Il Foglio di Fantafolio

 FS, apollo 13, America
ed antiamericanesimo 

di Massimo Mongai


Un paio di settimane fa ho rivisto per l'ennesima volta in televisione "Apollo 13", un film di Ron Howard del 1995. Howard è stato fra l'altro l'autore di "Sirena a Manahattan" e "Cocoon,l'energia dell'universo". Se non l'avete visto prendetevi la cassetta: è la storia dell'Apollo 13 che non riuscì ad "allunare" per un incidente rischiosissimo e quasi letale che mise in pericolo non solo la missione ma la vita dei tre astronauti. Attraverso diversi salti mortali tecnologici la NASA riuscì a riportare a Terra l'equipaggio.Il film mi è sempre piaciuto, anche se, non essendo un film di fantascienza ma pur essendo un film su un'astronave, non avevo voluto vederlo in sala e solo in seconda battuta lo avevo visto in cassetta.

E si presta ad alcune considerazioni. Del tutto personali ovviamente, ma forse di interesse generale. Sull'antiamericanismo e sulla FS.

Un paio di anni fa il film fu riproiettato in TV. Il giorno dopo andai a pranzo a casa di amici e parlando del più e del meno venne fuori il commento sul film.Ed il primo fu quello della padrona di casa

-La solita americanata! Certo 'sti americani, non se ne può più!

In estrema sintesi lei sosteneva che: il film era una balla esagerata; il che era tipico degli americani, i quali erano sbruffoni, sparoni, stronzoni con il soldi e via antiamericanizzando. Il suo compagno (lui amico mio vero, lei amica acquisita) le dava ragione. Ed io ero stupito.

Perché il mio amico aveva vissuto otto anni in America e ne era tornato entusiasta. Quindi che fosse in quel contesto antiamericano la dice lunga su quanto tiri un carro di buoi e quanto altre cose più leggere. Soprattutto lui non era mai stato antimaericano; mentre di lei non lo sapevo e lo scoprivo in quel contesto.

Ma c'era qualcosa di stonato, e lo capii quando mi resi conto che Apollo 13 NON è un film di FS, ma un "film storico in costume". Letteramente.

Nulla di ciò che si vede nel film è inventato. Tutti i fatti raccontati e probabilmente il 90% delle battute pronunciate dai personaggi (tutti veri, persone realmene eistite e con quel nome) è realmente accaduto. E' andata esattamente così, 25 anni prima della realizzazione del film. Per questo dico "storico in costume". Realizzare un film ambientato nel "1970" o nel "1870" significa spendere un pacco di soldi (praticamente gli stessi) per la ricostruzione di abiti, oggetti, arredamenti. Un paio di pantaloni "a cica", stretti in fondo, del 1970, o un paio di pantaloni da cavallo del 1870, costano assolutamente la stessa cifra "cinematografica" e vanno realizzati apposta per il film; e una macchina del 1970 o una carrozza del 1870, idem. Quindi è un film in costumle. E storico perché quella ormai è storia. Descritta, documentata, interpretata, mille e mille volte. Non se ne può fare una storia di FS. E' così "reale" e "realistico" che alcune scene in cui gli astronauti galleggiano per assenza di gravità, non sono un effetto speciale. Hanno girato quelle scene all'interno di un aereo nel corso della picchiata da alta quota che permette di realizzare l'effetto antigravità senza entrare in orbita. Costa ma si può fare, anche privatamente. Ci hanno girano perfino un film pornografico in quelle condizioni (si sa la fantasia degli americani...)

Ecco. Appunto! Gli americani sparano balle? "E' una americanata"? Abbiamo discusso per una buona mezz'ora e alla fine lei si è arresa, ma solo perché io insistevo su questo punto. Il film poteva benissimo non piacerle ma se lei diceva che era una americanata era solo perché era affetta da quella malattia che colpisce equamente a destra come a sinistra, gli appassionati come gli indifferenti, che vedono negli americani il diavolo, il male, l'imbarazzo intestinale.

Io personalmente non sono filoamericano, ma senza dubbio non sono antiamericano. Casalini e Agnoletto, all'epoca, protestarono contro l'intervento russo in Afganistan? Sarei curioso di saperlo. Lo fece "Frigidaire", mitica rivista di tendenza dell'epoca e fu rampognata da parte di molti. Per non parlare di buona parte della sinistra rivoluzionaria del 1968 che sostenne che tutto sommato, beh, sì, era evidente che in Cecoslovacchia era in atto un golpe della CIa e che bene avevano fatto i compagni russi ad intervenire. E questo mentre perfino il PCI disapprovava (come non aveva fatto nel 1956, ai tempi della stessissima invasione in Ungheria).

Gira e rigira molte delle posizioni, molti dei commenti di molti intellettuali più o meno organici, di destra come di sinistra , ovunque al mondo ma soprattutto in Italia, sono basate su un atteggiamente emotivo e non razionale, appunto l'antiamericanismo.

Non si tratta di una considerazione calma, razionale, obiettiva sulle colpe o i meriti dell'America. Si tratta di una reazione automatica, spesso inconscia, livorosa. Io lo so perché, so su cosa poggia questa reazione.Voi ne avete una qualche idea? Purtroppo torneremo su questo argomento, perché l'antiamericanismo viscerale è come l'anticomunismo viscerale. Chi ne è affetto trova sempre qualcosa di sgradevole e di stupido da dire.

A proposti, sapete quel mio amico e quella sua tale compagna? L'ha mollata, per fortuna. Il che per me vuol dire un antiamericano viscerale e stupido di meno nel mio orizonte ravvicinato.E poca cosa, ma è meglio di niente.

N.B. le immagini sono: sul lato sinistro immagini del film e sul lato destro immagini originali della spedizione Apollo 13