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Numero 3 Roma, 23 Novembre 1999


Siete invitati a cena da Rudy

Si rifanno le cene di Rudy Basilico Turturro! Per chi non lo sapesse nel maggio dell'anno scorso l'Istrione, ristorante e centro polifunzionale a Roma, ha organizzato due cene con un menu fatto con le ricette che erano alla fine dei capitoli di "Memorie di un cuoco d'astronave".
Beh, le rifacciamo.
La sede sara' il ristorante "Il Macchiavelli", a via Macchiavelli N. 49 una strada che sbuca su Piazza Vittorio.
La cena si terra' il 18 Dicembre, telefonate per prenotare allo 06.7001757.
Il Menu della serata sara' il seguente:

Antipasto
Fonduta Erotico Meditteranea alla Rudy
Primi piatti
Risotto Spaziale al Metilene
Carbonara Vegetariana
Carbonara con Carni Lecite di Non Senzienti
Secondi Piatti
Spiedino di Simbionte Tukkeenaw
Carpaccio di Tukkeenaw
Phawrmujeenaw Kawmounae Condito
Dolce
Pappa Reale di Formicona Regina
Vini
Da Scegliere ancora, ma sicuramente intonati ai piatti.

Ovviamente tutti i piatti rispetteranno la Direttiva Alimentare Primaria in uso nell'Agora' Spaziale

Attenzione!

Tutti i partecipanti alla cena riceveranno in omaggio una copia di "Memorie di un Cuoco d'Astronave", Premio Urania 1997

"L'anno del contagio" di Connie Willis

di Francesca Romana Fuxa Sadurny

Il libro che sto per presentarvi è un libro di fantascienza molto intrigante e appassionante che ha vinto il prestigioso Premio Nebula e il Premio Hugo nel 1993.
La scrittrice, nata nel Colorado nel 1945, ha cominciato a scrivere fantascienza con continuità nel 1980 e da allora ha collezionato premi importanti e riconoscimenti di pubblico che le sono valsi l'appellativo di "scrittrice di fantascienza dell'anno" dalla rivista Locus 1993.
Questo bel libro è ambientato ai giorni nostri (bè, ai giorni "pseudo" nostri!) e narra di una ragazza, laureanda in storia medievale, Kivrin che per apprendere con maggior profitto la storia medievale si serve della macchina del tempo, una macchina da poco sperimentata, per raggiungere il mondo che la affascina tanto e su cui sta scrivendo la sua tesi di laurea, il 1300 d.c.
La scelta dell'anno preciso viene effettuata con il Prof. Dunworthy, è il 1320 d.c. e ciò in quanto l'idea è quella di scoprire, oltre che studiare il periodo storico, perché i membri di una intera famiglia inglese del 1300 d.c., i cui resti vengono scoperti grazie a degli scavi compiuti da una amica di Kivrin, siano morti quasi contemporaneamente e tragicamente.
Il libro narra, secondo una tecnica molto avvincente, le vicende che si snodano nelle 2 dimesioni temporali: il presente con il prof. Dunworthy e l'equipe storica e il passato, con Kivrin e la realtà medievale.
La scrittrice riesce mirabilmente a tracciare i caratteri e le fisionomie dei personaggi principali di modo che appaiono ai nostri occhi come vivi..…e sembra proprio di conoscere Padre Roche, il parroco che raccoglie Kivrin giunta nel passato, e Agnes la bambina che Kivrin riesce a farsi amica in un gioco infantile di complicità e di affetto; ma sembra altresì di riconoscere nel Prof. Dunworhy il nonno gentile e premuroso che noi tutti dipingiamo nel nostro immaginario.
Molto curate sono anche tutte le descrizioni dei cibi medievali e dell'arredamento delle case trecentesche e indovinata è la figura di Kivrin, ragazza giovane e determinata, che si ritrova in un mondo così diverso dal suo sospinta dalla sete di conoscenza e di curiosità.
Nel romanzo è descritta con dovizia di particolari tutta la fase che precede l'immissione di Kivrin nel passato e sembrano "quasi"! convincenti tutti i passaggi che portano la protagonista nel Medio Evo; a Kivrin viene inserito sotto pelle un traduttore simultaneo che le consente di parlare il latino volgare del XIV° secolo, si sottopone a tutti i vaccini necessari e impara ad abituarsi al cibo dell'epoca così ricco di grassi !!!!
L'unico vero problema è la macchina del tempo…..sembra che tutto sia andato bene, ma….

Un libro in cui immergersi, pieno di colpi di scena e molto dolce; se si potesse estrapolare dallo stesso la frase più significativa questa sarebbe senz'altro: "requiescat in pacem"….se lo leggerete saprete il perché.
Un libro curato anche nei minimi particolari, da leggere e da interpretare fra le righe.

"L'anno del contagio" di C. Willis, Editrice Nord 1995

 

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Aripijamose La Fantasia.

Ovvero
La Letteratura Fantastica a Roma

Vogliamo organizzare un incontro generale degli appassionati di letteratura fantastica a Roma ed immediati dintorni.
L'idea e' di contarci, vedere chi siamo, parlarci non solo via e-mail, ma di persona.
Questo "noi" per ora vuol dire noi di Nigralatebra e loro di Fictionaire, e l'idea e' di invitare non solo chiunque voglia venire a vedere ed a sentire, ma in particolare autori ed editori che si occupano di questi argomenti a roma.
Perche' Roma e non in generale?
Perche' senza fare nessuna polemica di quelle cretine che spesso ci sono nel fan-dom e comunque in qualunque "giro" ristretto di appassionati, vorremmo sottolineare l'esistenza di una realta' romana, anche se non solo di romani, nel settore, in contrapposizione puramente fisica alla realta' di Milano, che catalizzando di fatto tutto il nord, da Bologna a Torino a Padova, ed essendo la citta' dell'editoria italiana per definizione, e'diventata anche "la citta" fantascientifica per definizione.
Beh, ci siamo anche noi, a Roma, non necessariamente romani, fra l'altro.
Il luogo e il momento sono da definire (ci stiamo dando da fare per trovare il posto ed il momento giusti) ma questa cosa o la facciamo prima di Natale o entro Gennaio.
Anzi, "questa cosa" vorremmo diventasse un appuntamento trimestrale, tu pensa un po' che ci siamo messi in testa!

Insomma: noi ci stiamo muovendo, abbiamo gia' ottenuto delle adesioni di massima, voi seguiteci e se siete interessati a partecipare, se avete suggerimenti da fare, fatecelo sapere. Noi "questa cosa" la faremo comunque.

A fra poco e scrutate il cielo...

Levatemi tutto tranne il mio Turturro!

Il gadget di questo mese:
La quarta parte di

SOPRAVVIVERE.

di Francesco Romeo

  PLICK… una goccia,
una goccia ancora… PLICK.
In alto le lune di Moorland,
la sabbia verdastra fra i sassi rossi,
Dio che odore la tuta.
Dal braccio del corpo del Yaaby
gocciola ancora una goccia… PLICK.
Chissà che ci faccio quaggiù
nascosto nel cratere nell'ombra
aspettando forse la morte.
 

Episodio 1- La minaccia Fantasma.

di Carlo Benedetti

Ci sono riuscito! Finalmente l'ho visto!
Credo di essere stato uno degli ultimi ad andare al cinema a vederlo ma per me riuscire ad organizzare la famiglia per andare al cinema è sempre un problema però, nonostante le critiche sentite, bisognava proprio andarlo a vedere.
Che dire di questo film che non sia già stato detto? Prima di tutto bisogna dire una cosa ovvero che non mi ha entusiasmato come la prima serie ma, temo, sarebbe stato impossibile; non per carenze del film o altro ma solo perché quando vidi al cinema la prima serie ero un bambino e quegli effetti speciali, quelle storie e quelle idee mi colpirono come un missile fotonico.
Certo oggi, a 33 anni mi lascio impressionare di meno, sono più critico e mi metto a vedere delle cose che magari anni fa non avrei guardato nemmeno se me le avessero indicate, non avrei mai guardato al fatto che l'intervento del computer nel film era troppo pesante e si vedeva troppo.
La reggia è troppo manipolata e per quanto perfetta suona falsa erano molto meglio gli scenari realizzati a mano dei primi film.
Lo stesso discorso vale per il criticatissimo Jar Jar, personaggio che a parte la realizzazione tecnica, a me è piaciuto molto. E' un po' la trasposizione di Paperino nel futuro, gli va' tutto storto però alla fine è il più simpatico ed oltre a tutto serve a sdrammatizzare gli altri Supermen.
Ma procediamo con ordine.
All'inizio si scopre, con i classici titoli che scorrono (che emozione rivederli però, eh?), che la nascita di tutto il bordello galattico è un problema di tasse; può sembrare un escamotage un po' riduttivo ma bisogna considerare che, a parte tutto, anche gli Stati Uniti d'America sono iniziati per una questione simile.
Non so se questa idea è originale del libro o è della sceneggiatura, faccio un mea culpa, non li ho letti i libri ma d'altronde non si può leggere tutto; ma a parte il giudicarla in se' stessa fa subito notare la voglia degli autori di rendere l'insieme meno favola e più reale.
La stessa voglia ci colpisce poi come uno schiaffo quando si scopre che La Forza la percepisce solo chi ha una differenza biologica, ovvero i midichlorian.
Se da una parte si può trovare buona e coraggiosa la scelta di trasformare un'abilità mistica in una cosa fisica dall'altra la cosa è in controtendenza rispetto alla voglia di misticismo americano per il quale come minimo devi essere buddista, abitare in case che rispettano le regole del Feng Shui e curarti con i cristalli senza però pensare che probabilmente la tua Aura personale possa affogare negli hamburger e nel burro di arachidi.
Devo dire che però mi dispiace un po' di questa scelta, ho perso la speranza di diventare un Jedi, non credo di avere abbastanza midichlorian (anzi qualcuno sa di un buon laboratorio di analisi per controllare?).
Alcune scene le ho trovate molto belle e con delle idee interessanti, anche se magari saranno prese da chissà dove (ad esempio l'emozionante corsa degli sgusci, secondo me, è Ben Hur), ma in particolare mi è piaciuta l'idea della riunione del Senato galattico, è difficile la realizzazione di un congresso con così tanti rappresentanti e renderla credibile.
Mi aspettavo di più da Natalie Portman, ma forse è proprio la sua parte che concede poco, è difficile riconoscere in lei la bravissima bambina di Leon (film mitico) ma per noi italiani è difficile dire se un interprete è bravo o meno visto che dovremmo dire soprattutto se il suo doppiatore è bravo o meno.
Si potrebbe continuare all'infinito sui commenti ma ognuno ne pensi quello che vuole del film in oggetto, per quanto mi riguarda, pur essendo convinto che non è un film di quelli che fanno epoca, mi sono divertito per due ore, quando è finito ho pensato: "Mannaggia già finito"; e quando uscirà il prossimo episodio mi andrò a vedere anche quello. Sempre con molta calma come al mio solito.

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Pochi attimi sono sufficienti per darvi un fisico da modella.

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"La scienza della fantascienza" di Renato Giovannoli

di Massimo Mongai


La mia copia di questo libro e' in mio possesso dal 1995 anche se la primissima edizione e' addirittura del 1991.Qui sotto trovere la introduzione e l'indice che ho "scannato" direttamente dal libro, sperando di non incorrere nelle ire della Bompiani.
Avrei volentieri scannato e pubblicato sul sito tutto il libro se non fosse stato ancora in commercio. Per lo meno questo e' quello che mi dice Alice CD, consultato alla Biblioteca di Storia di Palazzo Mattei a Roma (il CD in questione e' quello che da' appunto informazioni sui libri in commercio in Italia e che si trova in tutte le grandi librerie).
Dato che indice ed introduzione dicono gia' tutto, e' inutile vi dica altro. Andate a comprarvelo, anche se probabilmente dovrete ordinarlo ed aspettarlo per un po'.
Se qualcuno di voi conosce Giovannoli gli faccia i miei complimenti e gli dica che mi farebbe piacere fargli leggere le mie cose.
Questo suo libro e' piu' un saggio che altro, ma secondo me si legge come fosse un romanzo.A parte il fatto che e' sempre un buon modo per ispirarsi o per vedere come Asimov o Farmer hanno risolto questo o quel problema fanta-scientifico.
Buona lettura.

Breve biografia

Renato Giovannoli, nato nel 1956, si e laureato nel 1979 con una laurea in semiotica. Oltre a una primitiva edizione di questo libro ( 1982), che ora appare completamente riscritto, ha pubblicato come curatore Hic sunt leones. Viaggi straordinari e geografia fantastica ( 1983, con Omar Calabrese e Isabella Pezzini) e Saggi sul Nome della rosa (Milano, Bompiani, 1985). Presso Bompiani ha pubblicato anche, nel volume collettivo Leggere i Promessi sposi (1989, a cura di Giovanni Manetti), il saggio L'innominato vampiro, dove vuole dimostrare che il romanzo di Manzoni appartiene al genere "gotico"

Introduzione

Questo non e' un libro di storia della fantascienza, ne un'enciclopedia fantascientifica, ne un libro sull'attendibilita scientifica della fantascienza.

Semplicemente questo libro fa un catalogo delle principali "idee" fantascientifiche, e finisce col mostrare che:

(i) La fantascienza produce teorie autonome rispetto alla scienza "ufficiale": per esempio quelle, convenzionalmente accettate (o comunque discusse) dalla comunita' degli scrittori di fantascienza, implicate dalle idee di "iperspazio" e di "macchina del tempo".

(ii) Queste teorie tendono a interagire e a formare di conseguenza un sistema (fanta)scientifico abbastanza coerente e omogeneo. Per esempio, la teoria degli "universi paralleli" puo essere considerata una soluzione dei paradossi cui conduce l'idea di un viaggio nel tempo. In generale, temi fantascientifici in apparenza dissimili possono rivelarsi casi particolari di una stessa "teoria unificata" (per non parlare della semplice compatibilita di due teorie i cui effetti narrativi vengono sommati in uno stesso racconto).

(iii) Il sistema della fantascienza non e' chiuso; ferma restando la sua sostanziale autonomia, la fantascienza non cessa di riciclare frammenti di dibattito scientifico e filosofico (e anche, spesso, frammenti di cultura pseudoscientifica e di cattiva filosofia), e viceversa le scienze "vere" non sembrano del tutto immuni dall'influenza dell'immaginario fantascientifico.

(iv) La logica del sistema della fantascienza si sviluppa nel tempo attraverso vere e proprie rivoluzioni (fanta)scientifiche e una teoria (un"'idea") puo essere abbandonata e sostituita da una teoria piu efficace. Tale "efficacia" sembra potersi definire, in genere, per mezzo di criteri formali (coerenza logica, economia concettuale...), anche se talvolta pno essere rilevante l'influsso di una nuova teoria o scoperta scientifica. Mai, comunque, la verifica sperimentale ha l'ultima parola in fantascienza. Anche per questa ragione, spesso le rivoluzioni fantascientifiche restano irrisolte e due paradigmi alternativi continuano a fronteggiarsi. Cosi', in molti casi ho registrato piu' soluzioni di uno stesso problema, distribuibili da un asse che separa un'epistemologia "neopositivista", tipica della fantascienza dell"'eta d'oro" (1938-1950) e degli autori che hanno esordito in quel periodo (Asimov, Heinlein), da un'epistemologia "critica" e tendenzialmente scettica, che si interroga sui limiti e sui rischi del "metodo scientifico", affermatasi a partire dagli anni Cinquanta (Sheckley, Dick).

Questo, dunque, non e' un libro di storia della fantascienza, ne un'enciclopedia fantascientifica, ne un libro sull'attendibilita scientifica della fantascienza. Tuttavia, poiche' la logica della fantascienza si sviluppa nel tempo attraverso vere e proprie rivoluzioni fantascientifiche, assumera' talvolta una prospettiva storica. (E, in un certo senso, aspirerebbe a essere una storia astratta e formale della fantascienza.)

Poiche' intende fornire una cartografia delle teorie immaginarie che costituiscono il genere letterario "fantascienza", tendera' ad assomigliare all'enciclopedia di un mondo fantastico. Ma gli somigliera' soltanto, dal momento che l'elenco di esempi che ho scelto per condurre questa immagine e' lungi dall'essere completo. D'altra parte e' sensato supporre che la fantascienza, proprio in quanto genere, sia un processo ergodico, tale cioe che "ogni campione ragionevolmente ampio tende ad essere rappresentativo dell'intera sequenza".
Spero insomma di aver predisposto una sorta di casellario nel quale altri potranno inserire i racconti che non ho letto (e al quale naturalmente potranno aggiungere nuove caselle).

Poiche', infine, la fantascienza ingloba spesso frammenti di dibattito scientifico reale e, viceversa, le scienze "vere" non sembrano del tutto immuni dall'influsso dell'immaginario fantascientifico, questo libro sconfinera' spesso nel territorio di quelle discipline scientifiche i cui metodi e risultati appaiono piu' simili a quelli della fantascienza. E se non riuscira' a essere un libro sull'attendibilita scientifica della fantascienza, perlomeno mostrera' qualche esempio della fantascientifica inattendibilita' della scienza.

Ringrazio tutti gli amici che con suggerimenti e spiegazioni mi hanno aiutato a scnvere questo libro: Roberto Bergamini, Riccardo Capovilla, Antonio Caronia, Angelo Fabbri, mia sorella Manoela, soprattutto Ettore Panizon e Sandro Vaienti che di alcuni paragrafi sono veri coautori. Un grazie particolare a mia moglie Maria Sole.


Indice

I. ROBOT, CYBORG, ANDROIDI

I. 1 La sindrome di Olimpia e il morbo di Frankenstein

I.2 Robopsicologia matematica
I.2. 1 Le tre leggi della robotica e i dilemmi insolubili
I.2.2 Il dilemma insolubile della robopsicologia
I.2.2. 1 Primo corno: robot troppo ubbidienti
I.2.2.2 Secondo corno: robot troppo liberi

I.3 Le evoluzioni biomeccaniche
I.3.1 Dalla macchina all'organismo, e ritorno
I.3.2 Il cyborg
I.3.3 Gli androidi, o i Simulacri

II. ALIENI E MUTANTI

II. 1 L'alieno come rompicapo biologico
II. 1.1 "Trovare il punto debole"

II.1.2.1 Sesso e riproduzione. Elementi di genetica venusiana
II.1.2.2 Simbiosi e parassitismo
II.1.2.3 Organismi collettivi, o"gestalt"

II.1.3 Fantascienza ed evoluzionismo
II.1.3.1 I1 darwinismo di Wells
II.1.3.2 L'uomo, l'alieno e la legge della predazione

II.2 I mutanti

II.3 L'alieno come forma informe
II.3.1 La Cosa, ovvero l'Innominabile
II.3.2 L'alieno metamorfico
II.3.3 Fantascienza e "divenire"

Appendice a II.3. I1 caso Solaris

II.4 L'alieno come rompicapo linguistico

Appendice a II.4. Alcune lingue aliene

III. L UOMO E IL SUPERUOMO

III.1 I1 trapianto dell'anima
III.1.1 Scambio mentale. - Psionica e quantistica psiconeurologica
III.1.2 Pluralita di anime in un unico corpo
III.2 I1 superuomo, o il Signore del Linguaggio
III.2.1 La grammatica del mondo
III.2.2 Dalla Semantica Generale alla dianetica

III.3 Linguaggio e societa'

III.4 L'homo gestalt e i superlinguaggi sistemici


IV GEOMETRIE CONGETTURALI E METAFISICHE

I Altre dimensioni dello spazio
IV.I.1 La quarta dimensione
IV.1.2 Mondi a due dimensioni
IV.1.3 I mondi a due dimensioni come propedeutica alla quarta dimensione
IV.1.4 Kant, Wittgenstein e la mano del signor Plattner
IV.1.5 Una casa a quattro dimensioni. L'ipercubo, o tessaratto
IV.1.6 Piu' di quattro dimensioni

IV.2 La forma sbagliata. Fantascienza e architettura

IV.3 "La magia e' una geometria"

V. BREVE STORIA DELL'ASTROGAZIONE

V.1 I1 problema dei viaggi interstellari. Soluzioni provvisorie
V.1.1 Astronavi "generazionali", "animazione sospesa"
V.1.2 Gli effetti temporali della relativita' ristretta: il paradosso dei gemelli
V.2 I presunti effetti endocronici della tiotimolina
Appendice a V.2. La tiotimolina: aspetti tecnici e bibliografia
V.3 La soluzione definitiva: l'iperspazio
V.3.1 L'iperspazio in fantascienza
V.3.2 L'iperspazio in fisica: i "ponti di Einstein-Rosen" o wormholes spazio-
temporali
V.3.2.1 Come costruire un ponte di Einstein-Rosen
V.3.2.2 Un "censore cosmico" chiude l'accesso ai ponti?
V.3.3 I wormholes in fantascienza
V.3.4 "Pieghe"spazio-temporali

V .4 Viaggi FTL. - I tachioni

V 1. LE MACCHINE DEL TEMPO

VI.1 I fondamenti fisici dei viaggi nel tempo
VI.1.1 II tempo come quarta dimensione
VI.1.2 I1 "cono di Minkowsky" e come rovesciarlo. - Ancora sui wormholes
VI.1.3 L'antimateria nei "diagrammi di Feynman"
VI.2 Antitempo
VI.3 Tempo fermo
VI.4 Paradossitemporali
VI.4.1 Formulazione debole: il paradosso del fiore
VI.4.1.1 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore
VI.4.1.2 Macchina del tempo e filosofia: i viaggi temporali sono "logicamente possibili"? Catene causali chiuse
VI.4.1.3 Topologia dei viaggi nel tempo. Viaggi nel tempo senza raddoppiamento del viaggiatore
VI.4.1.4 I1 raddoppiamento del cronoviaggiatore come germe di una moltiplicazione infinita
VI.4.2 Formulazione forte: il paradosso del nonno
VI.4.2.1 Inevitabilita dei paradossi causali
VI.4.2.2 L"'accettazione del paradosso". Cambiare il passato
VI.5 Verso una soluzione dei paradossi temporali
VI.5.1 Eternita' e onnipotenza
VI.5.2 Tempo a piu' dimensioni

VII. UNIVERSI PARALLELI
VII. 1 Preistoria degli universi paralleli. Mondi subatomici
VII.2 La teoria standard degli universi paralleli
VII.2.1 Gli universi paralleli come metafisica combinatoria
VII.2.2 L'albero dei mondi. - L'ucronia
VII.2.3 Aspetti particolari della teoria
VII.2.3.1 Mondi adiacenti e diffcolta' che comporta il distinguerli
VII.2.3.2 Comunicazione tra mondi con leggi fisiche diverse
VII.3 Universi paralleli, letteratura, logica dei mondi possibili
VII.4 Gli universi paralleli in fisica
VII.5 Universi paralleli, percezione, psichiatria

VIII. IL DIO DEL PIANO DI SOPRA
VIII. 1 Fantascienza "teologica"
VIII.2 Variazioni sul tema del sogno
VIII.2.1 Teologia e psicopatologia
VIII.2.2 Fantascienza e idealismo
VIII.3 Variazioni sul tema del demiurgo
VIII.3.1 Dalla congiura universale agli universi artificiali
VIII.3.2 Fantascienza e gnosticismo

IX. ONNIPOTENZA DELLA LOGICA, IRRIDUCIBILITA' DEL CAOS
IX. 1 Storiografie predittive
IX. 1.1 II controllo della storia attraverso le scienze sociali
IX. 1.1. 1 Psicostoriografia
IX.1.1.2 Altri esempi: sociologia computerizzata, sociodinamica, antropologia culturale interplanetaria
IX.1.2 Spazioanalisi
IX.1.3 Algebra escatologica
IX.2 Giochi e guerre
IX.2.1 Una teoria matematica del Partito rivoluzionario
IX.2.2 Fantascienza e Teoria dei Giochi
IX.2.2.1 Strategia minimax
IX.2.2.2 La teoria della ricerca e i giochi di coordinazione
IX.2.2.3 Il gioco ideale
IX.3 Metalogica e calcolo modulare
IX.4 Due paradigmi a confronto
IX.4.1 La fantascienza neopositivista
IX.4.2 La fantascienza critica

Giovannoli Renato
La scienza della fantascienza
PREZZO: lire 19.000
CODICE ISBN: 45217035
EDITORE: Bompiani
COLLANA: Strumenti
EDIZIONE: 1998
FONTE: http://www.rcs.it/libri/catalogo/rcs/catalogo.htm