Il Foglio di Fantafolio |
Il ragazzino si apriva rumorosamente la strada sul letto fangoso del torrente. A ogni passo, i suoi piedi cavavano un risucchio osceno dalla mota. Con un gesto rapido, ogni tanto tirava su un ranocchio servendosi di una reticella, e lo gettava in un recipiente che portava a tracolla. Erano tre ore che andava a caccia di esemplari per la sua collezione di anfibi da mettere sotto spirito. Presto sarebbe tornato a casa: il sole si avviava al tramonto, e cominciava a far freddo. D'improvviso, si accorse di non essere solo.
"Salve, signore? Che sta facendo?"
"Più o meno quello che fai tu", rispose la figura davanti a lui. Il volto era semi-coperto dal cappuccio della giacca a vento, ma si intravvedeva la bocca piegata in un sorrisetto ironico.
"Anche lei colleziona rane?"
"Non precisamente rane", fece l'altro.
Il cappuccio gli cadde sul collo, scoprendo il volto da batrace e le branchie frementi d'eccitazione. E gettò la rete così rapidamente che il ragazzo neanche si accorse di finire nel sacco che l'altro si portava appresso, insieme con gli altri esemplari.
Frank August Short