Nigralatebra (logo)Il Foglio di Fantafolio

Un Parere Personale

di Massimo Mongai

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Non ero mai stato prima ad una Italcon. Ero stato alla premiazione di due Premi Courmayeur nei quali ero stato finalista nel 1993 e 1994, a San Marino ed a Courmayeur, ma nient'altro.

Il fatto è che io non frequentavo il "fandom". Ero andato una sola volta ad un Festival di Film di FS al Planetario, a Roma nel 1975, ma ero andato a vedere il film e non altro. Però lì c'era gente, persone, cartelli, insomma una mini-convention. E non mi era piaciuta. Diciamola tutta: il fandom non mi piaceva. Non dico che fosse brutto o fatto male, dico che non mi ci trovavo. Tirava un'aria di chiuso, un po' da ghetto e non a caso. Così come non mi piacevano gli autori italiani...

Ho fatto una rapida sintesi di questa mia storia nel corso dell'ottimo intervento di Curtoni in cui si dicevano varie cose sulla storia della FS in Italia e specificamente sul Fandom. Ed ho notato che nel '75 a 25 anni avevo visto gente della mia età, al Planetario; ora, nel 2002, lì a Fiuggi sempre gente della mia età vedevo per lo più.
Solo che ora ho 52 anni.
Ma non sarà che il fandom non attrae giovani? E se sì perché?, ho chiesto a Curtoni, ma in realtà ai presenti in generale, dato che in effetti in sala c'erano i più noti fra i nomi della FS italiana.

Mi hanno risposto quasi indignati in tre o quattro dicendomi che non è vero, che i giovani ci sono, che fanno fanzine ed e-zine e che se non erano lì casomai era solo perché, essendo appunto giovani non avevano i soldi per venire a Fiuggi.

Nell'intervallo però qualcuno mi si è avvicinato e mi ha detto: "Hai ragione, i giovani non vengono da noi, vanno di là" alludendo ai locali dove si teneva la DeepCon. Cosa verissima, fra l'altro: la DeepCon era piena di ragazzi. E del resto a novembre a Lucca Comics, dove fra giochi e fumetti di Fs c'era buona parte del consumo di FS italiano, la stragrande maggioranza dei partecipanti era formata da under-20.

Io non so per certo quanto il fandom fosse rappresentato dalle persone presenti sabato nella sala dove ho seguito gli interessantissimi interventi di Lippi, Cutroni, de Turris ed altri. Penso che sia così però.

E penso che il "fandom", quello lì almeno, quello che si riunisce, sia ormai rappresentativo soprattutto di un gruppo di un centinaio di ultracinquantenni sparsi in tutta Italia che attraverso due tre meccanismi di base (soprattutto la autoreferenzialità assoluta) non fa altro che parlare di sé stesso, a sé stesso.

Casomai anche dicendo cose intelligenti, intendiamoci, e senza dubbio più intelligenti, precise e documentate di quelle che dico io. Non a caso sono loro che hanno fatto la storia di "questi" 30 anni di FS in Italia.

Ma quello è.

Io non ne faccio parte, se non per età.

Non ne faccio parte perché conosco tutta questa gente per lo più per nome, alcuni di persona, ma solo da un paio di anni, da quando abbiamo messo on-line NL. Non ne faccio parte perché non ne ho mai fatto parte; me ne sono tenuto fuori intenzionalmente. E ci sono entrato trascinato dalle circostanze. Da questo punto di vista sono se non un giovane un neofita. Riluttante però.

Intendiamoci: non è detto che i giovani solo perché tali siano bravi o meglio. Anzi. Solo che sono il ricambio. "Questo" fandom fra dieci quindici anni, venti al massimo non si riunirà più, per pura e semplice vecchiaia, stanchezza ed estinzione fisica.

"Questo" fandom ha tentato per 30 anni di diventare fenomeno se non di massa almeno non di nicchia (se proprio non vogliamo usare la parola ghetto) ma mi sembra non ci sia riuscito.

Nell'intervento di de Turris che riportiamo altrove, c'è la domanda spesso posta in riunioni di questo genere ed in una marea di articoli, pubblicazioni, commenti, luoghi comuni: perché non venivano o non vengono pubblicati autori italiani?

Domanda cui non viene mai risposto: nessuno sa veramente perché.Ve lo dico io.

Perché non vengono letti perché sono noiosi. O meglio non venivano letti perché lo erano. Oggi il tutto è un po' diverso. E' vero il premio Urania ha cambiato qualcosa.

Lo si può dire? Lo si può dire chiaramente che la FS italiana è stata per alcuni lustri "criptoprustiana" cioé noiosa, sciocca, snob? Con un desiderio piccolo borghese di emergere all'attenzione del grande pubblico, della letteratura di massa ma non con una vera e propria pulp-fiction o letteratura popolare e di consumo che dir si voglia, ma con una pallida imitazione di tematiche e stili "alti" e "colti" e "mainstream" travestiti da storia di FS e rivestiti di appiccicaticci stilemi fantascientifici? Della serie: "...sia ben chiaro che io non scrivo solo Fs , ma storie e romanzi contaminati..."

Cutroni ha detto all'inizio del suo intervento: "...è vera una cosa: siamo stati troppo litigiosi, ne devo chiedere scusa anche io...", più o meno, intendiamoci.

E' verissimo. E' ancora così. Siamo ancora molto "polli di lorenzo tramaglino". Il narcisismo è la regola costante del fandom e ci perderà nella mediocrità se non stiamo attenti

E dico "stiamo" e vorrei dire "state", e non lo faccio perché non voglio sembrare né snob né presuntuoso, e mi ci metto anche io.

Ci sto ancora per poco però.