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Minority Report & "La corazzata Potiomkin"

ovvero Dick, il Giovane Holden e le personali antipatie dell'autore (MM)

Allora...

Chi mi conosce sa (lo dico spesso anche in pubblico da anni, e trovo spesso gente che mi dice: meno male) che non amo non tanto Dick quanto il mito di Dick, nel senso che ritengo sia un autore sopravvalutato, e pure un po' noioso. Un bel po' noioso.

Avendo deciso di andare a vedere "Minority report" mi sono andato a documentare alla BNCR (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, se non la conoscete, date retta frequentatela) ed ho cercato un romanzo in particolare di Dick e cioè "Confessioni di un artista di merda" romanzo notissimo, non di FS ma "mainstream", scritto nel '59 e pubblicato nel '68.

Ho scelto questo e non altri un po' per caso un po' per curiosità, perché non lo avevo mai letto e perché è stracitato nelle biografie quasi mistiche su Dick (e da cui i francesi hanno anche tratto un film una decina di anni fa).

L'ho letto e mi sono "storto": non mi è piaciuto, mi ha irritato, mi ha riproposto la stessa domanda che mi pongo su Dick e cioè ma perché piace tanto; ma mi è venuta anche in mente un'altra immagine e cioè mi ha ricordato "Il Giovane Holden" di Salinger, altro libro stramitizzato dalla cirtica letteraria e che mi è sempre sembrato anch'esso sopravvalutato.

Ora divago ma abbiate fede la Fs c'entra.

Ho letto "Il Giovane Holden" secondo i canoni: ho scoperto verso i vent'anni che era uno di quei libri che bisogna leggere, l'ho letto e non ricordo nemmeno che impressione mi avesse fatto, il che vuol dire che non mi deve esser piaciuto. Poi vedendo "Sei gradi di separazione" un film di qualche anno fa in cui Holden è stra-citato (in realtà è, semplificando certo, la storia di un "giovane Holden afroamericano coatto" interpretato da Will Smith, quello di MIB I e II, vedete che ci avviciniamo?) e mi è venuta voglia di rileggerlo, l'ho ricomprato (perché nelle decadi passate dalla prima volta me lo devo essere venduto) e stavolta non solo non mi è piaciuto, mi ha fatto proprio venire i nervi: è una storia strana, di un demente ("un deficiente" secondo Sciascia, dice Irene Brignardi su Repubblica di qualche giorno fa) senza molto senso, triste, depressiva. E mi sono detto (mi dissi all'epoca), ma perché è considerato un capolavoro?

Ripeto: "l'artista di merda" di Dick mi sembra quasi una copia del Holden Caulfied, solo ambientato in California anziché nel New England, dieci anni dopo, a 35 anziché 16 anni, ed in un'altra classe sociale, la "white trash" (la "mondezza bianca", i bianchi poveri americani) anziché i wasp.

Ripeto: sono prevenuto, di Dick mi piacciono i racconti minori, quelli veramente fantascientifici e non i romanzi Fs che mi sembrano criptoproustiani.

E, forte di queste considerazioni pregiudiziose, più che mai prevenuto, sono andato a vedere "Minority report".

Che è BELLISSIMO!

E' un vero film di FS, strapieno di effetti speciali (e sì che io odio i film di FS pieni di "effettoni-rumoroni-capitomboloni" in cui la storia scompare, come ho già scritto su NL) e con diverse cose che mi sono piaciute: c'è tanta FS vera, c'è la storia, c'è l'assassino, c'è la trama complicata e mi ha fatto saltare sulla poltrona almeno un paio di volte (non vi dico quando per non togliervi il gusto della sorpresa; poi se non saltate, oh, beh, de gustibus non est sputazzellam!).

Adesso la questione è doppia:

-piacerà agli appassionati di Dick?

-quanto è fedele rispetto all'originale?

Sulla prima domanda faccio due considerazioni:

-che stia piacendo al pubblico è fuori discussione: è uscito a Roma dieci giorni fa in 20 sale ed è passato a 28, il che vuol dire incassi da capogiro, nel resto d'Italia dev'essere la stessa cosa

-non so cosa ne stiano dicendo nel fandom (giuro, non ri/leggo nemmeno quello che scrivo io figuratevi se leggo quel che scrivono gli altri; sono uno snob? Forse ma non credo, è che il fandom è abbastanza monocorde e noioso) ma scommetto che gli appassionati diranno che ha tradito il testo, non è fedele allo spirito et coetera. Se qualcuno me lo vuole confermare, ci scriva e pubblicheremo qualunque articolo in materia.

Sulla seconda, altre due considerazioni:

-Dick è regolarmente tradito nei film; registi e sceneggiatori ne prendono solo uno spunto e lo rielaborano (il caso più clamoroso è "Total Recall" in cui del racconto originale, divertentissimo e allegro, è mantenuto solo un 1%) e ne fanno quello che gli pare, aumentando però la fama di Dick FUORI del fandom e comunque dei lettori di FS (che sono molti di più dei frequentatori del fandom)

-In "questo" film non so quanti siano i tradimenti, ma suppongo tanti: non fosse altro perché il film è a lieto fine, anzi addirittura con "tre lieti fini" e da quel che so di Dick il lieto fine non gli piaceva, poraccio. Chissà cosa direbbe oggi di questo come degli altri film e soprattutto cosa direbbe della barca di soldi di diritti d'autore che si godono i suoi figli e lui non si è nemmeno lontanamente sognato mai!

Venti anni fa andava di moda Bradbury, soprattutto il suo "Cronache Marziane" che lui ha sempre detto NON essere fantascienza; in una recente intervista ha ripetuto che l'unica cosa di FS che ha scritto è "Fahrenheit 451" (o 541?mah...) film che lo ha lanciato perché il regista era Truffaut (o Godard? Mah...) per altro il film era molto fedele al romanzo.

Kevvordì?

Che per trarre buoni film di FS dai romanzi di FS bisogna tradirli? O rispettarli?

Mah...

Che c'entra la "Corazzata Potiomkin"?

Beh, niente, in realtà, è che avevo deciso il titolo nel redigere l'indice di NL perché avevo pre-giudicato il film e volevo scrivere che come diceva Fantozzi la Corazzata-Minority era una boiata pazzesca. Eh, cosa ci volete fare, ero prevenuto, ma almeno lo ammetto e per di più sono capace di cambiare idea , io.