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Storia e cronologia del Necronomicon

di Sebastiano Fusco

I. Storia del "Necronomicon"

Titolo originale Al Azifazif è il termine impiegato dagli arabi per designare quei suoni notturni (prodotti dagli insetti) ch’essi supponevano essere l’ululato dei dèmoni [1].

Composto da Abdul Alhazred [2], un poeta folle [3] di Sanaà, nello Yemen, che si dice sia fiorito durante il periodo dei califfi Ommiadi [4], intorno al 700 d.C. Visitò le rovine di Babilonia e le cripte sotterranee di Memphis [5], e trascorse dieci anni in solitudine nel gran deserto meridionale d’Arabia: il Roba el Khaliyeh o "Spazio vuoto" degli antichi, e "Dahna" o deserto "Crèmisi" degli arabi moderni, ritenuto dimora di spiriti malvagi che lo vigilano e di mostri mortiferi [6]. Di questo deserto molte strane e incredibili mirabilie sono narrate da coloro che affermano d’esservi penetrati [7]. Nei suoi ultimi anni Alhazred prese residenza in Damasco, dove il Necronomicon (Al Azif) fu scritto, e della sua finale morte o scomparsa (738 d.C.) molte cose terribili e contraddittorie vengono narrate. È detto di lui da Ebn Khallikan (biografo del dodicesimo secolo) che sia stato ghermito in pieno giorno da un mostro invisibile, e orrendamente divorato di fronte a un gran numero di testimoni gelati dal terrore [8]. Della sua follìa varie cose si raccontano. Affermava d’aver visto la favolosa Irem, o Città delle Colonne, e di aver trovato sotto le rovine d’un certo villaggio senza nome nel deserto gli sconvolgenti annali e i segreti d’una razza più antica dell’umanità [9]. Era indifferente alla religione musulmana, poiché adorava entità sconosciute che chiamava Yog-Sothoth e Cthulhu [10].

II. Cronologia

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