Il Foglio di Fantafolio

Harry potter e la pietra filosofale

di Carlo Benedetti


Non è un film di fantascienza ma di magia, ovvero letteratura fantastica in genere quindi possiamo comprenderlo nella nostra rivista senza uscire troppo dai nostri canoni.

Ho visto solo il film, i libri, purtroppo non li ho letti. Dico purtroppo perché il film mi ha fatto venire voglia di leggerli e credo che prima o poi lo faro'.

Non li ho letti perché mi sono lasciato trasportare da tutte le polemiche che stanno girando per il mondo in questo periodo, gente che dice di non leggere Harry Potter perché i suoi libri sono diseducativi, pericolosi perché diabolici, istigano al male, sono intrise di morte, odio, mancanza di valori e cattiveria etc. etc. non ultima quella di padre Gabriele Amorth, presidente dell' Associazione internazionale degli esorcisti che sostiene "In Harry Potter c' è la firma del re delle tenebre, il diavolo",e inoltre "Il risultato è una tacita accettazione dei personaggi meno cattivi che sono scambiati per buoni. In sintesi, libro e film sono imperniati sulla lotta tra la magia bianca e quella nera", ma prima di lui lo scorso anno l'associazione americana "Bible Belt" lo combatteva, e addirittura il provveditorato agli studi della Carolina del Sud prese in considerazione la richiesta di bando per i suoi libri, addirittura l'associazione dei libraria americana lamento' i tentativi di alcuni genitori di bandire quei testi dalle scuole, ma si sa gli americani come bigotti e reazionari non hanno nulla da invidiare a nessuno.

A confutazione sostiene Massimo Introvigne, studioso delle religioni "La letteratura popolare per l'infanzia ha sempre fatto ricorso a temi magici, da Biancaneve a Peter Pan, i satanisti dovrebbero dunque essere milioni".
Mi trovo concorde con questa ultima versione anche perchè libri non lo so' come possono essere ma il film mi sembra tutto meno che pericoloso, ovvero può esserlo come qualsiasi film indirizzato ai bambini, le reazioni dei bambini possono sempre sorprenderci.

Ovvero penso che il tanto decantato "bombardamento esoterico" che spaventa i religiosi, non solo oggi ma da sempre in tutte le forme dalla musica hai libri e così via; sia un po' esagerato in quanto allora che dire delle decine di manga giapponesi superviolenti oppure di tutte le fiabe in cui la fatina buona, compreso quella di Pinocchio, aiutano i bambini, ricordiamoci che noi ci facciamo tanti scrupoli i bambini guardano la storia, la fiaba.
Film che parlano di magia, di folletti, di maghi (buoni e cattivi) sono moltissimi, e nella fattispecie il mago Potter è un mago buono che combatte il male restando nello schema classico della tragedia (esso, essa e o' malamente), nella fattispecie rientra anche nel classico buddy movie, ovvero un gruppo di ragazzi che insieme combatte il male.

Il film nonostante sia lungo, circa due ore e mezzo, ti trascina, ti tiene sempre attento e non spaventa più di tanto (quindi adatto anche ai bambini, perlomeno nessun bambino sembra essersi spaventato).
Il film ha delle bellissime realizzazioni sia scenografiche che di effetti speciali merito di Bob Legato, montatore vincitore dell'Oscar per Titanic- ed anche in, in questo film, supervisore degli effetti visivi, le idee, che suppongo essere quelle dei libri visto il massiccio coinvolgimento della Rowling (autrice dei libri) nella realizzazione del film, sono belle ed originali non si ha nessuna impressione della solita minestra riscaldata tipica di molti film sia di fantasy che non.

L'attenzione dell'autrice, o perlomeno così corre voce, pare che sia stata rivolta non solo al film ma anche a tutti i gadget e similari venduti di contorno al film ed ai libri in quanto l'autrice non contenta di essere diventata, dall'alto delle sue 60 milioni di copie, la seconda donna più ricca in Gran Bretagna dopo la Regina si è fatta crociata di una indegna lotta "a difesa del copyright".

E' arrivata addirittura a imporre a due ragazzi quindicenni una di Singapore ed uno inglese che avevano osato registrare dei domini (www.harrypotternetwork.net ed www.harrypotterguide.co.uk) che contenendo il nome del piccolo mago "potrebbe confondere i consumatori e creare ulteriore confusione su caratteri, nomi e marchi associati", ma soprattutto sui marchi direi.
E poi, giustamente, perché sviare dal sito ufficiale, i cui proventi vanno in tasca all'autrice, i più di 1000 contatti giornalieri che la ragazzina di Singapore vedeva sul suo sito amatoriale e non commerciale, a che pro' perderli.

Comunque la mania è ormai dilagante anche in Italia, normalmente abbastanza resistente a queste politiche commerciali tipicamente americane, ma temo che questo natale saremo invasi di gadget sulla saga del giovane Potter.
Si parte dalle semplici T-shirt fino allas copa volante, dalle carte collezionabili (come quelle dei Pokemon che infestarono l'Italia l'anno passato) ai libri da colorare, dalle solite stoviglie plastiche fino ai calendari senza donne nude questa volta in fondo sono per i bambini.

Ma torniamo al film, la realizzazione degli effetti speciali è stata realizzata ad arte da tre delle più grandi ditte del settore: la ILM di Lucas, la Rhythm&Hues e la Imageworks della Sony che hanno lavorato dagli USA in collegamento con la produzione in Inghilterra (potere delle nuove possibilità di comunicazione).

Quando il film finisce, dopo due ore e mezzo dovresti averne abbastanza, ti resta la voglia di vederne ancora ma poi ti rendi conto che è un film e non uno sceneggiato e quindi per vedere la prossima puntata dovrai aspettare perlomeno l'anno prossimo e se l'interesse del pubblico non cala oltre ai preannunciati sette libri, di cui cinque già usciti, si vedranno sicuramente anche sette film oppure se la fame di guadagno non cala sicuramente verrano scritte delle sceneggiature televisive "da un'idea di …" e ci verranno propinati infiniti telefilm di scarsa qualità.