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La Fantascienza che ci è piaciuta

di Marino De Pascalis

Titolo : Tre millimetri al giorno (The shrinking man)
Autore: Richard Matheson
Traduzione di Elasia Rossetto
Urania n. 277 del 11 marzo 1962

Quando Alfred Hithcock ha avuto bisogno di un buon sceneggiatore per il suo film "Gli uccelli" qualcuno non ha avuto dubbi su chi indicargli e gli ha fatto il nome di Richard Matheson. Il grande regista ha quindi incontrato lo scrittore, ma sembra che l'incontro non sia stato idilliaco, soprattutto a causa di uno dei suggerimenti di Matheson, e cioè quello di non far mai vedere gli uccelli nel film, ma farne solo intuire la presenza.

La collaborazione finì improvvisamente in quel momento e questo forse ci ha privati di un'altra versione de " Gli uccelli". Che Hithcock non sia riuscito ad apprezzare Matheson non toglie nulla al fatto che comunque i lettori di SF lo abbiano invece apprezzato e pure molto. La prosa di Matheson è fortemente inquietante, fatta più di sottili richiami a terrori inconsci che a scene terrifiche e spettacolari. L'autore si concentra su pochi elementi che usa magistralmente come leva per sollevare il velo sottile delle sensazioni consce del lettore per metterlo a contato delle sue paure più segrete. La sua maestria è talmente evidente che persino Stephen King ne ha subito l'influenza in alcuni dei suoi racconti e romanzi. E questo è sicuramente un biglietto da visita di tutto rispetto.

Uno dei suoi libri "I am legend" è ormai un vero e proprio testo cult, ed ha originato due riduzioni cinematografiche, la prima "L'ultimo uomo sulla terra" con V. Price , poi "Occhi bianchi sul pianeta Terra" con Charlton Heston ed infine ha influenzato " La notte dei morti viventi" di G. Romero.

Il libro di cui parlo ora forse non è famoso come "I am legend", anche se pure da questo hanno tratto un film, ma è senz'altro uno dei migliori di Matheson: " Tre millimetri al giorno" Anche qui c'è un solo elemento inquietante, una strana barriera di spuma candida che la barca di Scott Carey attraversa in un caldo giorno di estate. Scott Carey è un uomo normale, che vive la vita comune di tanti altri uomini normali, con una moglie, una figlia, una casa, un gatto e un'automobile Ford. Ma passare attraverso quella spuma rivoluziona drammaticamente tutto il suo monotono tran-tran. Già a pagina due del libro il lettore stupito affronta con Carey una delle terribili emergenze causate dal rovesciamento del suo mondo " Il ragno veniva verso di lui sulla sabbia fredda, ballonzolando sulle zampe filiformi. ….. L'uomo si sentì paralizzato…" Il ragno che ballonzola sulla sabbia non è una tarantola, ma un comune innocuo ragnetto. Allora perché Carey si sentì paralizzato? Il motivo costituisce la geniale trovata di Matheson: la spuma di prima ha avuto un terribile effetto su di lui e gli fa perdere tre millimetri al giorno della sua statura. In poco più di un anno e mezzo la sua altezza si azzererà. Nel frattempo situazioni per noi normali come la comparsa del gatto di casa, di un topo e poi anche del ragnetto di prima costituiscono per Carey situazioni di massimo pericolo. Carey vive in una casa da bambole e paventa l'ultimo giorno della sua vita quando i suoi ultimi tre millimetri si annulleranno, annullando anche la sua persona.

Non svelo il finale per coloro che volessero prendere in mano questo bellissimo libro.

Matheson, a parte l'episodio con Hithcock, ha collaborato anche con Spielberg ( nel film Duel, dove la figura del camionista, che non si vede mai durante tutto il film, acquista una dimensione quasi infernale), ma non è il solo caso di collaborazione cinematografica.

Tra i suoi molti racconti, tutti esempi lampanti della sua geniale capacità di creare situazioni limite partendo da poche semplici premesse, c'è da segnalare "Il dispensatore", un racconto sicuramente emblematico e che produce sui lettori reazioni molto contrastanti.

Ecco una trama succinta: Il protagonista, cioè il dispensatore, si trasferisce in un nuovo quartiere della città e prende possesso di una nuova casa. In poco tempo simpatizza con le famiglie vicine alla sua abitazione. Nel giro di due mesi riesce però a mettere gli abitanti del quartiere l'uno contro l'altro, prima con scherzi di cattivo gusto, ma poi con azioni che peggiorano sempre più in intensità fino alle ultime trovate diaboliche che sfoceranno in un finale tragico. A questo punto, il dispensatore si trasferisce in una nuova casa, in un nuovo quartiere, per riaprire la sua tragica sequenza di azioni innominabili. Ma prima apre un grosso registro ed a pagina 700 annota puntigliosamente tutta la sequenza degli eventi appena conclusi.

Che tale racconto abbia un non piccolo impatto sui lettori è intuibile quando si legge "Cose Preziose" di Stephen King, che deve molto a questo racconto di Matheson.

Marino De Pascalis