Il Foglio di Fantafolio

I Giardini Cifrati,
un libro di Carlo Frabetti

di Luca Rinolfi

 

"I Giardini Cifrati", editore Diabasis, L.22.000.

Io ho letto il libro perché Marina Minicuci, traduttrice del libro stesso dallo spagnolo, è amica di entrambi e me lo ha passato.E devo dire che l'ho trovato un libro irritante.

Prima di tutto perché è senza dubbio un libro ottimamente scritto, che fa riferimento ad autori, romanzi, storie, modi di dire e pensare che fanno parte del mio patrimonio personale di letture. E al tempo stesso usa alcuni stilemi che possono essere perfettamente definiti di fantascienza.Tanto per dire c'è un super-computer che forse diventerà inteligente, c'è una macchina speciale che permette viaggi mentali o virtuali in altre realtà. Al tempo stesso, proprio per l'essere stato scritto così bene, viene pubblicato in una collana e da un editore che NON sono di FS. Quindi siamo nel pieno della FS criptoproustiana.

Il che può senza dubbio piacere a molti.

Questo è un libro che dimostra come le tematiche di Fs e/o "fantstiche" siano tematiche da mainstrem e non necessariamente da confinare nel ghetto del Fandom, che dio ne abbia pietà.

In genere questo tipo di tentativi abortisce miseramente (e per fortuna). Provoca spreco di energie, delusioni varie, confusione e si tira avanti con la FS "vera" scritta dagli americani quasi esclusivamente.

E quindi preferisco considerare questo libro, non di FS, ma mainstream con 'trucchi" FS. Così posso leggerlo con altro spirito.

Fra l'altro il libro mi ha spinto a cercare immagini di bosch che ben conoscevo, ma che ho letteramente riscoperto: sono convinto che Bosh fosse un fricchettone anni '60 che ha fattoun viaggio nel passato e c'è rimasto a dipingere. Il libro di Carlo mi ha fatto scoprire Vladimir Propp, che conoscevo solo di nome, per il suo famoso libro sulla "Morfologia della Fiaba", di cui in una pagina Carlo fa una sintesi ammirevole.Ed infine una bella constatazione che vi passo pari pari, molto da matematico (Carlo è un matematico).A proposito del fatto che a vlte i sogni, quelli veri, che facciamo di notte, si realizzano: considerando ad esempio che a roma ci sono più di 3.000.000 di esseri umani, i quali ogni notte sognano dalle tre alle cinque volte, e che ogni notte ci sono quindi minimo 15.000.000 di sogni, il che fa oltre 450.000.000 di sogni al mese e via di questo passo, è statisticamente inevitabile che alcuni (molti) si realizzino. Se così non fosse, dice Carlo, se non se ne realizzassero mai, questa sarebbe la prova scientifica dell'esistenza di Dio.Carino, no?

Marina mi ha portato a cena Carlo, così l'ho conosciuto. E' molto simpatico, ma non beve, non fuma e fa poco del resto. Io l'ho intervistato, via mail, appena è tornato in Spagna. E' decisamente poco prolisso.

D. Premesso che le definizioni lasciano il tempo che trovano, hai scritto un romanzo di fantascienza? oppure no? oppure fantastico e basta? come lo definiresti?

R. Direi che ho scritto un romanzo con parecchi elementi fantascientifici. O forse dovrei dire che in questo come in quesi tutto quello che scrivo c'è lo "sguardo fantascientifico", come c'è lo "sguardo matematico".

D. C'è sempre un complotto? di politici o di scienziati, di massoni o di scrittori?

R. C'è sempre il complotto automatico, spontaneo (ma anche machiavellico) dei cattivi, cioè dei ricchi.

D. C'è sempre una ossessione per una donna?

R. C'è sempre una ossessione (o due) per LA donna.

D. Come state messi in spagna quando a letteratura fantastica, fantasy e fantascienza? bene o male? produzione nazionale o produzione straniera?

R. Siamo messi male. Produzione nazionale, poca e scadente. Produzione straniera, parecchia, ma poco di buono. Direi che la cosa più interessante è quel po' di fantascienza underground e sovversiva che ancora (o di nuovo) spunta ogni tanto.