dei più sofisticati strumenti tecnologici per respingere i tentativi di possessione diabolica perpetrati attraverso le autostrade del cyberspazio. E' successo tutto in una mezz'ora. Ho preso il cellulare e, senza nemmeno buttare giù un appunto, ho chiamato Lippi. Giuseppe si è mostrato subito entusiasta dell'idea e mi ha invitato a scrivere soggetto e sviluppo della storia. Una storia che ha apprezzato talmente tanto da scavalcare in termini temporali perfino quella di Suburbia che era già stata scritta e consegnata. Allora rimasi un po' sconcertato dall'idea di far scavalcare un romanzo già pronto da un'idea ancora in costruzione. Ma alla luce dei fatti, oggi non posso che dare ragione a Lippi perché Inferi On Net è davvero un originale biglietto da visita per esordire su Urania.

Alla fine dell'intervista pubblichamo alcune pagine, tanto per dare un assaggio. Ma di che tipo di testo si tratta? Contaminazione fra generi? Gotico-horror-transrealista-fantascientifico?

Inferi On Net si potrebbe definire un romanzo di cyberteologia. Ma è fondamentalmente un romanzo di fantascienza che analizza in modo speculativo i possibili sviluppi di Internet alla luce del lato trascendente del genere umano. L'uomo va verso lo sviluppo esasperato della tecnica ma non perderà mai la sua ombra metafisica. Direi 70% fantascienza e 30% gotico-horror.

Tu avevi già in programma la pubblicazione con Urania di un altro libro, giusto? Di che si tratta?

Il romanzo in questione si intitola Suburbia. Era giunto a suo tempo secondo, credo, ad una recente edizione del Premio Urania. Lippi lo aveva messo in programma annunciandolo anche in appendice ad un numero di Urania tra le novità dell'anno ma poi l'idea di Inferi On Net ha sconvolto tutti i piani. Giuseppe ha preferito privilegiare il progetto di ION rispetto a Suburbia. Sono convinto che abbia fatto bene anche se spero nella prossima pubblicazione anche di Suburbia che però è un genere di fantascienza completamente diverso, più hardboiled-sociologico. E' una sorta di thriller fantascientifico insomma con venature ecologiste.

Hai seguito un metodo particolare di lavoro per InferiOnNet?

Sì. E devo dire che era la prima volta. Ho prima realizzato il soggetto, poi un trattamento più corposo e sulla base di queste informazioni ho ricevuto il via libera da Lippi. Giuseppe mi ha chiesto di scrivere un capitolo per volta e di inviarglielo via posta elettronica prima di cominciare il successivo per eventuali aggiustamenti ''in corsa'' della storia. Un po' come accade anche in Usa. Questo procedimento è stato seguito per i primi tre o quattro capitoli e poi ho terminato il resto dell'opera in modo tradizionale. Questo metodo mi ha molto responsabilizzato perchè non si trattava del solito romanzo scritto e poi inviato ad un editor a scatola chiusa. Lippi dimostrava di credere fermamente nel progetto accompagnandolo passo dopo passo ed io non potevo deluderlo.

Autori italiani. Orami non sono pochi su Urania. A parte Valerio Evangelisti, ci siamo io, te, Sergio Valzania, Francesco Grasso, 5 solo negli ultimi 12 mesi. C'e' da tempo una presenza italiana, grazie al premio Urania e all'allargarsi del settore. Ma ormai siamo alle conferme; sei d'accordo? C'è un rafforzarsi degli autori italiani di letteratura fantastica sul mercato più "generale"?

Non dimentichiamo Nicoletta Vallorani, Luca Masali e Franco Ricciardiello. Ma ne avrò scordati sicuramente altri. La fantascienza e il fantastico made in Italy, lo sa soprattutto chi ha frequentato pe tanti anni il fandom, esistevano già prima del grande successo di Evangelisti. Valerio ha avuto il merito di dimostrare che la fantascienza italiana, sia nello stile che nei contenuti, non vive di staticità ma è capace di progredire e adattarsi ai tempi e ai gusti del pubblico che si rinnova. Il resto lo stiamo facendo noi portando all'attenzione dei lettori romanzi accattivanti, originali e - spero - stilisticamente moderni.

Sta cambiando la risposta del pubblico, almeno nel senso delle vendite. Gli autori italiani pubblicati su Urania vendono quasi quanto gli stranieri, il che per gli standard della FS italiana è molto. C'è un motivo?

Io credo che qualche autore italiano abbia venduto anche di più degli autori stranieri. La Mondadori è la più grande casa editrice italiana e i suoi editor sono dei professionisti. Se Lippi sceglie un romanzo italiano lo fa perchè crede che possa competere con il prodotto anglosassone ad armi pari. Se prima non accadeva ed oggi invece accade probabilmente dipende dal fatto che gli autori italiani hanno saputo rimettersi in discussione sia a livello di stile che di contenuti. Affrontare questo discorso in un'intervista sarebbe troppo complicato e la necessità di sunteggiare le considerazioni in poche righe rischierebbe di produrre messaggi che qualcuno potrebbe fraintendere. Quello che posso dire è che oggi la fantascienza non è più solo un genere letterario ma qualcosa di cui sono pervasi i videoclip, i film, le pubblicità, i fumetti. I messaggi prodotti dai media viaggiano ad una velocità forsennata. Per questo anche chi scrive fantascienza deve immaginare che il suo lettore tipo è lo stesso che si nutre di clip, film e fumetti ed è abituato a messaggi concisi, rapidi, efficaci. Per far breccia nella curiosità del lettore non basta una bella idea, bisogna saperla raccontare con i tempi giusti. Non per niente molti degli autori italiani che oggi hanno maggiore successo sulle pagine di Urania fanno già parte di quella generazione cresciuta a suon di videogiochi, videoclip, Internet e fumetti. Sono abituati ad un linguaggio nuovo. Forse più concreto.

Hai creato, con altri, una associazione che si chiama La Dama Del Lago. Di che si tratta? Programmi?

La Dama del Lago è un'associazione che per obiettivo ha quello di creare eventi multimediali legati al fantastico su piazza romana. Stiamo progettando già un paio di eventi che verranno sottoposti al vaglio delle amministrazioni locali nei prossimi mesi. Io ne sono il presidente ma sto cercando di raccogliere attorno a questa associazione professionisti ed esperti di tutti i settori provenienti da tutte le realtà culturali ed editoriali della Capitale. La Dama del Lago nasce come nuovo punto di riferimento romano per il fantastico e ci tiene alla assoluta indipendenza dai poteri politici locali e nazionali di qualunque colore.

Roma. Fra autori, fanzine, fanzine, e-zine, editori, per molto tempo il fan-dom è stato avvolto fra le nebbie padane. O quantomeno nordiche. A parte Valerio, dei 5 autori citati sopra, in 4 siamo a Roma, se non romani di nascita come me e te, almeno di adozione, come Francesco e Sergio. Sta nascendo una "scuola romana"? E se non sta nascendo da sola, la vogliamo far nascere? Oltretutto io mi sto letteralmente affacciando ora sul Fandom romano e non , tu lo conosci molto meglio di me. Ci sono interessi, energie, voglie?

Il fandom del fantastico ha vissuto in Italia fasi alterne. Ma è sempre stato, è ancora e sarà sempre un grande serbatoio di idee e di autori. Molti di coloro che hanno pubblicato romanzi per Mondadori vengono proprio dal fandom. Io, Silvio Sosio, Franco Ricciardiello, Claudio Asciuti, Franco Forte, Errico Passaro e qualche altro dieci o quindici anni fa ci ritrovavamo a Motepulciano, a San Marino o Courmayeur a discutere di progetti e idee da pubblicare su fanzine. Oggi abbiamo tutti scritto e pubblicato qualcosa di importante e rappresentiamo un po' il volto del nuovo fantastico italiano per il grande pubblico. Vista la situazione della SF in Italia se qualcuno, allora, ce lo avesse pronosticato, non ci avremmo creduto.

Quanto alle 'scuole', non so. Il fatto di essere nati o cresciuti in una stessa città non può essere considerato un comune denominatore anche a livello di prodotto intellettuale. Non abbiamo ancora fatto in tempo a goderci questa splendida 'scuola italiana' della fantascienza che già vogliamo farne una romana? Diamo tempo al tempo. Chissà...

Roberto Genovesi

Giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore di fumetti, traduttore, Roberto Genovesi è nato 35 anni fa a Roma. Caposervizio della redazione Multimedia dell'Agenzia Asca, ha scritto e pubblicato molti racconti su Urania e altre riviste professionali e su antologie per case editrici come Camunia, Fanucci, Newton Compton, Perseo Libri. Ha vinto due volte il Premio Italia per la fantascienza nella categoria Saggistica e Multimedia ed è arrivato secondo nella categoria Racconti.

Per la Comic Art ha creato il personaggio a fumetti Rivan Ryan disegnato fra gli altri da Sergio Toppi. Ha creato il videogioco (Genias edizioni) e il gioco di ruolo (Stratelibri) del celebre eroe a fumetti Nathan Never. Ha creato molti altri videogiochi su personaggi a fumetti come Mandrake, Flash Gordon, Yellow Kid e L'Eternauta editi tutti da Comic Art. Fa parte dell'Associazione Immagine che ha creato Expocartoon, il salone internazionale dei comics di Roma.

La sua pubblicistica in campo fantascientifico è molto vasta. Ha scritto articoli e saggi per il Tuttolibri de La Stampa, il Mercurio di Repubblica, Ciak, Wimbledon, Solathia, L'Eternauta. Per il settore fantascienza e multimedia ha collaborato per nove anni a L'Espresso. Da quasi due anni è passato al TV Sorrisi & Canzoni per cui è l'esperto di multimedia.

Per Mondadori ha già curato la presentazione di alcuni classici Urania ed è arrivato secondo al Premio Urania con il romanzo Suburbia. Inferi On Net, pubblicato di recente da Mondatori, è il suo secondo romanzo dopo Nel Solstizio del Tempo scritto con Errico Passaro e pubblicato dalla Keltia Editrice.

Inferi On Line

E così, Elifas Mandai si trovò seduto in un punto qualunque di uno spazio completamente bianco del quale non riusciva a distinguere i confini. Si guardò intorno e vide il notebook palmare a pochi centimetri dalle sue gambe: era caduto su qualcosa di molto simile ad un limite fisico con l'aspetto d'un pavimento incolore, ma in buone condizioni. Era rimasto perfino acceso dal momento in cui il prete lo aveva attivato. Il pennino era sparito, ma il prete si fidò della sensibilità dei suoi polpastrelli per chiamare la formula che era stato sul punto di pronunciare di fonte al ragazzo e alla domestica, prima di accorgersi che fossero neurosimulazioni.

L'esorcista scandì le parole in aramaico come fossero i versi di una poesia. Sembrava ispirato e aveva chiuso gli occhi, mentre il respiro gli sollevava il torace con la cadenza delle rime. Ma l'alcool che aveva in corpo era troppo e a tratti la memoria non lo assisteva, la voce perdeva colpi.

A quel punto le note di un pianoforte a coda invasero l'aria. Apparve dal nulla, sollevato nell'etere come un'enorme bolla di sapone. Roteava come un'elica impazzita, e il pianista faceva l'eco ai suoi versi. Ma era per scherno, e li traduceva simultaneamente con una bocca senza labbra che copriva tre quarti di un volto privo di occhi e lineamenti.

Un virus-specchio, pensò Mandai. Banale ma efficace. Raccoglieva le sue sollecitazioni, le rielaborava privandole di qualunque effetto letale e le risputava nell'ambiente virtuale sotto forma di innocue stringhe di testo che diventavano polvere informatica nel giro di qualche istante.

Il confronto, in quelle condizioni, sarebbe potuto andare avanti all'infinito, se non fosse stato per le quattro pareti trasparenti che nel frattempo avevano dato un limite convenzionale all'ambiente, procedendo una contro l'altra verso il punto centrale. Il punto in cui era seduto il prete con il suo palmare.

Il pianoforte continuava a fluttuare nel vuoto e ad emettere una cantilena dolcissima, dalle sonorità quasi ipnotizzanti, mentre l'esorcismo del prete veniva riconvertito in tempo reale come vino in acqua.

Le pareti procedevano stolidamente l'una contro l'altra, a velocità sempre maggiore. E il pianoforte continuava nella performance grazie alle abili dita del pianista senza braccia.

Mandai tentò di cambiare la formula dell'esorcismo e ricominciò a parlare. Ma questa volta in sanscrito.

L'unico effetto che la nuova strategia riuscì a ottenere, fu un consistente aumento di volume nella melodia prodotta dallo strumento che fluttuava a un paio di metri dalla sua testa. Ora il pianista recitava in aramaico, e alla traduzione dei versi del prete intercalava frasi originali.

-I sette sigilli sono stati rotti- capì a malapena l'esorcista - e le sette trombe hanno fatto sentire le loro melodie, ma il drago è giunto tra noi e ha trasmesso il suo potere alla bestia.

Poi il movimento delle pareti si bloccò improvvisamente e il pianoforte smise di suonare. Un sibilo acuto precedette una fase di assoluto silenzio, quindi seguirono frasi scomposte e senza senso, imprecazioni, bestemmie. Il pianoforte e il pianista implosero, assumendo la forma di microscopiche goccioline prima di essere riassorbiti dall'ambiente virtuale.

-Sei intelligente - disse Mandai, smettendo di recitare la cantilena - ma non fino al punto di distinguere una formula esorcistica da un programma mimetico di autodistruzione che si attiva nel momento in cui viene rilanciato, anche se attraverso un codice di transcodifica differente!

Le pareti bianche scomparvero. Elifas Mandai si trovò seduto sulle ginocchia nel centro dell'atrio di casa Edom, col notebook palmare che fluttuava come una trottola davanti ai suoi occhi. Ad un tratto si fermò, mostrando al suo proprietario lo schermo a cristalli liquidi. C'era un messaggio.

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Lezioni di Fantascienza

Una iniziativa del Comune di Roma in collaborazione con Fanucci Editore

di Massimo Mongai


A cavallo fra settembre e ottobre si è tenuta a Roma una interessantissima iniziativa di Fanucci e del Comune di Roma.
Parlare di ciò che è stato non ha molto senso quando ne avrebbe avuto di più parlarne PRIMA, ma è colpa di Fanucci che non ci ha avvertito per tempo (:-p)
Ma vale la pena comunque di segnalare l'evento, perché si è trattato di una serie di gradevolissimi incontri.Prima di tutto il livello delle "lezioni" è stato decisamente alto: interventi interessanti, qualificati, seguiti da un pubblico più che numeroso.E poi ha facilitato ulteriormeznte i contatti fra noi del fandom romano.
Ho infatti incontrato Francesco Grasso e Roberto Genovesi, che non conoscevo e ne sono nate le due onterviste che pubblicheremo su NL a novembre ed a dicembre.Tanto per dire.
Qui di seguito un breve commento dal folder di presentazione e gli interventi.
A futura memoria.

11 senso del meraviglioso e la speculazione intellettuale che contraddistinguono la fantascienza costituiscono un vero e proprio laboratorio dell'immaginario collettivo, un serbatoio di idee e tematiche che hanno fortemente influenzato e contaminato, in modo a volte inconsapevole, scritture lontane dalla tradizione di questo genere. Autori come Philip K. Dick, lsaac Asimov, James Ballard, Bruce Sterling e Ursula LeGuin, per citarne solo alcuni, hanno delineato, commentato e spesso anticipato con le proprie opere il rnolo sempre maggiore che la scienza e l'ideologia hanno assunto nella vita quotidiana, in un secolo che ha visto un colossale avanzamento della tecnologia in tutte le sue forme accompagnarsi a uno sviluppo sociale estremamente problematico e complesso. 11 ciclo di quattro lezioni, presentate dalla Casa delle Letterarature e Fanucci Editore, curate da noti specialisti della storia e dell'evoluzione del genere fantascientifico, ha il fine di raccontare la storia della fantascienza mostrando come nei decenni questa letteratura abbia trasceso le barriere del genere per divenire a tutti gli effetti una narrazione del presente proiettato verso il futuro e delle visioni della nostra realta. Untintroduzione alla fantascienza che vuole raccontarne la costante trasformazione, a partire dagli anni Trenta, quando era un genere popolare e dtintrattenimento, fino alla recente acquisizione di una consapevolezza che le ha permesso di affrontare temi spesso tralasciati dalla letteratura mainstream.

Le lezioni, coordinate e moderate da Sergio Fanucci, si terranno a Roma presso la Casa delle Letterature, P.zza dell'Orologio 3, e saranno organizzate come segue:

Martedi 12 settembre 2000 ore 18.00 - 19.30 Anni '30 -'50: nascita di un genere a~cura Giovanni Arduino (editor e scrittore) e di Sandro Pergameno (editor e curatore di Solaria, mensile di fantascienza)

Martedi 19 settembre 2000 ore 18.00 - 19.30 Anni '60 - '70: la fantascienza speculativa e politica a cura di Carlo Pagetti (docente di lingua e letteratura inglese) e Oriana Palusci (docente di lingua e letteratura inglese)

Martedi 26 settembre 2000 ore 18.00 - 19.30 Anni '80 -'90 e fino ai giorni nostri: cyberpunk, il presente e il futuro A cura di Valerio Evangelisti (scrittore) e Carlo Formenti (giornalista e scrittore)

Mercoledi 4 Ottobre 2000 ore 18.00 - 20.00 ln occasione della sua venuta in ltalia, il noto studioso statunitense FREDR1C JAMESON, autore di numerosi saggi di critica culturale tradotti in tutto il mondo, terra una conferenza sull'opera e sui temi di Philip K. Dick. Saranno presenti noti critici e i traduttori dello scrittore americano.

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La letteratura fantastica in libreria 1979-1999

Libri di FS/FY pubblicati da editori italiani in Italia, fonte Alice CD

di Goffredo Sarsina

Allora.
La fonte dei dati qui acclusi è un CD in commercio che si chiama Alice CD. Contiene tutti i libri in commercio in Italia. Per intenderci se entrate in una grande libreria e chiedete se c'è un certo libro di cui ricordate vagamente titolo e autore e il commesso fa una ricerca sul computer che ha una videata a fondo blu con campi chiari che diventano rossi, quello è alice CD.
Il CD permette di fare ricerche molto interessanti, e ve ne proporremo altre ancora ne prossimi numeri di Fantafolio; anche se ha alcuni limiti ai fini dei nostri interessi specifici.
Ad esempio i dati che riporta sono i dati relativi ai libri distribuiti come tali dagli editori italiani. Per cui Urania non figurerà, perché tecnicamente parlando Urania è una rivista, un periodico.E quindi non figurerà nemmeno il Giallo Mondadori, o Robot o Solaria.
I dati qui acclusi riguardano quindi solo i libri di fantascienza "veri", considerati proprio libri e non periodici. E riguarda il numero dei titoli, non delle copie vendute.
Poi il "campo" che riguarda i generi ha quattro alternative, e unifica "fantascienza e fantasy" in un'unica categoria. Il che è buffo a ben pensarci, è proprio come un matrimonio un po' forzato che però, forse funzona. Per lo meno è un giudizio netto che il mercato edioriale e chi ci opera dà: stessa materia, evidentemete. Sappiamo tutti che non è così, ma tant'è...
Quindi i dati relativi ai numeri sottoindicati vanno intesi come "libri di fatascienza E di fantasy". Con questo mezzo (Alice) non è possibile separare i due dati, a meno di andare a vedere titolo per titolo, che in questa ricerca era troppo impegnativo fare. Si può solo dire che i dati relativi alla Nord sono quasi esclusivamente titoli di fantascienza e che degli altri dati , facendo a occhio metà e metà, siamo ad oltre il 65% di libri di FS sul totale. A occhio, ma come si dice, a occhio ci si può anche cogliere.
Infine non sempre la definizione di FS o di FY è esatta o data a tutti. Ad esempio il libro di Massimo Mongai, ripubblicato quest'nno, a marzo, in versione rilegata da Publigold-Mursia, non figura fra libri di fantascienza ma fra i libri di gastronomia, perché ,evidentemente, l'autore della scheda relativa ha considerato prevalente il fatto che l'editore sia un editore specializzato in libri appunto di gastronomia.


Anno 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99
Totali 7 9 14 15 20 23 26 27 35 33 33 31 31 44 46 41 65 74 67 91 108 171 181 193 203 181 160 130 161 152
Nord 0 0 0 0 19 21 23 25 26 27 25 25 23 35 32 26 26 24 27 31 38 50 58 62 56 54 63 53 55 33
Altri 0 0 0 0 1 2 3 2 9 6 8 6 8 9 15 15 39 50 40 60 70 121 123 131 147 127 97 77 106 119
Italiani 0 0 0 0 0 0 1 3 1 2 3 2 1 1 2 1 1 1 0 1 2 4 4 5 4 7 9 6 10 10

Guardando i grafici è evidente qual'è stata la tendenza del mercato dei libri in libreria di FS e FY nell'arco di questi 29 anni:
-un inizio stentato: pochissimi, libri, solo riviste
-poi un incremento per tutti gli anni settanta, costante ma non eccezionale
-nel 1986 inizia una crescita verticale che culmina nel 1994 con 204 titoli
-inevitabilmente da allora un calo altrettanto ripido, fino ad una ripresa due anni fa , poi altro calo, ma forse una certa stabilità, lo potremo dire verso febbraio quando Alice CD sarà aggiornato a dicembre 2000
-anche perché gli autori italiani, pur sparuti, sono costanti e stabili nella crescita; en passant due titoli negli ultimi due anni sono di Valerio Evangelisti
-nel 1974 appare la Nord che resta praticamente unico editore fino ai primi anni 80
-nel 1986 (!, ma cosa è successo in quell'anno?) il sorpasso ad opera degli altri editori, nel senso che tutti insieme finalmente pareggiano la Nord
-da allora "altri editori" producono titoli nella misura del 60/70% del totale

Ma il dato veramente interessante è la tendenza nell'arco dei trenta anni presi in considerazione, una tendenza di crescita quasi verticale soprattutto a partire dalla metà degli ann '80, con un massmo di 204 titoli nel 1994; sebbene tale crescita sia in calo da 5 comunque i numeri restano posizionati, con una risalita due anni fa, su numeri medio alti rispetto al passato.
Il dato dei libri di autore italiano non è molto confortante, non essendo mai superiore al 2%. Ma notoriamente non si può obbligare la gente a leggere e men che meno obbligare chi legge a scegliere. Se il pubblico non compra autori italiani di "letteratura non mimetica", un motivo ci sarà. Ma lo sappiamo tutti: questa è un'altra storia.

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Il sistema Bibliotecario Comunale Romano e la Fantascienza

di Massimo Mongai

A Roma sono sempre esistite numerose biblioteche comunali, che in passato non erano proprio famose per efficienza. Da alcuni anni l'insieme delle biblioteche è entrato a far parte di quello che si chiama il Sistema delle Biblioteche Centri Culturali del Comune di Roma.
Si tratta di 25 biblioteche sparse per la città che ospitano un patrimonio bibliotecario più che rispettabile, un totale di 420.000 volumi, oltre a video, CD ed altro materiale.
Per accedere a tutte le biblioteche (e prendere in prestito i libri) è sufficiente la Biblio Card, che si compila in qualunque biblioteca Comunale e che costa ben 5.000 lire!
Presso quasi tutte le biblioteche sono disponibili gratuitamente dei computer collegati con internet e/o forniti di dozzine e dozzine di CD multimediali.
Veramente , come dice la biblio-mappa, un "patrimonio in comune".

Una delle cose più interessanti del sistema è il fatto che ben 10 biblioteche hanno tutto il loro catalogo già informatizzato e per di più on-line su internet. all'indirizzo: www.comune.roma.it/cultura/biblioteche.

Beh, ci ho girato sopra ed ho fatto una breve ricerca di cui vi do i dati.

Nelle 10 biblioteche collegate al sistema ci sono:

684 volumi di fantascienza
102 volumi di fantasy
914 volumi di horror

(la ricerca è stata fatta mettendo le rispettive parole-chiave nella stringa della ricerca, apputo, per parole chiave; il che può anche voler dire che i libri sono di più , e senza dubbio sono di più nel totale dato che dal sistema on-line restano fuori 15 biblioteche)

Ho condotto una ulteriore ricerca tanto per sapere quanti volumi ci fossero dei singoli autori

Asimov 268
Farmer 14
Van Vogt 13
Bradbury 53
Dick 40
Anderson 11
Scheckely 18
Cyberpunk 19

La ricerca è stata fatta in assoluta leggerezza e non ha pretese metodologiche di alcun tipo.

Ma mi sembra evidente che , comunque, si tratti di dati particolarmente "voyant".
Ne deduco che:
-in Italia (o a Roma, o fra gli acquirenti dei libri delle biblioteche o fra i donatori, i fondi eccetera) gli appassionati di horror sono il 30% circa di più degli appassionati di FS.
-che Asimov è in assoluto l'autore più conosciuto dai suddetti soggetti
-che il totale di libri di letteratura fantastica è di 1700 (in realtà superiore) e cioé (facendo a occhio i libri censiti sul sistema circa 200.00) meno dell'1%

Traetene le conclusione che ritenete più opportuno.Torneremo sull'argomento.I libri sono sempre un argomento interessante.

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"Essere John Malckovich"

di Francesca Romana Fuxa Sadurny

"Essere John Malckovich" è un film di Fantascienza anche se non vi è la narrazione di mondi sconosciuti o di battaglie interstellari né tantomeno mostri provenienti da realtà parallele. Gli interpreti sono solo un uomo, 2 donne e una mente, quella dell'attore americano John Malckovich e la bizzarra vicenda che viene proposta nel film si ambienta ai giorni nostri.
La storia, che viene in parte riproposta nel film "The Cell", è quella di una porta nascosta nell'ufficio più piccolo del mondo che conduce dritta dritta nella mente di John Malckovih.
Questo ufficio minimalista, dove l'attore John Cusack si ritrova a lavorare, costituisce per lo spettatore il primo assaggio della follia creativa dello sceneggiatore: un piano intero costruito per nani con tanto di porte, finestre, tavoli e ascensore adatte alla statura di un bambino.
Questa porticina, scoperta per caso dall'attore, permette di compiere un viaggio fantastico nella mente di John Malckovich.
Le sensazioni e la vista che provano "gli ospiti della mente" sono proprio quelle di J. Malckovich.

John Cusack, Cameron Diaz e Catherine Keener sono gli attori principali, bravissimi, che ruotano intorno ad una storia stravagante e assurda. Cameron Diaz è davvero irriconoscibile nel suo ruolo di moglie bruttina, afflitta e innamorata. John Cusack è maledettamente antipatico nel ruolo dell'adultero e del viaggiatore nella mente!
Catherine Keener è la vera star del cast: disinvolta, maliziosa, opportunista, ambigua e passionale.
John Malckovic diviene, suo malgrado, bersaglio di un gioco terribile e assurdo. La sua vita è vissuta anche dai suoi intrusori e non gli è possibile sfuggire.
Ma cosa si cela oltre quella strana porta? Perché si entra nella mente di un uomo?
Questo è il segreto che lo spettatore scopre solo nel secondo tempo quando, ormai, si è abituato alla normalità del fantastico viaggio, quando, immedesimandosi nella vita dei personaggi principali, sente la curiosità che si annida nei loro animi e quando, leggendo le sensazioni di John Malckovich sul suo esterrefatto volto cosciente, percepisce la sua profonda angoscia di uomo completamente derubato della sua individualità. E ancora più stupefacente è scoprire che vi è un "Senso", che la porta costituisce la salvezza di alcune vite intrappolate dalla vita ad un‚esistenza finita e mortale.
E‚ possibile suddividere il film in tre trame che si incontrano e si completano: la storia dei tre attori giovani; i viaggi nella mente di John Malckovich; la salvezza nella vita di un altro uomo. Il film ha un finale inaspettato e tragicomico.
Consiglio a tutti di vederlo e di riflettere sulla storia strana e assurda che propone perché il significato ultimo, ad avviso di chi vi scrive, è più profondo di quanto appaia a prima vista. Essere John Malckovich non significa entrare nella mente di un attore quale è, appunto, John Malckovich ma significa rubare le sensazioni di un uomo e assoggettarlo alle proprie umane prepotenze.

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