Nigralatebra (logo)Il Foglio di Fantafolio

Ho ricevuto questa cortesissima lettera da Mario Farneti in risposta ad un mio articolo sul suo libro nel numero scorso di NL. Mi sembra completi perfettamente l'articolo stesso e quindi la pubblichiamo volentierissimo.

MM

Caro Massimo,

sarò sintetico, perché sto per ultimare "Occidente 2" e risparmio energie per le polemiche prossime venture.

Accetto le tue critiche di tipo formale riguardo al mio romanzo: troppo pieno di cose. E' vero. Non risponde ai canoni della FS. E' vero. E' stato un caso letterario. E' vero. Con quest'ultima affermazione, mi pare ti sia risposto da solo ed abbia anche risolto l'annosa polemica.

Ritengo meno accettabile il fatto che io m'identifichi col mio personaggio, Romano Tebaldi, in quanto fascista. Non è esatto, m'identifico col mio personaggio, in quanto coerente. Niente di più. Il Mussolini di cui parlo io, non è mai esistito, ed è anche molto distante da quello vero: non ha emanato le leggi razziali, non si è alleato coi nazisti, non ha partecipato alla II Guerra Mondiale. Certamente un Mussolini di questo genere, simpatico e pimpante, seppure dittatore, sarebbe stato molto meglio accettato dalla gente (che, fino ad un certo momento, ahimé, ne ha accettato uno ben peggiore). Forse nessuno avrebbe mai avuto la forza e il coraggio di spodestarlo. Dopo morto gli avrebbero intitolato vie e piazze, come le hanno intitolate a Lenin. Ti dirò di più: tra qualche secolo (non voglio dire decennio...) qualcuno arriverà ad intitolare a lui il corso principale della città e le vie traverse... a qualche esponente delle BR. Perché? Perché la Storia, giustamente, è altra cosa rispetto alla politica e non deve dare ragione a nessuno. Deve solo analizzare gli eventi per quello che sono stati e raccontarli, senza filtrarli attraverso un'ideologia. Se fai una passeggiata per il quartiere Prati di Roma, vedrai che esiste una Via Silla e una Via Caio Mario; un Viale Giulio Cesare e una Via Pompeo Magno. Pensa che scandalo sarebbe stato ai loro tempi!

Da parte mia non avrei potuto immaginare un'ucronia fascista, senza immedesimarmi, senza entrarne a far parte, senza dover rinunciare a qualsiasi strumento critico-ideologico. E' questo che mi fa apparire giustamente (e lo affermo con la massima ironia) "uno di destra".

Il mio libro non esalta la mistica fascista, ma la mistica e basta. Tu sei un antimistico, io un mistico, non per niente sono nato in Umbria (anche San Francesco era uno di destra...).

T'invito poi a leggere tra le righe il mio romanzo (p.e.: perché Scelba, tanto per citarne uno, è ministro degli Interni anche con Mussolini...?) e raffrontarlo con la realtà attuale. Tu affermi che in un regime fascista io non avrei mai potuto esprimere il mio pensiero liberamente. E' vero, ma io ti ribatto che in una società dominata dai mass media come la nostra, il poter esprimere liberamente le proprie idee non conta niente. Se non hai un "balcone mediatico" non ti vede e non ti conosce nessuno. Accidenti, siamo ritornati ai balconi...!

C'è poi bisogno delle "adunate oceaniche", di mussoliniana memoria, quando da uno qualunque dei telegiornali e talk-show pubblici o privati si può parlare contemporaneamente a (e non con) milioni di persone?

Allora, Dio mio, dov'è la differenza?

Meditiamo tutti, ragazzi!

Adesso ti saluto e ti ringrazio per lo straordinario spazio che hai così gentilmente concesso al mio libro. Ti annuncio, con piacere, che il prossimo ottobre uscirà la seconda edizione, riveduta e ampliata con un nuovo capitolo, che, vista la tua matrice ideologica, t'interesserà molto... A Novembre, invece, sarà in libreria il secondo episodio di "Occidente".

Ritorno di corsa al mio amico Tebaldi, che è alle prese con una brutta e intricatissima avventura e devo tirarlo fuori in tempo per pubblicare il libro!

Un abbraccio

Mario Farneti