Il Foglio di Fantafolio

La FS com'era: i romanzi che mi sono piaciuti di pił: i due romanzi di Beam Piper: "Vichinghi dello spazio" e "Lord Kalvan di Altroquando"

di Massimo Mongai

Beam Piper era americano. Era perché è morto e purtroppo è anche morto suicida, non so perché, e per di più abbastanza giovane, sotto i 40 anni se non sbaglio ( "e se sbaglio mi corigirete").

Eppure è uno degli autori che ho amato di più, avendone letto solo due (ma non credo ne abbia fatti molti di più o che ne siano stati pubblicati molti di più in Italia).

E per l'esattezza un classico di Space Opera, "I Vichinghi dello Spazio" ed un classico dell'ucronia e dei mondi paralleli, "Lord Kalvan di Altroquando".

Il primo è un romanzo che rasenta il ridicolo o il kitch, se si vuole, ma così come lo fa "Casablanca". Tempo fa Umberto Eco a proposito di Casablanca ha detto, cito a memoria, se in un film metti una o due banalità o luoghi comuni, ne fai un film banale, se ce ne metti 100 ne fa un capolavoro mitico. Più o meno.E' il caso dei "Vichinghi dello Spazio".

La storia è presto detta: in un remoto pianeta in una remota area dello spazio (della Terra non si parla e non si sa nulla) su un pianeta a civiltà "nobiliare", cioè feudale ma con astronavi e disintegratori, viene uccisa subito prima del matrimonio la giovane sposa dell'eroe, ad opera di un altro nobile che fatto ciò (per gelosia e perché era lui che voleva sposare la ragazza) fugge e diventa un "vichingo dello spazio", ossia un pirata a tutti gli effetti. L'eroe, ripresosi dalle ferite, a sua volta, arma una nave, rinunziando alle sue origini ed insegue il fellone, di mondo in mondo, di astronave in astronave, diventando a sua volta un "vichingo dello spazio". Alla fine trova e punisce il fellone, diventa re di un nuovo pianeta, mette a freno i vichinghi , fonda una confederazione etc etc.

Banale? Una cifra. Ma si fa leggere che è una bellezza.

In "Lord Kalvan di Altroquando" invece l'eroe è un agente della polizia di Stato di uno Stato Unito, nel senso uno di quelli veri,USA, del "nostro" continuum. Per caso (un incidente provocato dalla polizia inter-temporale e inter-universo che controlla tutto) si trova coinvolto in un passaggio verso un altro continuum parallelo, in cui la Pennsylvania (? credo...) in cui arriva è una civiltà agro pastorale di stampo medioevale, tipo rinascimento italiano, in cui la casta dei sacerdoti cattivi ha il monopolio della polvere da sparo. Lui dopo un disorientamento iniziale, diventa un grande guerriero, insegna a tutti come fare la polvere da sparo, salva il signorotto locale che stava per essere eliminato, ed ovviamente le sposa la figlia, "la principessa".

Anche questo banale? Ma certo, ma che c'entra?

Sono due romanzi che sono come un bicchierone di acqua e vino bianco su una spiaggia assolata d'estate quando hai sete. Avete presente? O se volete un bel boccale di birra, sempre sulla spiaggia con un panino tipo rosetta e salame.

Certo, c'è di meglio. Un bicchiere di grignolino giovane, davanti ad una fettina di carne salmistrata sudtirolese talgiata sottile, d'inverno, e fuori c'è la neve. O un gran rosso di Montalcino davanti ad un arrosto di cinghiale e via facendo finta di essere dei raffinati gourmet.

Ma sulla spiaggia, d'estate , sotto il sole? E poi, a prescindere: ma potrò farmi "piacere" quello che mi pare? Può il piacere essere completamente avulso dalla cetegoria del "dovere"?

Questi due romanzi sono nel loro genere, perfetti. Si fanno leggere velocemente, gradevolmente, senza impegno. Puro genere e pura evasione. Di quelle classiche, di una volta, roba da primi anni '60.

Vi pare poco?